Medio Oriente, un anno vissuto "pericolosamente"
Non c'è solo l’annuncio di Trump di spostare la sede dell’ambasciata del suo Paese da Tel Aviv a Gerusalemme “capitale d’Israele”. Ma tutto il 2017 è stato percorso da tensioni causate dal succedersi di anniversari ostili ai palestinesi e simbolici per Israele, ma anche dalle divisioni in seno all'Onu.
Iran, il regime di fronte a una nuova "primavera"
Da giorni si susseguono proteste di piazza in tutte le città iraniane, ieri nella provincia di Leorstan la polizia ha sparato sulla folla uccidendo sei persone. Le rivolte interne mettono a dura prova il regime degli ayatollah in un momento di forti tensioni anche all'esterno, con i paesi sunniti. (VIDEO)
Gli attentati in Libia rafforzano l'Isis e gli Emirati
Un attentato dinamitardo ha interrotto l'oleodotto di al-Sider nella Cirenaica controllata dalle forze del generale Khalifa Haftar. L’ipotesi più probabile è che i responsabili siano miliziani dello Stato Islamico riorganizzatisi a un anno dalla caduta della roccaforte di Sirte.
Trump contro Putin: i missili all'Ucraina
Il presidente statunitense Trump ha firmato la riforma fiscale. Ma nel silenzio dei media ha anche preso la difficile decisione di fornire missili all'Ucraina. Obama non l'aveva mai fatto, per timore di escalation. Perché questa mossa viene compiuta da un presidente considerato vicino a Putin?
Emigranti in Libia, un esercito di 700mila uomini
Gli emigranti trasportati in Italia per via aerea, in Libia erano arrivati partendo da Eritrea, Etiopia, Somalia e Yemen. Secondo i dati dell'Unione Africana, gli emigranti in Libia sono 700mila, dei quali 44mila sono registrati come rifugiati.
ORA E' L'AVIAZIONE IL TAXI DEL MEDITERRANEO di G. Gaiani
Catalogna, la vittoria indipendentista è apparente
Il blocco indipendentista conferma la maggioranza assoluta ma non potrà procedere nell'attuazione della roadmap verso l'indipendenza. Ciudadanos invece, pur essendo il partito più votato, non potrà governare perché nessuno è disposto a unirvisi in una coalizione.
L'altra Europa che non vota contro Trump su Israele
L'Assemblea Generale dell'Onu vota contro la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. L'Ue si unisce al coro. Ma si divide, per la prima volta, sulla linea Est-Ovest. L'Est, il gruppo Visegrad, più Lettonia, Croazia e Romania (e la Bosnia) si astiene. Perché?
I vescovi africani agli emigranti: restate e create ricchezza
I filmati che mostrano degli emigranti africani arrestati e venduti come schiavi in Libia sono circolati anche in Africa. Hanno provocato la reazione di vescovi e capi di Stato, soprattutto in Nigeria da cui parte la maggior parte degli emigranti che tentano la fortuna in Europa. Appelli a non partire e promesse di reinserimento in patria.
Catalogna al voto tra mille incertezze
Mancano 24 ore alla più drammatica tornata elettorale della storia della Spagna post-franchista: dopo il referendum indipendentista dello scorso ottobre, le elezioni in Catalogna assumono grossa importanza. Rischio ingovernabilità.
Prevale Piñera su una sinistra divisa e in crisi
C'è molto da imparare, in Italia, dalle elezioni presidenziali in Cile. Dopo l'amministrazione della socialista Bachelet, il presidente è di nuovo il conservatore Piñera, che promette riforme economiche e la cancellazione di aborto e unioni civili. Vince perché la sinistra più massimalista ha sabotato il candidato Guillier.
La Sanità americana riportata alla realtà da Trump
La notizia del giorno è il “Words ban”. L'agenzia per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), con la nuova amministrazione Trump non potrà più usare una fraseologia politically correct nei suoi documenti ufficiali. Niente più "diversità", "transgender", "diritto a"... Più che censura, è un ritorno alla realtà.
Per chi suona la campana? Per un mancato accordo
Dal 14 dicembre in poi, ogni giovedì sera, suonano le campane di tutte le chiese di Kinshasa. E' un modo per ricordare l'accordo fra il presidente Kabila e i partiti all'opposizione, mai rispettato, la cui mancata applicazione rischia di far scoppiare la guerra civile.