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GERMANIA

Democrazia controllata: AfD etichettata dai servizi, può essere spiata

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I servizi tedeschi etichettano il partito sovranista AfD come "organizzazione estremista". Il parlamento potrebbe chiederne lo scioglimento e i servizi stessi avrebbero più poteri per spiarne le attività. Ma è un allarme solo politico. 

Esteri 03_05_2025
Alice Weidel, leader di AfD (La Presse)

Tanto tuonò che piovve. Dopo mille indiscrezioni e proposte mediatiche di mettere al bando l’AfD, il partito sovranista tedesco, l’Ufficio per la Protezione della Costituzione tedesco (Bfv) lo ha dichiarato “organizzazione estremista” e quindi una formazione che “mette in pericolo la democrazia”. Non è una messa al bando ufficiale, poiché il Bfv, branca interna dei servizi di intelligence tedeschi, non ne ha l’autorità. Ma ora il parlamento avrebbe la possibilità di chiederne lo scioglimento.

Non è la prima volta che l’AfD viene indicata dai servizi come organizzazione estremista. In passato erano state etichettate allo stesso modo le sezioni dell’AfD dei Laender di Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt, oltre all’organizzazione giovanile del partito. Questa, tuttavia, è la prima volta che il partito nel suo insieme viene stigmatizzato dai servizi, un passo in più verso la richiesta di vietarlo del tutto. Da notare che, alle ultime elezioni generali, l’AfD è diventato secondo partito, dopo la Cdu/Csu, con oltre il 20% dei voti.

In concreto, salvo decisioni parlamentari, per gli elettori non cambia ancora nulla. Però per i servizi segreti sì. Adesso avranno un appiglio legale per giustificare più vaste operazioni di sorveglianza sul partito, inclusa l’infiltrazione di informatori nelle sue fila e l’intercettazione delle conversazioni fra i suoi membri.

Comprensibile la protesta dei due leader del partito, Alice Weidel e Tino Chrupalla, che hanno annunciato una querela per diffamazione al Bfv. Il rapporto dei servizi tedeschi è lungo mille pagine e non è stato pubblicato. Quindi non sappiamo dettagliatamente le ragioni dell’allarme. Tuttavia, dalle sintesi per la stampa, apprendiamo che la causa dell’etichettatura è la politica sull’immigrazione, che il Bfv definisce xenofoba e discriminante, dunque anche anti-costituzionale, per i cittadini di origine non tedesca. In campagna elettorale, AfD aveva promesso un piano di re-migrazione: rimandare in patria gli immigrati non integrati con la società tedesca.

Dura la reazione degli Stati Uniti: «La Germania ha appena dato alla sua agenzia di spionaggio nuovi poteri per sorvegliare l'opposizione – ha scritto Marco Rubio (Segretario di Stato) sul suo profilo X - Questa non è democrazia, è tirannia sotto mentite spoglie. Ciò che è veramente estremista non è il popolare AfD - che si è piazzato al secondo posto alle recenti elezioni - ma piuttosto le micidiali politiche di immigrazione a frontiera aperta dell'establishment a cui l'AfD si oppone. La Germania dovrebbe invertire la rotta». Ovviamente non è mancata la risposta, piccata, del Ministero degli Esteri tedesco: «Questa è democrazia. Questa decisione è il risultato di un'indagine approfondita e indipendente volta a proteggere la nostra Costituzione e lo Stato di diritto. Saranno i tribunali indipendenti ad avere l'ultima parola. La storia ci ha insegnato che l'estremismo di destra deve essere fermato».

Ma è veramente democrazia? Nella Repubblica Federale Tedesca (la ex Germania Ovest), il Partito Comunista era stato messo al bando, perché era palesemente colluso con il regime comunista sovietico che controllava, tramite il regime della Ddr, la metà orientale del paese. La situazione era di quasi-guerra e la messa al bando era stata motivata dalla sicurezza militare. AfD è sospettata di collegamenti sempre con Mosca e nel suo programma la politica estera è la più putiniana in assoluto, fra quelle offerte dai partiti tedeschi (stop alle sanzioni, stop agli aiuti militari per l’Ucraina, sì alla ricostruzione dei gasdotti, no all’Ucraina nell’Ue), a pari merito con il partito di estrema sinistra Bsw di Sahra Wagenknecht. Tuttavia, in questa nuova guerra fredda, è più difficile tracciare i confini fra chi sostiene quale blocco e anche il rapporto di Bfv, almeno stando alle sintesi per la stampa, non cita il rapporto con la Russia come motivo principale della etichettatura estremista. Altrimenti lo stesso trattamento avrebbe dovuto essere riservato anche al Bsw, appunto.

Nel ragionamento sull’opportunità di “non tollerare gli intolleranti” viene spesso citata ad esempio la Germania del 1933. Anche lo stesso filosofo Karl Popper, che coniò l'espressione, pensava alla Germania del suo tempo, quando i nazisti conquistarono un terzo dell’elettorato, andarono al governo e soppressero la democrazia. Ma l’AfD può, al massimo, essere accusata di aver candidato politici colpevoli di aver fatto dichiarazioni ambigue sul passato nazista della Germania. Alice Weidel, lesbica dichiarata, non sarebbe sopravvissuta nel regime nazista. Il programma economico del nuovo corso di AfD è tendenzialmente liberale, l’opposto rispetto al socialismo nazionale del nazismo. Inoltre: i nazisti avevano una loro milizia armata. Le elezioni del 1933 erano state precedute da anni di disordini fra gruppi armati nazisti e comunisti. Obiettivamente, salvo ricorrere a esagerazioni retoriche, l’AfD non costituisce una minaccia per la democrazia paragonabile all’allora partito nazionalsocialista.

Semmai, questa suona come una mossa politica, un colpo di coda del ministro dell’Interno uscente Nancy Faeser, negli ultimi giorni del governo socialdemocratico. Infatti, è dal suo ministero che dipende il Bfv. Ma non è una questione che riguarda la sola Germania. Segue a ruota la cancellazione di un primo turno di elezioni presidenziali in Romania, perché vinto da un candidato sovranista e filo-russo, Calin Georgescu, successivamente arrestato, processato ed escluso dalla competizione elettorale, sempre per accuse di xenofobia ed estremismo di destra. In Romania le elezioni si rifaranno domani, senza il candidato che aveva preso più voti. Poco dopo, Marine Le Pen, condannata in primo grado in un processo su un uso illecito di fondi europei, per decisione dei giudici è stata esclusa per cinque anni dalle prossime elezioni. Appunto: è veramente democrazia? O si va verso la democrazia controllata, premessa dell'autoritarismo?