Congo, repressione di Kabila. La polizia spara sui cattolici
Il presidente/dittatore Kabila, dopo un accordo mediato dalla Chiesa, aveva accettato di indire elezioni entro il 2017. Non ha mantenuto la promessa. La Chiesa, dopo aver fatto suonare le campane delle parrocchie tutti i giovedì per ricordarglielo, il 21 ha indetto pacifiche manifestazioni. La polizia ha reagito con violenza: almeno dieci i morti.
Kosovo, un delitto oscuro può far saltare la pace
Oliver Ivanovic, un politico serbo del Kosovo settentrionale, è stato assassinato ieri mattina nella città di Mitrovica, divisa fra kosovari serbi e albanesi. Il movente è sconosciuto. Politico moderato, era mal visto sia dalla malavita locale che dagli albanesi. L'omicidio è una scintilla che può far scoppiare di nuovo l'incendio.
Paura della guerra nucleare, quei 38 minuti da incubo
“Ho paura di una guerra nucleare, siamo al limite”, ha dichiarato Papa Francesco in volo per il Cile, ieri. Alle Hawaii, questa paura è stata vissuta sulla propria pelle da un milione e mezzo di cittadini, per 38 minuti, in seguito a un falso allarme. Una vicenda che ha dell'incredibile. E che fa riflettere sulla minaccia nucleare.
Iran nucleare, ora Trump passa la palla agli europei
“Questa è l’ultima occasione” – ha dichiarato ieri Donald Trump, riguardo alla revisione dell’accordo sul programma nucleare dell’Iran. O viene riformato, o tornano le sanzioni. Contrariamente alle aspettative, l'accordo resta. Spetta ai sottoscrittori europei accettare eventuali modifiche.
Tunisia, un'altra "primavera" per gli islamisti
Proteste in molte città, scontri, circa 400 arresti. In Tunisia ricomincia un'altra rivolta esattamente sette anni dopo la fuga dell'allora presidente Ben Alì. E torna lo spettro del fondamentalismo: individuati diversi jihadisti tra i manifestanti, timori per il supporto di alcuni paesi del Golfo. Appelli all'Europa perché non ripeta l'errore del 2011, quando favorì le vittorie degli estremisti.
- GERMANIA: 30% IMMIGRATI PRONTI A COMBATTERE PER L'ISLAM, di Benedetta Frigerio
Una breve pace olimpica fra Nord e Sud Corea
A Panmunjeom si è raggiunto un accordo fra Sud e Nord Corea in vista delle prossime Olimpiadi invernali, che si terranno a febbraio. La Corea del Nord parteciperà ai Giochi. Due importanti esercitazioni militari saranno rimandate. Ma i segnali non sono positivi.
Tutti i possibili conflitti del 2018
I conflitti latenti che potrebbero scoppiare nel corso dell'anno: lo Stato Islamico in Medio Oriente, Asia Centrale e Africa; il crescente rischio terrorismo in Europa; una recrudescenza della guerra in Ucraina; un conflitto aperto fra Iran e Arabia Saudita (e Israele); una ripresa del conflitto in Medio Oriente. E poi: Cina e Corea.
Una donna, laica, sfida l'islamismo di Erdogan
Si chiama Meral Aksener, ha 61 anni, ed è esponente di punta della destra nazionalista. Potrebbe essere lei la vera antagonista del presidente Erdogan alle prossime elezioni: una prospettiva elettrizzante per tutte le donne, ma che non piacerà alle femministe nostrane.
Pakistan, congelati gli aiuti americani. E adesso?
“Il Pakistan ha fatto il doppio gioco per anni”, ha dichiarato l’ambasciatrice statunitense all’Onu, Nikki Haley. E così ha confermato il congelamento degli aiuti militari al Pakistan, il paese di prima linea nella lunga guerra in Afghanistan. Come sarà influenzata da questa mossa la lotta contro il terrorismo jihadista?
Bannon contro Trump, una guerra civile conservatrice
Fire and Fury: Inside the Trump White House del giornalista Michael Wolff svelerebbe retroscena scottanti su Donald Trump, rivelati dall'ex alleato Steve Bannon, ora in disgrazia. Due considerazioni. Primo: nessuno parla di scandali analoghi in casa Clinton. Secondo: nessuno vede le radici culturali del dissidio.
Donne contro gli ayatollah: «Avete rubato l'Iran»
Avete spezzato le richieste di libertà, ancora una volta. Avete tagliato le ali del vostro popolo. Dal 1979, quando vi siete appropriati della mente e della vita di un popolo intero avete reciso i legami di una terra antica e sapiente con il proprio futuro.
Corea, guerra a parole, dialogo nei fatti
Proprio mentre Kim Jong un e Trump si scambiavano sul Web altre minacce di guerra nucleare, sul terreno veniva riaperta la linea rossa fra Nord e Sud Corea. Una linea telefonica speciale che collega le leadership di Pyongyang e Seoul chiusa dal febbraio 2016. Difficile capire l'alternanza fra ostilità e distensione fra le due Coree.