Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Margherita Maria Alacoque a cura di Ermes Dovico

La realtà è più forte di chi vuole seppellire il Rito antico
i fatti parlano

La realtà è più forte di chi vuole seppellire il Rito antico

Contro la liturgia tradizionale è in atto una guerra ideologica, che in quanto tale è destinata ad arenarsi contro le concrete conversioni e vocazioni. Il tempo è galantuomo perché non è lo spazio dell'ideologia ma della Provvidenza divina.


Tradizione e missione: la Messa in latino nel Continente Nero
L'INTERVISTA / padre João Silveira

Tradizione e missione: la Messa in latino nel Continente Nero

La testimonianza di un missionario in vari Paesi africani, dove la gente si trova a suo agio con la liturgia tradizionale, perché "ha tempo per Dio". A riscoprirla, anche grazie al web, sono soprattutto i giovani.


La crisi della Chiesa esige chiarezza
IL CASO FSSPX

La crisi della Chiesa esige chiarezza

La violenza verbale e gli insulti che hanno accompagnato gli articoli sui lefebvriani ci rafforzano nella convinzione che è necessario fare chiarezza su quanto stiamo vivendo nella Chiesa: la risposta alla crisi di fede non può essere una posizione ideologica ma un desiderio di conversione.
- DOSSIER: Il caso FSSPX


Parigi-Chartres: il rito antico spopola tra i giovani
controtendenza

Parigi-Chartres: il rito antico spopola tra i giovani

Malgrado le restrizioni, le giovani generazioni sono così attratte dalla liturgia tradizionale che lo "storico" pellegrinaggio francese deve chiudere le iscrizioni: i posti non bastano. Tra loro anche molti partecipanti alla GMG. I numeri e l'età media parlano da soli: la Tradizione non è indietrismo, è il futuro.


La guerra alla Messa antica svela il bluff della sinodalità
rescritto

La guerra alla Messa antica svela il bluff della sinodalità

Dalla Santa Sede arriva un nuovo sottile colpo al rito tradizionale depotenziando ulteriormente i vescovi (liberi di negare ma non di concedere). Nella Chiesa del sinodo permanente solo di fronte alla tradizione liturgica si rialzano i muri che altrove si dice di voler abbattere.


L'eredità liturgica di papa Benedetto XVI
Studio

L'eredità liturgica di papa Benedetto XVI

"Non anteporre nulla all'opera di Dio": un passo della Regola benedettina che sintetizza efficacemente l'opera teologica e liturgica di Joseph Ratzinger. In quest'ottica si colloca anche il suo impegno per superare quella "rottura" postconciliare, manifestatasi soprattutto dopo il Vaticano II, riconciliando antico e nuovo in vista dell'eterno, e ispirando un autentico nuovo movimento liturgico. Pubblichiamo uno studio di padre Uwe Michael Lang apparso originariamente in inglese su Adoremus.


Quel no alla Messa antica che colpì al cuore Ratzinger
parla il segretario

Quel no alla Messa antica che colpì al cuore Ratzinger

L'arcivescovo Gänswein intervistato da "Die Tagespost" ripercorre i lunghi anni accanto al Papa emerito e tocca un tasto dolente per molti cattolici e per lo stesso Benedetto XVI: quel motu proprio con cui Papa Francesco cancellò i suoi sforzi per accogliere i fedeli legati al rito antico.


Rieducazione liturgica: questa Messa non s’ha (più) da fare
TRADIZIONE NEL MIRINO

Rieducazione liturgica: questa Messa non s’ha (più) da fare

A un anno dal motu proprioTraditionis Custodes”, in tre diocesi USA cominciano le operazioni di smantellamento della Messa in rito antico, mostrando che la Santa Sede mira a eliminarla ovunque. A Savannah (Georgia) le celebrazioni dovranno terminare tra meno di un anno, a Washington si potrà celebrare more antiquo in sole tre chiese e non nei momenti centrali dell’anno liturgico. Insistenti i rumors su Chicago, dove il cardinale Blaise Cupich starebbe per porre fine all’apostolato dei preti dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. Nella Chiesa “della misericordia” dà fastidio soltanto la liturgia tradizionale? Così la cura pastorale si traduce in una sorta di rieducazione liturgica.


Messa antica: le amnesie di Roche, che contraddice BXVI
TRADITIONIS CUSTODES

Messa antica: le amnesie di Roche, che contraddice BXVI

È trapelata la risposta che mons. Roche ha inviato al cardinale Nichols che chiedeva chiarimenti su alcuni aspetti del motu proprio di Francesco sulla Messa in latino, specie per l’amministrazione dei sacramenti. Il prefetto per il Culto Divino ritiene il rituale antico contrario all’«ecclesiologia», contraddicendo Benedetto XVI che ne sottolineava la dignità e chiariva che il Messale del 1962 non è mai stato abrogato. E Roche dimentica perfino un indulto del ’71, indicando di quale morte si vuol far morire il Vetus Ordo.


“Francesco ha paura del Rito antico e attacca Benedetto”
INTERVISTA

“Francesco ha paura del Rito antico e attacca Benedetto”

Traditionis Custodes scandalizza anche in Inghilterra: «La reazione comune tra i vescovi è stata “perché ha fatto questo?”» e «non capiscono come il Rito antico possa fare del male». Il motu proprio di Francesco «è ampiamente interpretato come un attacco all’eredità di Benedetto». La Bussola intervista Tim Stanley, editorialista del Daily Telegraph.
- IL CARDINALE ZEN: "CHE MALE C'È NELLA MESSA ANTICA?"


Il cardinale Zen: “Che male c’è nella Messa antica?”
L’INTERVENTO

Il cardinale Zen: “Che male c’è nella Messa antica?”

Ecclesia 22_07_2021

“Ho lavorato attivamente per la riforma liturgica dopo il Vaticano II, ma non posso negare il tanto di buono che è venuto dal Summorum Pontificum”. “La Messa Tridentina è la Messa a cui mi portava mio padre… non è divisiva, e anzi ci unisce ai nostri fratelli e sorelle di tutte le epoche, ai santi e ai martiri di ogni tempo”. Il cardinale Zen interviene dopo la pubblicazione del motu proprio di Francesco Traditionis custodes.


La Messa antica fa bene alla Dottrina sociale
LEGAME DIMENTICATO

La Messa antica fa bene alla Dottrina sociale

Il Summorum pontificum aveva dato speranza a molti impegnati sul fronte della Dottrina sociale della Chiesa e che pure hanno continuato a partecipare alla Messa di Paolo VI. La DSC, infatti, non è aliena alla liturgia. Nella Messa antica la centralità di Dio, compresa la Sua regalità sociale, risulta più evidente che nel Novus Ordo. L’ultimo motu proprio di Francesco va invece nel senso di una “nuova” DSC dove il divino arretra e il primato della Chiesa sul mondo va scomparendo.