La grande disillusione: i greci abbandonano Tsipras
I risultati delle elezioni parlamentari greche parlano chiaro e confermano la tendenza che si era già vista nel voto delle europee: Nuova Democrazia (centrodestra) ha vinto, Syriza (sinistra) ha perso. Finisce così la parabola di Alexis Tsipras, simbolo dell’estrema sinistra europea, con i suoi sogni mai attuati di una politica contro l’austerità.
Raid inglese contro gli iraniani: guai per gli europei
Nella notte tra il 4 e il 5 luglio un commando britannico ha assaltato una petroliera iraniana mentre attraversava lo Stretto di Gibilterra. L'accusa che ha motivato il sequestro: stava violando le sanzioni sulla Siria. Si tratta di un'operazione soprattutto politica che mette in difficoltà l'Ue e i suoi accordi sul nucleare iraniano, già cestinati dagli Usa
Libia, stavolta è Haftar che accusa l'Italia sui migranti
Un raid aereo, attribuito all'aviazione di Haftar ha provocato la morte di 55 emigranti clandestini in un campo libico. Il comandante delle forze aeree di Haftar rilancia l'accusa all'Italia, responsabile, a suo dire, dei rimpatri forzati e del ritorno degli emigranti nelle mani dei trafficanti. C'è da dire che dalla Libia il flusso è in calo.
Hong Kong: Londra protegge i suoi ex sudditi dalla Cina
Gli scontri seguiti alla Marcia dell'1 Luglio a Hong Kong, culminati nella breve occupazione del Consiglio Legislativo, stanno provocando conseguenze internazionali. È infatti scontro aperto, fra Regno Unito e Cina: Londra avverte che non tollererà una repressione nell'ex colonia britannica che ora è parte della Cina.
Istituzioni europee, un affare in mano ai tedeschi
Fumata bianca a Bruxelles per la popolare tedesca Ursula Von der Leyen alla Commissione Ue. Il ministro della Difesa di Angela Merkel non è la sola tedesca a insediarsi in un'istituzione europea. Anzi, a ben guardare non c'è ufficio, commissione, fondo o comitato in cui non sieda in posizioni di vertice un tedesco.
Stop a Timmermans, segnale europeo anti Soros
Il veto di Visegrad e altri sette Paesi, tra cui noi, contro Timmermans, descritto da Orban come “l’uomo di Soros”, è un segnale che va preso nell'ottica della sconfitta per i gruppi socialisti, verdi e liberali. Ora PPE e Conservatori possono muovere le loro pedine. Intanto Macron e Moscovici svelano il sentimento antitaliano accusandoci su economia e immigrazione.
Hong Kong: la nostalgia di una libertà perduta
L'1 luglio di 22 anni fa, il Regno Unito restituiva Hong Kong alla Cina, dietro la promessa che l’ex colonia mantenesse le sue libertà e la sua autonomia. Quel principio è in crisi e centinaia di migliaia di cittadini hanno partecipato alla Marcia dell'1 Luglio. Una minoranza ha occupato il parlamento dove, per poco, è tornata la bandiera britannica.
Il piano di Google per evitare il Trump-bis
Manca ancora più di un anno alle elezioni per la Casa Bianca, eppure il colosso di Mountain View è già al lavoro per impedire un’altra «Trump situation», la rielezione dell’attuale presidente. A mostrarlo scambi di email tra i dipendenti, che discutono sul come «disabilitare» certi suggerimenti di ricerca. Del resto, è noto: i giganti della Silicon Valley sono alfieri del progressismo.
Libia, Haftar sconfitto alle porte di Tripoli
Le milizie fedeli al premier Fayez al-Sarraj passano al contrattacco e conquistano Gharyan, la principale base logistica del generale Haftar alle porte di Tripoli. Il generale, dando la colpa ad Erdogan (che ha fornito armi a Tripoli), attacca navi e interessi turchi, per internazionalizzare il conflitto. E si torna a parlare di negoziati.
Pro vita e famiglia, l'America svolta sui diritti umani
L'Organizzazione degli stati americani (OAS) ha votato il pro life e pro family Ralon Orellana tra i commissari per i diritti umani. Si tratta di una svolta significativa da leggere con il cambio di passo dell'amministrazione statunitense. Ma non solo: Brasile, Paraguay, Guatemala, Colombia, Cile e Panama hanno già un'agenda pro vita e pro famiglia. E le probabili prossime sconfitte dei socialisti in Canada e Uruguay fanno sperare bene.
Il piano di pace di Kushner: tanti soldi senza politica
Jared Kushner, senior advisor del presidente americano, Donald Trump, ha svelato la prima fase dell’accordo del secolo. Si tratta del cosiddetto “Peace to Prosperity”: si propone solo una montagna di soldi ai palestinesi e ai vicini arabi in cambio della pace. Ed è subito un coro di "no" da parte dei potenziali beneficiari.
Hong Kong: Chiesa partecipe al grido di dolore del popolo
Appello della Commissione diocesana di Giustizia e Pace di Hong Kong, perché il mondo ascolti la voce del popolo della piccola Cina. Continua la preoccupazione per la nuova legge sull'estradizione, che potrebbe portare cittadini della città-Stato ad esser processati anche in Cina. Perché la legge è sospesa, non è detto che sia revocata.