• IL CASO

    Allo sceicco del Qatar non piacciono le donne arbitro

    Alla cerimonia di premiazione del Mondiale di calcio per club, le due donne arbitro presenti sono state costrette - su suggerimento del presidente della FIFA Infantino - a non fermarsi a salutare lo "sceicco" Joaan bin Hamad Al Thani, per evitare imbarazzi a chi non riconosce la pari dignità delle donne. Una terribile figura da parte di chi riempie la bocca - e le tasche - di slogan contro il razzismo.

    • SPORT E FEDE

    Rich Gannon, l’ex stella della Nfl che prega il Rosario

    Il miglior giocatore della National Football League nel 2002, oggi commentatore in tv, testimonia in un’intervista con il Register il valore della fede nella sua vita. Sposato e padre, devoto di Fulton Sheen, è convinto che «se ci interessa davvero il Paradiso per noi stessi e per gli altri», dobbiamo condividere la fede in Gesù per annunciare a tutti «come arrivarci».

    • DUE PESI DUE MISURE

    Ibra, Lukaku e quella falsa storia dei riti Vudù

    Gli insulti dell'attaccante del Milan Ibrahimovic all'avversario dell'Inter Lukaku, con l'invito ad andare con la madre a fare i riti vudù, ripropone una storia falsa sulla decisione di Lukaku di lasciare l'Everton quattro anni fa. Perché egli è cresciuto con una madre dalla salda fede cattolica, che non ha niente a che vedere con i riti pagani.

    • LA MORTE DEL CALCIATORE

    Pablito, l'ottimismo patrio che ci servirebbe ora

    La morte del calciatore, eroe dell'Italia Mundial '82, a 64 anni. Ci sentivamo un po’ tutti Paolo Rossi e lui ci rappresentava tutti. Pablito ha regalato all’Italia un po’ di autentica felicità e di ottimismo patrio. Forse è anche per questo che ora lo rimpiangiamo così tanto, in questi mesi così cupi in cui l’italiano perfetto dovrebbe essere quello che si barrica in casa.

    • MORTO A 60 ANNI

    Maradona, icona di una società senza ideali

    Genio nel pallone, disastro nella vita. Diego Armando Maradona è diventato un mito proprio per la tensione tra le sue qualità sportive inarrivabili e i vizi, dipendenze e degrado della sua vita privata. È l'icona dei nostri tempi: quando si eclissano i valori, sorgono gli idoli.
    - IL BELLO NON SI MACCHIA di Andrea Zambrano

    • IL CASO

    Suarez l'italiano... per inchino e sudditanza

    C'è corruzione nel caso Suarez-Juventus? Di sicuro la causa di questo pasticcio su cui sta indagando la Procura sono l’accondiscendenza e la sudditanza verso gruppi sociali, come le squadre di calcio, che esplicano una moral suasion. Dire «passerà, perché guadagna 10 milioni» è sintomatico di un atteggiamento psicologico che vuole chinare il capo di fronte a realtà che si percepiscono più rilevanti delle proprie.

    • IL FENOMENO

    Non è un calcio per giovani: le big attaccate ai "nonni"

    Le grandi danno la caccia ai grandi vecchi, campioni in là con gli anni, per vincere subito si cerca l’usato sicuro, ma forse superato. Suarez (34), Ibra (39), Ronaldo (35), Dzeko (34), Vidal (33), Ribery (37). Le carriere si sono allungate, eppure non sono infinite. Prendere i migliori del momento, ma datati, espone poi a flop economici. E non si hanno più i soldi per importare campioni sui 25 anni, l’età in cui i più sono al top.  

    • INTERVISTA A Spanò

    "Io speciale? No, è normale per un ragazzo studiare"

    La Bussola incontra Spanò, il capitano della Reggiana che ha lasciato il calcio dopo la promozione in Serie B per proseguire gli studi di Economia: “Ai giovani dico: ognuno ha il suo percorso. Prendete le vostre scelte senza curarvi dei giudizi altrui. Ma una volta scelto, date tutto per raggiungere i vostri obiettivi".

    • L'ANNIVERSARIO

    Italia Germania 4 a 3, la notte che cambiò il calcio degli italiani

    Come può una partita diventare mito? Italia-Germania è la gara del secolo, scorso, tramandata ai posteri, intanto perché è calcio, lo sport più amato nel nostro Paese. Italia-Germania è sempre stata fantasia contro pragmatismo, acuti azzurri contro la continuità dei bianchi. Italia-Germania fece epoca anche perché si giocò da mezzanotte e allora non era così consueto che le famiglie facessero le ore piccole per seguire avvenimenti sportivi.

    • L’ANNIVERSARIO

    Bartali, lo sport come scuola spirituale

    Il 5 maggio di vent’anni fa moriva uno dei più grandi ciclisti di sempre, Gino Bartali. Terziario carmelitano, era un fervente cattolico. La sua figura ricorda che il ciclismo, come altri sport, è una metafora della nostra battaglia spirituale. Che può aiutare la crescita della persona, come spiegava Benedetto XVI.

    • QUANDO ARBITRO FISCHIA

    VAR, il problema non è la tecnologia ma gli uomini

    Il calcio in Italia, da sempre, pare più importante dell’economia e della politica, non è una novità. Le polemiche scatenate dalla VAR ci ricordano che non è la tecnologia a risolvere i problemi, quanto la preparazione della classe arbitrale che deve saper anche usare meglio la VAR. Per non farla diventare uno strumento da BAR.

    • VERSO I MONDIALI 2022

    Maratona da morire a Doha, nel Qatar indegno dello sport

    Il Qatar, se non altro per il suo clima, è inadatto a certe competizioni. Nella maratona dei Mondiali di atletica leggera, in corso a Doha, sono quasi morte delle atlete. La prossima sfida saranno i Mondiali di calcio del 2022. Gli stadi con aria condizionata, oltre a costare molto, sono lastricati di scandali multi-miliardari e costruiti da schiavi.