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A chi non piace la missione "coloniale" in Libia
MEDITERRANEO

A chi non piace la missione "coloniale" in Libia

Politica 04_08_2017

La missione navale italiana contro il traffico di esseri umani dalla Libia ha tanti nemici. Prima di tutti il generale Haftar, che minaccia addirittura di attaccare le nostre navi. E poi anche il redivivo figlio di Gheddafi, Saif al Islam, che (pare abbia) definito la nostra politica come un retaggio del colonialismo. Esattamente come, in Italia, la definisce Filippo Miraglia, vicepresidente dell'Arci. 


Natuzza Evolo, nello scontro tra vescovo
e Fondazione spunta anche la Massoneria
IL CASO

Natuzza Evolo, nello scontro tra vescovo e Fondazione spunta anche la Massoneria

Dopo un decreto del vescovo di Vibo, la Fondazione nata su ispirazione della mistica Natuzza Evolo sceglie un nuovo presidente: fuori tre sacerdoti, due dei quali padri spirituali della donna per la quale è avviata la causa di beatificazione. Dentro, come presidente, l'attuale vice: l'avvocato Marcello Colloca, che appartiene alla massoneria calabrese. Un fatto curioso, chissà cosa ne pensa il vescovo di questa doppia "obbedienza", visto che è ritenuta non conciliabile dal Magistero.


Eni e Fincantieri, la nostra vera politica estera
MEDITERRANEO

Eni e Fincantieri, la nostra vera politica estera

In Libia l’Eni ha impianti che dalla crisi che condusse alla caduta di Gheddafi fino ad oggi non hanno mai smesso di produrre regolarmente gas e di inviarlo in Italia tramite il gasdotto Green Stream. Anche Fincantieri è un'azienda che fa politica estera. In questo caso: politica estera in sede europea. Sono aziende come queste che fanno la vera politica estera italiana. In assenza di quella del governo.


In lotta per Alfie, il bimbo senza diagnosi da uccidere
NUOVO CASO DALL'INGHILTERRA DOPO CHARLIE

In lotta per Alfie, il bimbo senza diagnosi da uccidere

Dopo Charlie, c’è un altro piccolo combattente da sostenere nella sua battaglia per il diritto alla vita: Alfie Evans. Quattordici mesi, è in coma da dicembre a Liverpool e ancora non ha avuto una diagnosi sulla misteriosa infezione che lo ha colpito. Ma medici vogliono staccare la spina e i genitori hanno fatto partire una campagna. 


La crescita impressionante dei Cristiani in Medio Oriente
I DATI CNEWA

La crescita impressionante dei Cristiani in Medio Oriente

Nonostante le persecuzioni dell'Isis il numero dei cristiani in Medio Oriente tiene assestandosi ancora a 14 milioni grazie all'incremento dei copti d'Egitto. E se poi dall'area storica della loro presenza si allarga lo sguardo anche al Golfo Persico, ci si accorge che addirittura crescono. E' il quadro sorprendente offerto da un nuovo rapporto pubblicato dal Cnewa - Catholic Near East Welfare Association, associazione di diritto pontificio che è uno tra i principali punti di riferimento a livello mondiale per la vicinanza e la solidarietà alle Chiese d'Oriente. L'emorragia invece si vede in Siria e Iraq.


La battaglia
pro-life dei Repubblicani, Stato dopo Stato
USA

La battaglia pro-life dei Repubblicani, Stato dopo Stato

Sull’aborto, votare un partito piuttosto che un altro, negli Usa come altrove, fa la differenza. Lo dimostra ancora la vittoria dei Repubblicani, non solo al Congresso e alla Casa Bianca, ma anche nella maggioranza degli Stati. Da gennaio ad oggi sono state approvate almeno 50 nuove leggi statali restrittive sulle pratiche abortive. E anche fra i Democratici qualcosa si muove...


Ai serbi mancano prove per "inchiodare" Stepinac
STOP AI LAVORI PER LA CANONIZZAZIONE

Ai serbi mancano prove per "inchiodare" Stepinac

Ecclesia 03_08_2017

La richiesta della Serbia di apertura degli archivi della Santa Sede conferma che a Belgrado non è stato trovato nulla di compromettente contro Stepinac, contro la cui canonizzazione si oppongono ortodossi e nazionalisti. Al momento del suo arresto, tutta la documentazione dell'arcivescovo fu sequestrata dalla polizia segreta comunista. Se esistessero prove verrebbero trovate a Belgrado.


Battesimo: essere cristiani vuol dire guardare alla luce
L'UDIENZA DEL PAPA

Battesimo: essere cristiani vuol dire guardare alla luce

Ecclesia 02_08_2017

Testo dell'Udienza Generale di Papa Francesco di mercoledì 2 agosto 2017. "Ci fu un tempo in cui le chiese erano orientate verso est". "Che cosa vuol dire essere cristiani? Vuol dire guardare alla luce, continuare a fare la professione di fede nella luce, anche quando il mondo è avvolto dalla notte e dalle tenebre".


Se anche il divorzio diventa una vocazione
EDITORIALE

Se anche il divorzio diventa una vocazione

Anche una assurda proposta che arriva dalla diocesi di San Miniato va purtroppo presa sul serio se da Roma si propone come modello il vescovo che dà il via libera all'educatore gay e civilunito, mentre si tiene in punizione un sacerdote che ha avuto il solo torto di difendere la famiglia e ricordare l'insegnamento di san Paolo sull'omosessualità.


Battaglia sulle Ong, il governo perde la prima mano
MEDITERRANEO

Battaglia sulle Ong, il governo perde la prima mano

Politica 02_08_2017

Sulle Ong il governo Gentiloni si gioca la faccia. Per ora ha perso la prima mano perché solo tre organizzazioni su dieci, fra quelle che operano per il recupero immigrati nel Mediterraneo, hanno firmato l'accordo per accettare il nuovo codice di condotta. Ora sta al governo mostrare determinazione.


Il diritto di accompagnare fino alla fine
L'INTERVENTO

Il diritto di accompagnare fino alla fine

Vita e bioetica 02_08_2017

Madre Teresa ha accompagnato i suoi malati a morire fino alla fine, e non è che cercasse di guarirli tentando di invertire il loro destino, perché non si sentiva medico, e nè andava con la chirurgia o con i ricoveri, ma li assisteva con cure, con una tazza di latte, una carezza, ed è quello che l’ha fatta sentire madre. Questo è un esempio di come si assiste il morire, senza che nessuno si arroghi il diritto di “staccare”.


Elisa e la nuova frontiera dell'eutanasia
IL CASO

Elisa e la nuova frontiera dell'eutanasia

Ormai il best interest, l’equazione vita di bassa qualità uguale morte è praticamente ben digerita da molti. Il principio secondo il quale la fossa è il miglior posto dove mettere i disabili è pressochè acquisito. La discussione si sposta sulla scelta del soggetto che deve decidere della morte dell’incapace. I candidati sono tre: il paziente impersonato dalle Dat, i parenti e l’apparato burocratico dello Stato. La storia di Elisa e la nuova "battaglia" dell'associazione Luca Coscioni. 

-IL DIRITTO DI ACCOMPAGNARE FINO ALLA FINE di Elio Sgreccia