• REGISTRO DI OPPOSIZIONE

    Stop alle telefonate indesiderate, anche sul cellulare

    Mai più chiamate moleste dai call center, neanche sul cellulare. È questo l'intento della riforma che introduce il Registro pubblico di opposizione anche per la telefonia mobile (finora solo i numeri fissi potevano essere iscritti). Ma le chiamate indesiderate non spariranno come per magia. La privacy è facile a dirsi, difficile a farsi.

    • ECONOMIE MALATE

    Lo Sri Lanka muore di fame, dopo anni di debiti

    Che cosa è successo, negli ultimi anni, per arrivare ad un collasso del Paese asiatico? La causa immediata è l’esaurimento della valuta straniera, dovuta al Covid e al crollo del turismo. Finita la valuta straniera, sono finiti i soldi per comprare il carburante che nel frattempo è rincarato. Il problema di fondo però era il debito troppo alto. 

    • TASSE

    Fisco esoso. La metà del tempo lavoriamo per lo Stato

    Nel quarto trimestre del 2021, la pressione fiscale italiana ha battuto il record del 51,8% del Pil. In generale, la pressione fiscale in Italia è stata del 43,5% in tutto il 2021, siamo il quinto Paese più tassato d'Europa. E potremmo essere il primo, se calcolassimo la pressione "reale" (togliendo l'economia in nero dal Pil). Come facciamo a reggere questo peso, in tempo di inflazione e di crisi? Il governo non sembra molto intenzionato a ridurre la pressione, nemmeno con le riforme introdotte dal nuovo Def. E soprattutto potrebbe arrivare presto la sorpresa del ritorno dell'Imu sulla prima casa.

    • GUERRA VALUTARIA

    "Petroyuan", la sfida monetaria cinese agli Usa

    Dopo essere usciti dal gold standard (convertibilità in oro), Nixon aveva agganciato il dollaro agli scambi del petrolio: il petrodollaro. La Cina sta sfidando gli Usa sul loro stesso terreno, agganciando la sua valuta nazionale, lo yuan, al mercato petrolifero: il petroyuan. Obiettivo lontano, ma accelera il processo di de-dollarizzazione. 

    • L'INTERVISTA/GIOVANNI BIRINDELLI

    L'inflazione e la crisi sistemica che verrà

    La preoccupazione quotidiana di tutti gli italiani, e non solo, è quella dell’inflazione. Il nostro potere d'acquisto sta rapidamente crollando. Qual è la causa e quali saranno le conseguenze? Ne parliamo con Giovanni Birindelli, autore di Legge e Mercato e La sovranità della legge, esponente della Scuola Austriaca di economia. 

    • UCRAINA ED ENERGIA

    Il lento ritorno al nucleare. Nonostante il terrorismo mediatico

    La guerra sta sdoganando il nucleare. Più di un Paese ha rinviato i suoi piani di dismissione delle centrali o addirittura incrementato i programmi di costruzione di nuovi reattori. Sempre, però, che la campagna mediatica non riprenda di nuovo a diffondere la paura dell'atomo con cronache di guerra gonfiate ad arte su Chernobyl e Zaporizhzhia. 

    • EFFETTI COLLATERALI

    Se la guerra in Ucraina causa una nuova primavera araba

    La guerra in Ucraina priva gran parte del Medio Oriente e del Nord Africa del principale granaio. Paesi che dipendono, in larga misura, dai raccolti in Russia e Ucraina, ora contano i mesi che restano per le loro scorte di pane. E temono lo scoppio di una nuova primavera araba. 

    - ISRAELE TRA PACE E ATTENTATI di Stefano Magni

    • MINACCIA ALLA LIBERTÀ

    Lo statalismo climatico entra nella Costituzione

    L’8 febbraio 2022, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge di riforma costituzionale che introduce importanti modifiche agli articoli 9 e 41 della nostra Carta fondamentale. L’ingresso dell’ideologia verde al livello più alto della legislazione italiana iscrive un’ipoteca molto pericolosa per il nostro futuro.

    - TRANSIZIONE VERDE di Ernesto Pedrocchi

    • CONSEGUENZE DEL CONFLITTO

    L'inconsistenza del bio messa a nudo dall'Ucraina

    Fra i tanti settori colpiti dall'invasione russa dell'Ucraina vi è il mercato globale dei cereali e dei semi oleosi. Come risponderà l'Ue a questo nuovo imprevisto? Le linee guida dei padri fondatori, che miravano all'autosufficienza, sono state dimenticate. Ora il biologico fa la parte del leone. Ciò vuol dire dipendere maggiormente dall'import.

    • INTERVISTA/ANDREA GIURICIN

    La guerra pesa sulle bollette. Urge diversificare le fonti

    Quanto dipendiamo dal gas? Quanto dipendiamo dal gas russo in particolare? E quanto sarebbe possibile renderci energeticamente indipendenti dalla Russia? Ne parliamo con Andrea Giuricin, economista, docente presso l’Università di Milano Bicocca di Economia dei Trasporti. Occorre diversificare le fonti: non è impossibile. 

    • DANNI COLLATERALI

    Il costo della guerra che l'Ue ci sta facendo pagare

    I prezzi erano già alle stelle ed ora ci si mette la guerra. Le sanzioni che l'Europa ha messo in campo contro la Russia come risposta alla guerra in Ucraina, ci costano care. In settori in cui le politiche ecologiste avevano fatto lievitare le bollette. Aiutare il popolo ucraino non deve tradursi in scelte auto-lesioniste per gli europei. 

    • TRANSIZIONE VERDE E DIPENDENZE

    Caro bollette, effetto di una strategia energetica suicida

    Ieri sera, dalle 20 alle 21, circa 8mila comuni italiani hanno spento le luci sulle loro sedi amministrative e su alcuni dei monumenti principali. Lo hanno fatto per protestare contro il caro bollette. Il governo prova a metterci una pezza, con sgravi e sussidi. Ma è la strategia energetica che lascia a desiderare.