Il 19 marzo non c'è aria di festa per i padri separati
Per 4 milioni di papà oggi non è un giorno di gioia ma di amarezza tra difficoltà economiche e progressiva emarginazione dal rapporto con i figli. Perché la separazione non è solo una questione legale ma una ferita profonda.
La sinistra pro riarmo porta in piazza il disarmo culturale
Oggi vogliono le armi, ieri dileggiavano le forze armate. Alla manifestazione di sabato scorso c'erano gli stessi che per una vita hanno fatto professione di antimilitarismo. Con arroganza pari allo sbando morale da loro alimentato a colpi di relativismo.
San Giuseppe, modello di virilità
I Vangeli non riportano nessuna parola del castissimo sposo di Maria e padre di Gesù, ma ci trasmettono la figura di un uomo sempre pronto ad agire perché tutto funzioni come Dio comanda. Come un vero marito e padre, dà tranquillità e sicurezza alle persone affidate alla sua custodia.
- Il 19 marzo non c'è aria di festa per i padri separati, di Ruben Razzante
La vendetta di Tusk: chiude la Fondazione di padre Olszewski
Nuovo atto della persecuzione politica-giudiziaria contro padre Michał Olszewski e la Fondazione Profeto, costretta a chiudere dopo il blocco dei conti deciso dalla Procura polacca. Conti che si basavano non su fondi pubblici ma sulle offerte dei fedeli. Con la chiusura di Profeto, che si occupava di evangelizzazione e opere di carità, si compie così la vendetta del governo Tusk.
Meloni vince se la sinistra è debole. Il problema è dentro il governo
Finora la Meloni vince facile, perché la sinistra è debole e divisa. Nemmeno la piazza per l'Europa l'ha fatta risorgere. Il problema, però, è interno alla coalizione. Dirigenti di FdI che provocano scandali e alleati infidi.
La Bosnia, ancora una volta, rischia di essere destabilizzata dai serbi
Nuova crisi grave in Bosnia Erzegovina. L'entità serba, al suo interno, preme per l'indipendenza. Per rispondere alla condanna del suo presidente Milorad Dodik, la Repubblica Srpska propone una bozza di riforma costituzionale per la secessione.
Sì ai danneggiati, ma solo se non parlano male del vaccino
Ora che non si può più negare, i giornali si accorgono del dramma dei danneggiati da vaccino Covid, ma la condizione per parlarne è una: purché non si parli male dei vaccini per non darla vinta ai "no vax". Un ricatto e uno schiaffo a chi sta male.
Dall'Ue una guida all'autocensura linguisticamente corretta
Badi a come parla, anzi, citando Totò "parli come badi". Il manuale per autori e traduttori della Commissione europea indica cosa dire e soprattutto non dire, in ossequio ai nuovi dogmi così inclusivi da vietare tutto.
Cordes un anno dopo, il coraggio di essere cristiani
Nel primo anniversario della morte del porporato risuonano i suoi moniti cortesi ed energici. Capace di esprimersi con grande lucidità anche sui temi più controversi, la sua profonda visione era incentrata sulla presenza di Dio in un mondo che lo rifiuta.
Leader di HTS a Bruxelles e Roma, mentre in Siria proseguono i massacri
Oggi Bruxelles ospita una conferenza internazionale sulla Siria. Desta sconcerto la presenza di Ahmed al-Sharaa, mentre nel Paese mediorientale proseguono i massacri di civili. E domani, secondo i media siriani, al-Shaibani sarà a Roma, su invito di Tajani. Imbarazzo alla Farnesina.
Dal calcio alle piazze, in Europa il Ramadan detta legge
Partite di calcio europee interrotte al tramonto per consentire ai calciatori musulmani di mangiare dopo la giornata di digiuno, mentre in Italia si gioca anche il giorno di Pasqua. E grandi città che celebrano il Ramadan soppiantando la Quaresima.
Caso Huawei, l’ultima grana per un’Ue a cui serve trasparenza
Diversi lobbisti che lavoravano per il gigante cinese delle telecomunicazioni sono stati arrestati con il sospetto di aver corrotto attuali o ex parlamentari europei. Un caso che si aggiunge agli scandali su lobby green, Qatar e Pfizer: alle istituzioni dell’Ue servono regole chiare e trasparenza.