Gli oscuri legami fra Podemos e i regimi socialisti latini
Finanziamenti, scambi di favori, consulenze, contatti e tante affinità ideologiche: c'è ancora tanto da scoprire sul legame (che esiste e si vede) fra Podemos, partito di sinistra spagnolo al governo, e i regimi socialisti del Sud America, soprattutto con l'ex presidente Morales in Bolivia.

Il regime iraniano isolato e contestato dagli studenti
Contrariamente alle previsioni di chi sosteneva un ritorno in auge del regime iraniano dopo l’uccisione del generale Soleimani, il regime degli ayatollah appare più isolato che mai. Gli europei minacciano nuove sanzioni. Gli Usa mantengono Teheran sotto pressione. E dilaga la protesta interna, per l'abbattimento di un aereo pieno di iraniani.
Putin ed Erdogan d'accordo nel pacificare la Libia
La "diplomazia armata" di Russia e Turchia paga. Come in Siria, anche in Libia l'accordo fra le due fazioni in lotta, quella di Sarraj e quella di Haftar, che sono state costrette a sedersi attorno a un tavolo a Mosca per concordare una tregua duratura. Italia emarginata.
Nuovo sultano in Oman, eccezione tra i Paesi del Golfo
La morte, il 10 gennaio, di Qaboos bin Said al Said e la salita al trono del cugino Haitham bin Tariq al Said non hanno destato molta attenzione. Forse perché l’Oman non ha ribellioni, permette le religioni diverse dall’islam, ha avuto nell’ultimo mezzo secolo una buona amministrazione, e quindi non fa notizia.
Aereo ucraino abbattuto, quel che l'Iran non può dire
Dopo alcuni giorni dall'abbattimento di un volo di linea ucraino sui cieli di Teheran, l'Iran ha dovuto ammettere l'errore. Nelle dichiarazioni del comandante delle forze aeree delle Guardie Rivoluzionarie, si legge, fra le righe, che il sistema di difesa aerea può aver subito interferenze. Guerra elettronica? Non lo potranno mai ammettere, perché svelerebbe una sconfitta ancor più bruciante.
Taiwan riconferma la Tsai, altro voto contro il comunismo cinese
A Taiwan, nella piccola Repubblica di Cina non comunista, ha vinto le elezioni Tsai Ing-wen, riconfermata presidente. Ma la vera notizia è che ha perso Xi Jinping, il presidente della Repubblica Popolare Cinese comunista, che chiaramente non partecipava alla competizione elettorale, ma l'ha condizionata con le sue intimidazioni.
Argentina, l’aborto si fa strada. E la Chiesa tace?
Il governo Fernandez accelera per legalizzare l’aborto nel 2020, chiamando “diritto” l’uccisione dei nascituri. Dalla gerarchia cattolica, fin qui, solo parole deboli per non rompere i rapporti con chi ha il potere e sostegno quasi nullo ai gruppi pro vita. Salvo qualche eccezione coraggiosa, come monsignor Aguer.
Taiwan al voto, per decidere il destino della piccola Cina
Oggi si vota a Taiwan per il rinnovo del presidente. L'isola, ufficialmente Repubblica di Cina, è riconosciuta da sempre meno Stati. Non si proclama indipendente per evitare le ire di Pechino. Oggi può vincere di nuovo Tsai Ing-wen, favorevole all'autonomia, oppure Han Kuo-yu, fautore dell'unificazione pacifica con la Cina
SINIZZARE TUTTO di Stefano Magni
Iran: rappresaglia senza morti. Gli europei si ritirino
L'Iran ha lanciato la sua rappresaglia. Senza fare morti, avvertendo prima il governo iracheno, lasciando capire di non voler l'escalation. Resta il problema dei contingenti alleati (anche italiani) in Iraq, che non sono intesi per combattere una guerra asimmetrica contro l'Iran. È il caso di ritirarli.
CHI ERA SOLEIMANI di Laura Cianciarelli
Eroe martire o terrorista, chi era realmente Soleimani
Per gli iraniani è l'eroe e martire che ha sconfitto l'Isis ed espanso l'influenza dell'Iran in tutto il Medio Oriente. Era un personaggio carismatico la cui influenza era seconda solo a quella dell'ayatollah Khamenei. Per chi lo ha subito, però, era un terrorista sanguinario. Anche per i cristiani iracheni, che ora sperano in un po' di pace.
Da Charlie Hebdo a oggi: il terrorismo cambia, ma è vivo
Cinque anni fa l’attacco a Parigi che fece 17 morti e inaugurò la stagione delle stragi jihadiste dell’Isis. Oggi ci sono meno vittime, ma con la tecnica dell’accoltellamento è più facile colpire e proseguire una guerra che sta diventando infinita.


Iran contro gli Stati Uniti, dove avverranno le rappresaglie
Teheran ha annunciato una dura rappresaglia dopo l'uccisione del generale Soleimani, a Baghdad, per mano degli americani. Quale rappresaglia? La prima mossa è avvenuta nella notte, con un lancio di missili contro due basi americane in Iraq. Per i prossimi giorni? Non dobbiamo attenderci azioni troppo eclatanti, come attacchi ai pozzi sauditi o al traffico delle petroliere nel Golfo, ma azioni più selettive contro i comandi e le basi degli americani in Iraq. Infatti l'Iran ha d'ora in avanti tutto l'interesse di mostrarsi al mondo arabo e islamico come parte aggredita e un'escalation che coinvolga troppo gli alleati arabi degli Usa sarebbe controproducente.
L'IRAN PUO' COLPIRE IN SUD AMERICA di Marinellys Tremamunno