Cile allo sbando, rivoluzione come "sacramento"
Cile, rivoluzione preparata dalle presidenze precedenti con l’avvelenamento ideologico. Piñera è complice, ma l’ex presidente Bachelet sogna di tornare come Chavez e la reazione della Chiesa è tiepida. Intervista a Guerra, docente venezuelano esule in Cile.

Iraq allo sbando, l'Isis torna ad essere forte
Con l'Iraq nel caos politico più completo, le milizie dell'Isis stanno tornando a colpire nel Nord del Paese, contando ancora sulla complicità di una popolazione sunnita che si sente emarginata da un governo sciita. L'annuncio del ritiro Usa non facilita.
Omicidio Khashoggi, 5 condanne a morte non fugano i dubbi
Cinque condanne a morte e tre a 24 anni di detenzione sono le condanne inflitte in primo grado per l'omicidio del giornalista Khashoggi nel consolato saudita in Turchia. Ma le condanne non fugano dubbi e sospetti sulla responsabilità del principe ereditario Mohammed Bin Salman.
Croazia, la destra divisa fa felice i socialisti
Come previsto, il voto di domenica ha premiato l'ex primo ministro socialdemocratico Zoran Milanović e la presidente uscente, Kolinda Grabar-Kitarović, candidata dell'HDZ di centro destra, che ha superato di poco l'altro candidato di centrodestra, Miroslav Škoro, grande novità di queste elezioni.
“Democrazie sotto attacco, colpa di Cuba e Venezuela”
“Le proteste antigovernative nei paesi sudamericani sono promosse da Cuba e Venezuela”. La tesi è confermata dal segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), Luis Almagro. “Attraverso la tecnologia, i social network e azioni organizzate” il castrochavismo “destabilizza costringendo le democrazie del continente a difendersi”.

Vendetta ottomana: Erdogan umilia l'Italia in Libia
Il governo Conte cerca di metterci una pezza, ma Erdogan sta facendo passare l'Italia come alleata del generale Haftar e come tale sgradita dal governo di Al Sarraj a Tripoli. L'intento della Turchia è chiaro: estromettere l'Italia dalla Libia. Sarebbe una bella vendetta dopo 108 anni dalla sconfitta ottomana in Libia per mano dell'Italia.
Elezioni in Croazia, scelta fra sovranismo e laicismo
Domenica 22 dicembre la Croazia torna alle urne per scegliere il nuovo presidente. Sono tre i personaggi che si disputano la massima carica dello Stato. Kolinda Grabar-Kitarović, conservatrice moderata e cattolica "adulta", Zoran Milanović post-comunista e laicista. E il sovranista Miroslav Škoro, imprenditore e cantante patriottico, vera novità di questa tornata elettorale.
L'impeachment di Trump è realtà e divide gli americani
Impeachment: negli Usa l’incriminazione del presidente Donald Trump, da questa mattina (ora italiana) è anche ufficiale. L’ha votata la Camera dei Rappresentanti, camera bassa del Congresso (parlamento) degli Stati Uniti. Quattro defezioni fra i Democratici, i Repubblicani compatti in difesa del presidente. E l'America è divisa a metà.
Fu genocidio. Gli Usa riconoscono la tragedia armena
Genocidio. Quello perpetrato dai Giovani Turchi contro 1 milione e 400mila cristiani armeni tra 1915 e 1923 fu un genicidio. Lo sanno tutti, ma ufficialmente non tutti lo dicono per non offendere la Turchia, che continua a negarlo. E solo da una settimana il genocidio armeno è stato riconosciuto dal Congresso degli Usa.
Blasfemi e populisti, è l'aborto dei nuovi caudilli
Tre insulti alla patrona del Sudamerica: i Governi socialpopulisti del continente irridono la Madonna di Guadalupe e aprono all’aborto. La scelta meticolosa compiuta consapevolmente da tre governi dell’America latina, Costarica, Messico e Argentina, che hanno dato il via libera all’aborto nello stesso giorno delle celebrazioni della patrona continentale.
-ARGENTINA, SVOLTA SOCIALISTA di Josè Arturo Quarracino
Non è peronista: il governo Fernandez si rivela socialista
In Argentina inizia l’era Fernandez. Ma non siamo in presenza di un governo peronista, bensì di un governo progressista social-democratico. Nel quale non poteva mancare la “perla” della legalizzazione dell’aborto secondo i diktat dei poteri internazionali. E le critiche “dolci” della Chiesa cattolica.

Contro la Brexit, aumenta la voglia di unità dell'Irlanda
All’indomani della vittoria di Boris Johnson a Londra, a Dublino è iniziato un dibattito che non si sentiva da un pezzo: sull’opportunità e i metodi per riunificare l’Irlanda. Merito degli esiti elettorali che hanno dato la sconfitta agli Unionisti, per la prima volta minoranza in 99 anni di storia. Con la Brexit, tutti i confini sono in discussione.