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Ultime follie da lockdown. Ci si chiede quanto sia servito
FASE 2

Ultime follie da lockdown. Ci si chiede quanto sia servito

Si ricomincia a vivere? Sì, con quello che è rimasto in piedi. Perché dopo due mesi di lockdown e altre due settimane di libertà condizionata, la crisi economica, sociale e psicologica è devastante. Ne è valsa la pena? Sempre più studi mettono in discussione l'utilità del lockdown. 


Esercitazione su Quasimodo
APPUNTI PER LA MATURITÀ/9

Esercitazione su Quasimodo

Un confronto tra l’esilio del poeta siciliano, cantato in “Vento a Tindari”, e quello di Dante, messo in versi nel canto XVII del Paradiso.
Leggi la scheda su Quasimodo


Quasimodo, l’uomo senza Cristo è ancora quello delle caverne
APPUNTI PER LA MATURITÀ/9

Quasimodo, l’uomo senza Cristo è ancora quello delle caverne

Autodidatta, premio Nobel nel 1959, dopo la prima fase ermetica si dedicò a una poesia più impegnata, legata alle vicende della guerra. Il suo giudizio sulla contemporaneità che idolatra scienza e tecnica è chiaro. Vede via via quali danni porta l’aver eliminato Cristo dalla società, che solo nel Crocifisso può trovare la vera pace. E, con essa, soddisfare la sete di assoluto ed eterno.
L’ESERCITAZIONE


Wojtyla: l’Eucaristia non sopporta “diminuzioni”
L'ANNIVERSARIO

Wojtyla: l’Eucaristia non sopporta “diminuzioni”

“L’Eucaristia è un dono troppo grande per sopportare ambiguità e diminuzioni”. La frase è incastonata come un gioiello prezioso nel testo della Ecclesia de Eucharistia, l’enciclica di san Giovanni Paolo II dedicata all’Eucaristia “nel suo rapporto con la Chiesa”. Il documento è di estrema attualità, ancor più a cento anni dalla nascita del grande Papa e nei giorni in cui riprendono in Italia, dopo quasi tre mesi, con una serie di regole e limitazioni stringenti, le Messe coram populo


La società senza Cristo del Signore delle mosche
TRA ROMANZO E REALTà

La società senza Cristo del Signore delle mosche

Un nuovo studio del Guardian, che svela la storia vera che ispirò il racconto, ripercorre la tesi del celebre romanzo di Golding Il signore delle mosche, come simbolo della natura violenta e brutale dell’uomo, della quale solo la civiltà impedisce l’emergere. Ma ad una più attenta lettura, si può affermare che Golding non ha torto: ha soltanto ritratto la società senza la Chiesa cattolica, fondata da Cristo. 


Domani a Messa rimanendo cattolici, nonostante tutto
CHIESA IN LIBERTà VIGILATA

Domani a Messa rimanendo cattolici, nonostante tutto

Da domani la Chiesa ottiene la libertà vigilata col benestare restrittivo del potere. Restano negli occhi le profanazioni e le irruzioni delle forze dell'ordine in chiesa. E l'eroismo dei preti che hanno continuato a celebrare di nascosto come nella diocesi di Rochester, che hanno resistito come nella Cristiada e che hanno testimoniato il martirio come i preti oltre la Cortina di ferro. A noi il compito di rimanere liberi e fedeli. 


«Io al capezzale di Giovanni Paolo II: quella benedizione prima di chiudere gli occhi»
VERSO I 100 ANNI DI Wojtyla

«Io al capezzale di Giovanni Paolo II: quella benedizione prima di chiudere gli occhi»

San Giovanni Paolo II raccontato alla Nuova Bussola Quotidiana da Pawel Ptasznik, fra i suoi collaboratori più stretti: «Il mio ultimo incontro con il Santo Padre fu nella sua camera il giorno che morì: era presente anche Ratzinger, pregammo insieme, poi monsignor Dziwisz chiese al papa di benedirmi. Mi inginocchiai, mi pose la mano sulla testa e fece il segno di croce. In questo momento sono convinto che Wojtyla stia chiedendo a Dio un regalo per noi».
- «L'EUCARESTIA NON SOPPORTA DIMINUZIONI» di Vincenzo Sansonetti


Botticelli, il pittore del sacro e del profano
L’ANNIVERSARIO

Botticelli, il pittore del sacro e del profano

Il 17 maggio di 510 anni fa moriva Sandro Botticelli (1445-1510). L’artista fiorentino si dilettò tanto nelle opere a carattere sacro, vedi i suoi affreschi nella Cappella Sistina, quanto in quelle profane, con vari soggetti a carattere mitologico. Tre suoi famosi quadri ispirarono il “Trittico botticelliano” di Ottorino Respighi.


Zero risorse dal governo, la notte dei movimenti pro-family
DECRETO RILANCIO

Zero risorse dal governo, la notte dei movimenti pro-family

Delusione delle associazioni pro-family per il Decreto Rilancio che ignora totalmente i bisogni delle famiglie. Ma l'associazione Family Day minaccia le manifestazioni di piazza mentre il Forum della Famiglia (Cei) mantiene il dialogo con il governo. Segno che nel mondo pro family prevalgono le opzioni politiche sul bene della famiglia. Ma c'è un motivo più profondo che spiega l'inefficacia delle associazioni familiari: agiscono come se in questi 50-60 anni non fosse cambiata completamente la cultura e la stessa percezione di cosa sia la famiglia. E senza neanche rendersene conto assumono la stessa mentalità del mondo.
- DIVORZI EXPRESS CON LA SCUSA DEL COVID, di Luca Volontè
- FRANCIA, NELLE SCUOLE CACCIA ALLE FAMIGLIE "RELIGIOSE", di Benedetta Frigerio


Giovanni Paolo II, il Papa che sapeva il «potere della fede»
LA LETTERA DI RATZINGER

Giovanni Paolo II, il Papa che sapeva il «potere della fede»

In vista del centenario della nascita di Karol Wojtyla, Benedetto XVI ha scritto un testo pubblicato dalla Conferenza Episcopale della Polonia. Vi si ricorda la «situazione drammatica» in cui versava la Chiesa quando fu eletto Giovanni Paolo II, che con la sua fede nella Divina Misericordia fu segno di speranza ed «elemento essenziale nel crollo dei poteri».


Se l'azienda è responsabile anche dei contagi di Covid
DECRETO CONTROVERSO

Se l'azienda è responsabile anche dei contagi di Covid

La pandemia sta ponendo frequenti problemi al diritto. Si parla in molti campi di rinegoziazione delle clausole contrattuali. C'è una bomba pronta ad esplodere nel mondo delle imprese ed è quella della possibilità che siano i datori di lavoro a rispondere degli eventuali contagi da Covid-19 dei propri dipendenti. Urge una maggior chiarezza


Scuole francesi post Covid: segnalare i figli dei "complottisti"
PROVE DI REGIME

Scuole francesi post Covid: segnalare i figli dei "complottisti"

Le linee guida per gli insegnanti francesi dopo il lockdown chiedono di «identificare i cambiamenti nel comportamento degli studenti causato dalle influenze familiari» legate alle «teorie del complotto» sul coronavirus. Si stigmatizza chi è "religioso" o chi crede che «occorre tornare a credere in Dio». Se il rischio di «aberrazione settaria» viene rilevato, i bambini vanno segnalati alle autorità competenti e inviati dagli psicologi senza il consenso dei genitori.