Sante Basilissa e Anastasia
Tra le prime sante martiri romane, Basilissa e Anastasia furono discepole di Pietro e Paolo al tempo dell’imperatore Nerone e in seguito al martirio dei due santi apostoli ebbero la pietà di occuparsi della sepoltura dei loro corpi. Secondo la tradizione erano stati gli stessi apostoli a battezzare le due donne
Domenica delle Palme
La Domenica delle Palme segna l’inizio della Settimana Santa e ricorda l'ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme, sul dorso di un'asina, adempiendo così la profezia di Zaccaria: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina» (Zc 9, 9). La processione che precede la liturgia è documentata a Gerusalemme fin dal IV secolo
San Martino I
La vicenda di san Martino I (c. 600-655), salito al soglio pontificio nel luglio 649 e venerato come martire, ricorda che cosa significhi l’amore per la verità, dunque per Cristo, e come da esso discenda la lotta alle eresie
San Giuseppe Moscati
«Il mio posto è accanto all’ammalato», diceva quel luminare della medicina che risponde al nome di san Giuseppe Moscati (1880-1927), un modello per ogni medico e ogni uomo, che visse in modo esemplare il rapporto tra scienza e fede
Santo Stanislao
Il patrono principale della Polonia era carissimo a Giovanni Paolo II, che da neo pontefice sarebbe voluto tornare in patria nell’aprile 1979, IX centenario del martirio di santo Stanislao (1030-1079), ma il regime comunista lo bloccò, costringendolo a posticipare il suo pellegrinaggio apostolico
Santa Maddalena di Canossa
Prima di fondare le Figlie della Carità, poi dette Canossiane, santa Maddalena di Canossa (1774-1835) aveva cercato di comprendere la sua vocazione affidandosi a un direttore spirituale. Recitando un passo del Salmo 50, «insegnerò ai ribelli le Tue vie», si sentì chiamata a istruire il prossimo sulle verità di fede. Si inteneriva quando sentiva parlare di «Divina Gloria» e al crescere del suo amore per il Crocifisso iniziò a raccogliere le ragazzine dalla strada e a visitare gli ammalati
San Demetrio di Tessalonica
Veneratissimo in Oriente, dove le Chiese ortodosse gli attribuiscono il titolo di Megalomartire (grande martire) e gli tributano un culto quasi pari a quello di san Giorgio, san Demetrio di Tessalonica offrì con il sangue la sua testimonianza di fede in Cristo presumibilmente durante la Grande persecuzione di Diocleziano, all’inizio del IV secolo
Santa Giulia
Fondatrice di un istituto ricco di vocazioni, le Suore di Nostra Signora di Namur, la francese Giulia Billiart (1751-1816) ebbe fin da piccola un tale rapporto con Dio che il vescovo di Gand, monsignor Maurice de Broglie, dirà alla santa di aver salvato più anime grazie alla trasmissione alle religiose della sua ricchissima vita interiore che attraverso il resto della sua pur fervida attività apostolica
San Giovanni Battista de La Salle
Le innovazioni in campo educativo di san Giovanni Battista de La Salle (1651-1719) sono state così importanti da renderlo un gigante nella storia della pedagogia. E non a caso Pio XII lo proclamò patrono degli educatori e degli insegnanti, riconoscendone la bontà del metodo che ha formato generazioni di bambini e ragazzi
San Pietro da Verona
Tra i santi più raffigurati per le circostanze del suo martirio, Pietro da Verona (c. 1205-1252) nacque da genitori vicini al catarismo, cioè l’eresia che egli combatterà lungo tutta la sua vita, operando numerose conversioni
San Vincenzo Ferreri
La sua vita svoltò quando Gesù gli apparve in mezzo a san Domenico e san Francesco, ordinandogli di dedicarsi alla predicazione. Le prediche di san Vincenzo Ferreri (1350-1419) erano vigorosissime ma sempre fondate sulla carità, che lo portava a viaggiare instancabilmente per ammonire le anime alla conversione. Per il suo stile apocalittico, i contemporanei lo chiamarono «l’Angelo del Giudizio»
Sant’Isidoro di Siviglia
La prima enciclopedia nacque dal genio di sant’Isidoro di Siviglia (c. 560-636) ed è per questa ragione che durante il pontificato di Giovanni Paolo II è stato proposto come patrono di Internet e di chi ci lavora.