• guerra

    Ucraina: fase di stallo ma le armi non tacciono

    In assenza di sviluppi significativi sui campi di battaglia, russi e ucraini continuano a combattersi. Questa fase del conflitto impone un intenso consumo di munizioni e una forte usura e distruzione di armamenti, puntando a logorare l'avversario ed escludendo i ngeoziati.

    • BALCANI IN FERMENTO

    Crisi nel Kosovo rientrata, per ora. Le colpe dell'Ue

    Crisi del Kosovo rientrata, almeno per ora. Dopo gli appelli della Nato e dell'Ue, la tensione si è smorzata e i serbi hanno rimosso i blocchi stradali sui valichi fra Kosovo e Serbia. Ma è l'Ue che, nel bel mezzo della crisi, ha accettato la proposta del Kosovo (non riconosciuto dalla Serbia) di aderire all'Unione. 

    • REPUBBLICA ISLAMICA

    Dopo tre mesi di proteste in Iran, il regime è in crisi

    Sono ormai 100 giorni di protesta continua in Iran, contro la repressione del regime islamico. Non è solo una "rivolta delle donne", anche se sono le donne a costituirne il primo motore. Il regime risponde con una dura repressione che non risparmia nessuno, né i bambini, né il campione di calcio Daei. Ma Teheran mostra le prime crepe. 

    • PAESE LACERATO

    Brasile ad alta tensione, Lula alimenta le divisioni

    Clima esplosivo in Brasile a pochi giorni dall’inaugurazione (1 gennaio) del mandato di Lula. Le nomine per il Governo, che includerà anche estremisti di sinistra, non facilitano la riconciliazione. E l’arresto del 24 dicembre, a Brasilia, di un improvvisato attentatore diventa l’occasione per demonizzare ulteriormente Bolsonaro e le opposizioni.

    • PAURA A NATALE

    Cina e Corea del Nord alzano la tensione in Asia

    La Cina ha spinto ancora i suoi aerei da guerra fino ai limiti della zona di difesa e interdizione (Adiz) di Taiwan, l’equivalente dello spazio aereo dell’isola non riconosciuta. La Corea, invece, torna al centro dell’attenzione militare del mondo, perché i nordcoreani hanno spedito cinque droni nel Sud, di cui uno ha sorvolato Seul.

    • GUERRA IN EUROPA

    Ucraina, Zelensky torna dagli Usa a mani vuote

    A parte l'enfasi sul discorso al Congresso molto applaudito e sulla fornitura di una prima batteria di missili Patriot, il bilancio della visita di Zelensky negli Usa è negativo. Da un punto di vista politico, non si è concordato nulla per arrivare al cessate-il-fuoco. Da quello militare, gli Usa non hanno fornito le armi a lungo raggio chieste da Kiev.

    • CRISI IGNORATA

    L'assedio degli armeni nel Nagorno-Karabakh

    Gli armeni che vivono nel Nagorno-Karabakh (Artsakh in lingua armena) sono assediati e di nuovo tagliati fuori dal mondo. A causa di una protesta “ecologista” è stato chiuso il corridoio di Lachin, che è l’unica rotta che collega la regione con l’Armenia. La situazione inizia a farsi critica. E nel mondo nessuno può o vuole aiutarli. 

    • UCRAINA

    Zelensky negli Usa, oltre la retorica un'alleanza difficile

    La visita di Zelensky a Washington si presta a diverse valutazioni e interpretazioni. Viene vista come la consacrazione dell'alleanza fra Usa e Ucraina, ma giunge nel momento in cui il sostegno statunitense all'Ucraina è più freddo che mai. Si discuterà dell'invio di nuove armi, ma difficile pensare che la Nato possa esporsi di più.

    • USA

    Ossessione anti-Trump e svanisce lo scandalo Fbi

    La Commissione sui fatti del 6 gennaio (l'assalto al Campidoglio del 2021), ha raccomandato di perseguire penalmente Donald Trump. Si tratta di un caso senza precedenti. Intanto emerge con chiarezza l'interferenza dell'Fbi nelle elezioni del 2020 ai danni di Trump. Ma non fa notizia e non si parla di indagini ufficiali.

    • MEDIO ORIENTE

    Israele-Palestina: due popoli in due Stati, formula vecchia

    Non c’è giorno che la cronaca non registri un palestinese vittima delle forze di sicurezza israeliane. Ma questo accade anche tra gli ebrei, uccisi in attentati. La formula della pace, "Israele e Palestina, due popoli in due Stati", sembra non reggere alla prova del tempo. Interviste a mons. Sabbah (patriarca emerito di Gerusalemme) e a Jamil Kassissieh, ambasciatore della Palestina in Vaticano.

    • MIGRANTI

    In Ruanda i richiedenti asilo: sì della Corte Suprema britannica

    Contro il veto della Corte Europea dei Diritti Umani, la Corte Suprema britannica dà via libera all’accordo con il governo ruandese per trasferirvi i rifugiati che bussano alle porte di Londra: è un Paese stabile, per cui il progetto non viola la Convenzione di Ginevra. Una misura di contrasto all’immigrazione illegale che dispiace solo a chi usa la richiesta di asilo come espediente.

    • AFRICA

    Mozambico e Nigeria in balìa del jihad. Vescovi angosciati

    In Mozambico diverse province sono infestate da al-Shabaab e il capo della polizia chiede ai civili di difendersi con ogni mezzo. In Nigeria, alle violenze dei jihadisti, si aggiungono quelle dei banditi comuni. Esempi di “Stati falliti”. E i vescovi dei due Paesi si dicono preoccupati.