San Marco
Se san Matteo è l’evangelista che più si rivolge ai Giudei, come si evince dalle molte citazioni dell’Antico Testamento rivelanti che Gesù è il Messia, san Marco scrisse il secondo Vangelo su diretta esortazione dei primi cristiani di Roma, attratti dagli insegnamenti di san Pietro.
san Fedele da Sigmaringen
“Se mi uccidono, accetterò con gioia la morte per amore di Nostro Signore. La riterrò una grande grazia”, aveva detto ai confratelli san Fedele da Sigmaringen (1577-1622), martirizzato dai calvinisti dopo aver convertito molti di loro alla vera fede.
San Giorgio
Molto prima che si diffondesse l’immagine leggendaria della lotta con il drago, simboleggiante la fede intrepida che trionfa sul male, san Giorgio (c. 275-303) era già oggetto di un culto esteso e antichissimo, attestato fin dal IV secolo, epoca a cui risale il suo martirio, avvenuto verosimilmente durante la Grande persecuzione di Diocleziano.
san Leonida di Alessandria
Durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Settimio Severo si consumò il martirio di san Leonida di Alessandria († 202), padre del filosofo e teologo Origene.
Sant'Anselmo d'Aosta, dottore della Chiesa
Fides quaerens intellectum, la fede che cerca l’intelletto, era il principio guida di sant’Anselmo d’Aosta (1033-1109), il Doctor Magnificus che ideò un celeberrimo argomento sull’esistenza di Dio, su cui si sono cimentate generazioni di filosofi e teologi.
Sant’Agnese da Montepulciano
Nel 1374 Nostro Signore rivelò a santa Caterina da Siena che in Paradiso avrebbe goduto di una gloria pari a quella di sant’Agnese da Montepulciano (c. 1268-1317), un fatto che aiuta ad avere una prima idea della grandezza di questa mistica, relativamente poco conosciuta.
sant’Espedito
Se san Giuda Taddeo e santa Rita da Cascia sono particolarmente invocati per le cause impossibili, in modo simile sant’Espedito, il più popolare dei martiri di Melitene, è venerato come il santo delle cause urgenti per antonomasia.
san Galdino
Tra i santi vescovi di Milano, ricordato come padre dei poveri e difensore della città nell’era delle lotte di Federico Barbarossa contro i Comuni, san Galdino (c. 1096-1176) occupa un posto di rilievo accanto a due giganti come sant’Ambrogio e san Carlo Borromeo.
san Roberto di Molesme
L’Ordine cistercense deve moltissimo al carisma di san Roberto di Molesme (c. 1029-1111), che impegnò le potenze della sua anima verso il ritorno a una vita monastica semplice e austera, abbandonandosi con docilità all’azione della grazia.
Santa Bernadette Soubirous
In un’epoca di ateismo avanzante, la fede limpida di santa Bernadette (1844-1879) è stata la riprova che Dio si serve dei più piccoli per realizzare i suoi più grandi disegni, come insegnano Gesù e tutte le Sacre Scritture. “È perché ero la più povera e la più ignorante che la Santa Vergine mi ha scelta".
Sante Basilissa e Anastasia
Tra le prime sante martiri romane, Basilissa e Anastasia furono discepole di Pietro e Paolo al tempo dell’imperatore Nerone e in seguito al martirio dei due santi apostoli ebbero la pietà di occuparsi della sepoltura dei loro corpi.
santa Liduina di Schiedam
Molto venerata nei Paesi Bassi, santa Liduina di Schiedam (1380-1433) fu una mistica olandese che offrì tutte le sue sofferenze a Cristo per la salvezza delle anime ed ebbe visioni riguardanti l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Fin dall’infanzia nutrì una tenera devozione verso la Madonna e amava stare raccolta