Il dialogo interreligioso dove i cristiani sono martiri
Il primate della Chiesa irachena, Louis Raphael Sako, ha parlato di “deriva spaventosa” dell’estremismo religioso in Iraq. L’obiettivo è creare un Consiglio formato da personalità religiose e laiche, chiedere al Parlamento una legge che punisca i discorsi religiosi estremisti e concentrarsi sulla ricostruzione del paese contrastando la visione settaria prevalsa.
Caos Libia, una fucina di terroristi a due passi da casa
La Libia è diventata una vera e propria fucina di terroristi, anche grazie agli aiuti finanziari del Qatar a organizzazioni estremiste. Isis e Al Qaeda collaborano attivamente per creare un nuovo ordine islamico. E l'Isis cerca di reclutare immigrati africani, per trasformarli in bombe umane contro l'Europa.
Afghanistan, un gasdotto può portare la pace
Per la prima volta dall'inizio del lungo conflitto afgano, i Talebani propongono negoziati diretti con gli Stati Uniti. A contribuire a questa decisione, non solo c'è l'impossibilità di vincere sul campo e la rivalità interna con l'Isis, ma soprattutto la prospettiva di arricchirsi grazie al nuovo gasdotto TAPI. La cui costruzione richiede la fine della guerra.
Russia: un militante dell'Isis uccide 5 persone
Domenica 18 febbraio un militante dell’Isis ha attaccato la chiesa ortodossa di Kizlyar, nel Dagestan, una repubblica della Russia a maggioranza islamica, uccidendo 5 donne e ferendo 5 persone. Nel giugno del 2015 l’Isis aveva annunciato la creazione in Dagestan di una provincia caucasica del Califfato.
Pakistan: imam provano a ridurre la violenza islamica
Oltre 1.800 imam pakistani hanno firmato una fatwa (sentenza, direttiva islamica) che dichiara “haram”, proibito, farsi esplodere e compiere altri atti di violenza in nome del jihad, la guerra santa islamica.
Ucciso dai membri dell'Isis per il tatuaggio a croce
Un giovane cristiano copto, Bassem Herz Attalhah, è stato ucciso nel Nord Sinai. Tre jihadisti hanno ordinato di mostrare il polso destro dove i cristiani della regione si fanno tatuare una croce e dopo l'omicidio hanno promesso che uccideranno altri cristiani.
Immigrati: un terzo è pronto a combattere per l'islam
Il governo della Germania fotografa l'esito di un'accoglienza stupida e buonista valuntando l’impatto sul crimine dell’arrivo degli immigrati in Bassa Sassonia: il numero dei reati commessi dai richiedenti asilo è salito in due anni dal 4,3 al 13,3 per cento (il 58,6 per cento delle donne stuprate erano tedesche), mentre gli studenti islamici sono fortemente radicalizzati.
Tutti i possibili conflitti del 2018
I conflitti latenti che potrebbero scoppiare nel corso dell'anno: lo Stato Islamico in Medio Oriente, Asia Centrale e Africa; il crescente rischio terrorismo in Europa; una recrudescenza della guerra in Ucraina; un conflitto aperto fra Iran e Arabia Saudita (e Israele); una ripresa del conflitto in Medio Oriente. E poi: Cina e Corea.
Ninive, il difficile ritorno dei cristiani iracheni
La riapertura al culto della chiesa di San Giorgio a Teleskoff, Iraq, segna un altro successo del programma di rientro dei cristiani nella piana di Ninive, nei villaggi che erano stati occupati dall'Isis. Ma il ritorno dei cristiani è un percorso irto di difficoltà.
Ex islamista: "Mio padre mi segregò ma Gesù mi liberò"
Da piccola si domanda il senso di "un mondo crudele di cui non volevo far parte”. Fino al tentato sucidio, alla violenza e ai contatti con l'Isis. Ma "la Bibbia mi fologrò: Gesù è un Dio che chiede di amare i nemici". Ora, pur allontanata da casa, racconta la gioia cristiana ai musulamani.
Cristiani in Medio Oriente: una luce rossa sull'indifferenza
RedWednesday è l’iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) per ricordare i cristiani perseguitati in Medio Oriente illuminando di rosso chiese, scuole e addirittura il parlamento inglese: "Aiutare la Chiesa in Medio Oriente serve a salvare anche l'Occidente. Ecco perché dobbiamo rispondere al dramma di chi si sente abbandonato".
-IL VESCOVO "AMBASCIATORE": NON LASCIAMOLI SOLI di Andrea Zambrano
Fuga dell'Isis. Lo sporco segreto di Raqqa
Lo sporco segreto di Raqqa è la ritirata concordata di migliaia di combattenti dell'Isis e delle loro famiglie. Concordata dopo regolare trattativa con i curdo-siriani appoggiati dagli Usa e dalla Coalizione. C'era il dubbio, ma ora è una certezza. E dove andranno tutti questi terroristi, armati e a piede libero? In Europa, molto probabilmente.