I cubani in Senato, protesta contro il regime
I rappresentanti di Cubani per la Democrazia e di ODV Democrazia e Libertà davanti al Senato hanno parlato della tutela dei diritti umani a Cuba e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal regime dittatoriale dell'isola. E hanno presentato quattro importanti richieste a tutela della popolazione cubana.
11 luglio, un anno dopo la ribellione dei cubani
Oggi è un giorno speciale per il popolo cubano: si compie un anno dalla ribellione contro il regime castro-comunista. Ecco cosa è successo veramente dopo quel giorno ed il significato che quel fatto epocale ha avuto nella storia di Cuba e non solo...
La caduta di Johnson, il leader che sprecò un trionfo
Boris Johnson ha rassegnato le dimissioni, dopo la ribellione di massa del suo governo. Non è stato punito solo per gli scandali personali, come il Partygate, ma perché ha tradito le aspettative degli stessi conservatori che lo sostenevano. Culturalmente e in economia si è allineato ben presto alla sinistra su svolta verde e nuovi diritti.
L'Africa di Mattarella. E quella vera
Il presidente della Repubblica ha appena concluso una visita in Zambia e Mozambico, che i media italiani hanno dipinto a tinte rosa, magnificando la cooperazione bilaterale. In realtà sono due paesi poverissimi e senza pace, soprattutto a causa della corruzione
Processo Bataclan, per gli jihadisti è una vittoria
Strage del Bataclan, giustizia è fatta? Dal punto di vista francese è una vittoria e l'onore della nazione è salvo. Ma dal punto di vista jihadista? Per un attentato che ha fatto 130 morti, hanno 7 martiri e un "eroe" in carcere a vita. Chi invece uscirà dalla galera non è pentito e potrebbe tornare alla violenza. E la Francia è sempre più islamizzata.
Strage nel centro commerciale. In Danimarca
Un uomo armato di fucile e coltello entra in un centro commerciale e inizia a sparare a caso, contro chiunque incontri. È giovane, ha 22 anni, nessuna motivazione politica, solo voglia di uccidere. Ma non è accaduto negli Usa, bensì in Danimarca, a Copenaghen, dove vigno leggi molto restrittive sulle armi da fuoco. Poi a Chicago, altra strage.
Ucraina, effetti collaterali: l'Occidente è sempre più solo
Dopo G7, vertice Nato e quello dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), emerge con chiarezza che la politica Nato di contrapposizione radicale a Mosca, sta portando a una alleanza anti-occidentale in cui si spostano paesi tradizionalmente amici (come Brasile, Sudafrica e India). Si prepara così una nuova "guerra fredda", di cui i paesi democratici sottovalutano l'impatto e le conseguenze.
La guerra bussa ancora alle porte della Bosnia
A 27 anni dalla fine della guerra, i Bosniaci lottano ancora per cercare di costruire il loro Paese in cui vivere in pace. Ma forti segnali di destabilizzazione arrivano sia dalla Repubblica Srpska, sia dalla Croazia. Il Regno Unito manda suoi specialisti militari per fermare eventuali infiltrazioni russe.
La paura della Russia genera il mostro turco
Pur di strappare il consenso all'ingresso nella NATO, Svezia e Finlandia - con i paesi dell'Alleanza - concedono alla Turchia mano libera contro i curdi e l’estradizione da Svezia e Finlandia anche dei dissidenti politici interni, oltre che la fine dell'embargo di armi. Per combattere l'imperialismo russo si alimenta quello turco.
Nord Irlanda e Scozia, scosse di assestamento della Brexit
La Brexit, nel 2016, è stata un vero terremoto politico le cui scosse di assestamento si sentono ancora oggi, soprattutto nelle periferie più irrequiete del Regno Unito: Irlanda del Nord e Scozia. A Londra il parlamento vota per modificare il protocollo con l'Ue sulla frontiera irlandese. Mentre la Scozia chiede ancora l'indipendenza.
Armi in pubblico, l'altra sentenza della Scotus
Oltre all'aborto, la Corte Suprema degli Usa (Scotus) ha spiccato un'altra sentenza "scandalosa": è stato ribadito il diritto dei cittadini non solo di comprare, ma anche di portare armi, anche in pubblico. Bocciata, dunque, la legge di New York che lo vietava. Il tutto mentre passa la nuova legge sul controllo delle armi.
Il coraggio dei vescovi africani
All'indomani del massacro di decine di cristiani nella chiesa di San Saverio a Owo, parla il vescovo cattolico di Ondo. Ci vuole molto coraggio a sfidare l’apparato di potere nigeriano e quello internazionale delle ideologie che lo assolvono. Monsignor Arogundade rischia l’ostracismo e forse anche la vita...