Olanda, Wilders perde ma domina le elezioni
Elezioni olandesi al centro dell’attenzione da mesi, risoltesi con una conferma dell’esecutivo liberale di Mark Rutte. Nei mesi scorsi pareva che il PVV (Partito della Libertà di Geert Wilders), in testa nei sondaggi, fosse destinato a diventare il primo partito, sull’onda dell’indignazione e della paura per gli attentati islamici. Non lo è diventato, ma è cresciuto. E ha dettato le regole dalla campagna elettorale.
Con le Dat a rischio minori e assistiti
Un contenzioso accaduto a Milano intorno a una bimba di tre anni malata di tumore, spiega bene la differenza tra la legislazione attuale - per cui il bene del minore prevale sulla volontà dei genitori - e quella che si profila con l'eventuale legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento che mettono la vita nelle mani di genitori e tutori.
C'è un giudice alle Hawaii (che però fa il politico)
Trump rivede e corregge l'ordine esecutivo che bandisce l'ingresso dei cittadini di sei paesi a rischio terrorismo. Ma due giudici, alle Hawaii e nel Maryland, lo bloccano di nuovo. Le motivazioni delle sentenze sono incredibili: non è giudizio basato sul testo del decreto, ma sulle "intenzioni" del presidente.
"Populismo", adesso è questo il peccato più grave
La crescita del "populismo" anche nella benestante Olanda, dovrebbe far riflettere. E' il prodotto del vuoto lasciato dal multiculturalismo. I cattolici sono meglio attrezzati di altri per capire il fenomeno, ma preferiscono aggregarsi al coro anti-populista (che è anche anti-cattolico) di chi oggi festeggia per l'esito delle elezioni olandesi.
ELEZIONI IN OLANDA di Stefano Magni
Semi di politica nuova: fattore famiglia, si può
Sostenere le famiglie: è questa l’idea alla base della legge sul fattore famiglia, approvata martedì dal Consiglio regionale della Lombardia. Stanziati per il primo triennio 4,5 milioni di euro per affitti, trasporti, inserimento lavorativo e soprattutto una dote scuola. Quello lombardo è un esperimento, ma è il segno che una politica nuova è possibile.
Barnum gender Uomo maschera dell'assurdo
La gender revolution si spinge sempre più in là. Lui e lei "cambiano" sesso e mettono al mondo un bambino. Come natura comanda, ma con la maschera del transgender, così è lui che ha partorito. Oppure madre e figlio che ora sono padre e figlia. Il gender sta trasformando l'uomo in una maschera, apprendista stregone di sé stesso in un circo barnum di incroci dell'assurdo.
Un mondo senza Down? Si priva dello spettacolo della carità
Dopo la Danimarca anche l'Islanda mira a una società "Down Free", dove tutti i trisomici saranno individuati da tecniche prenatali sempre più sofisticate per essere uccisi. Ma cosa succede nei paesi con questo obiettivo? Crescono l'individualismo e la disperazione. L'attrice inglese Sally Phillips, mamma di un bambino handicappato, svela quello che perdiamo senza figli come il suo.
Il caso Lotti fa risaltare la mediocrità del Parlamento
In altri tempi la mozione di sfiducia per un membro del hgoverno avrebbe causato accuse roventi, difese dotte e appassionate, analisi problematiche. Per la mozione di sfiducia a Lotti - respinta - nulla di tutto questo: solo interventi approssimativi, difesa patetica e irritante. Possibile non ci sia nulla di meglio in Italia?
Triste, solitaria y final: è la stampa, bellezza
Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo l’editoria cartacea italiana negli ultimi mesi evidenzia lo scarto crescente tra l’innovativa informazione sul web e la decadente informazione tradizionale, sempre più immiserita in logiche da Basso Impero e incapace di un colpo d’ala che la sottragga ai soliti sterili rituali. Il caso Sole 24 Ore insegna.
Libia, la Russia mette in scacco l'Europa
L'esercito agli ordini del maresciallo Haftar (sostenuto dai russi) ha riconquistato due terminal petroliferi chiave alle milizie jihadiste alleate del governo di al-Sarraj, sostenuto da Onu e Occidente. Si ripropone il modello siriano, dove solo la Russia pare capace di impegnarsi per risolvere il conflitto. Con il rischio di trovarci nemici.
I cattolici e la resa della sindrome del giudizio
La sindrome che consegna i cattolici alla resa: hanno smesso di condannare il peccato con la scusa del non giudicare. Ma Gesù ha fatto il contrario, ad esempio con l'adultera. Preferiscono sottrarsi alla “battaglia” perché hanno vergogna di Cristo e trovano più comodo arrendersi al pensiero del mondo, per non avere rogne.
Parla una ex jihadista: c'è un piano di conquista
Si condanna chi osa preoccuparsi dell'ondata immigratoria in Occidente, ma Isik Abla, convertita al cristianesimo, non comprende chi nega "la colonizzazione in atto ostinandosi a chiamare l'islam una religione di pace". La donna, che oggi evangelizza gli arabi puntando sul loro cuore e la loro ragione, spiega "come pagavamo l'istruzione dei giovani nelle migliori università americane per cambiare la mentalità dei vostri paesi".
- LIBIA, LA RUSSIA METTE IN SCACCO LA UE, di Gianandrea Gaiani