«Non sono più gay, per questo mi attaccano»
Luca di Tolve, ex omosessuale oggi marito e padre felice, fatto oggetto di una vera e propria aggressione mediatica: in due giorni il programma "Anno Uno" di Giulia Innocenzi (La7) e il quotidiano Repubblica hanno attaccato duramente l'esperienza di Di Tolve, usando anche mezzi fraudolenti per carpire presuinti segreti.
Perché si parla di Mafia nella Capitale
E' il nuovo tormentone mediatico: Mafia Capitale. Ma perché l'estesa rete di corruzione romana, viene chiamata col nome dell'Onorata Società siciliana, che non c'entra nulla? E perché il caso scoppia proprio adesso, a pochi giorni dalle elezioni? C'entra la faida interna al Pd, sicuramente. E il solito accanimento mediatico contro l'ex Pdl.
Il cardinal Puljic: "Papa in Bosnia, gioia per tutti"
Il Viaggio Apostolico del Papa in Bosnia "è motivo di grande gioia per tutti, anche per musulmani, ortodossi ed ebrei". Lo ribadisce a La NBQ il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo.
- NELL'ATTESA, LA VEGLIA PER I CRISTIANI PERSEGUITATI, di V. Cominetti
Venezuela, la Chiesa in lotta per i diritti umani
L'incontro fra Papa Francesco il presidente venezuelano Nicolas Maduro parrebbe suggerire buoni rapporti fra Santa Sede e Venezuela. Dietro le apparenze, però, la Chiesa venezuelana denuncia le gravi violazioni di diritti umani nel paese, illustrati al Papa da monsignor Luckert Leon.
Una palese violazione di legge e codice deontologico
L’altra sera, su La 7, durante la puntata di “Anno Uno”, è andato in onda un servizio realizzato da Matteo Pucciarelli, inviato di Repubblica Tv ad Angolo Terme, provincia di Brescia, nel centro di spiritualità Sant’Obizio, che organizza ritiri spirituali, venduti in tv come corsi mirati alla “guarigione” dei gay.
Legalizzare la prostituzione? Il disastro della Germania
La Germania è diventata la mecca europea della prostituzione da quando quest’ultima è stata legalizzata, nel 2002. Non solo legalizzata, ma anche facilitata, giacché le pratiche burocratiche per avviare un bordello sono in pratica zero. I politici tedeschi credevano così di rimpinguare le casse statali. Invece…
E l'ostia rubata dai francesi si librò nell'aria
Il 6 giugno 1453 a Torino avvenne un miracolo. Il mulo su cui era stata caricata la refurtiva sottratta ad Exilles da truppe francesi, che avevano saccheggiato anche la chiesetta locale trafugando il Santissimo, si fermò davanti alla parrocchia di San Silvestro rifiutandosi di proseguire. L’ostia non cadde a terra, ma si librò nell’aria.
Evitiamo equivoci sulle convivenze
Non passa giorno che un vescovo o un uomo di Chiesa proclami i "sacrosanti diritti" dei conviventi che lo Stato deve tutelare, citando anche l'articolo 2 della Costituzione. Ma allora perché ci si oppose ai Di.Co. nel 2007? In realtà si era nel giusto allora e oggi c'è chi fa finta di difendere la famiglia mentre le assesta il colpo di grazia.
"L'Isis è un cancro che deve essere fermato"
«Ai cristiani è stato chiesto di scegliere tra convertirsi, pagare la jizya o emigrare. Non vi era una quarta scelta. È chiaro che siamo di fronte ad una persecuzione». Così ha dichiarato l’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda. L'Isis è cresciuto a dismisura. Un intervento militare è imprescindibile.
Il Venezuela di Maduro, tra fame e violenza
Il Venezuela attraversa la sua nuova crisi politica, con la protesta di piazza contro la detenzione dei prigionieri politici. Monsignor Freddy Fuenmayor, vescovo di Los Teques, ci spiega cosa sia diventato il paese dopo quasi vent'anni di regimi populisti. Fame, violenza e crollo dei valori sono all'ordine del giorno.
Tagli alla difesa. E quel che resta lo usiamo male
Altri tagli alla difesa e quel che resta va quasi tutti in stipendi. Intanto le caserme cadono a pezzi e manca il carburante, l’olio e i ricambi per le manutenzioni e per addestrare il personale. Spendiamo in missioni che non riguardano i nostri interessi nazionali e in nuove armi che non potremmo usare.
Un anno con il Califfo e la domanda sulla vita cristiana
Nel luglio 2014 nasceva in Irak l’Isis che ben presto si è definito Is (Stato islamico) con ambizioni di diffusione a livello mondiale, come infatti sta avvenendo. Nell’Occidente cristiano si è letto la presenza dell’Is solo come la «guerra santa contro i cristiani». Ma c’è anche un’altra lettura più realistica.