San Giovanni d’Avila
«Ogni prete, che dubitasse della propria vocazione, può avvicinare il nostro Santo e avere una risposta rassicurante. Come ogni studioso, incline a ridurre la figura del Sacerdote entro gli schemi di una sociologia profana e utilitaria, guardando quella di Giovanni d’Avila, avrebbe di che modificare i suoi giudizi». Così disse Paolo VI nell'omelia per la canonizzazione di Giovanni d'Avila, mistico e Dottore della Chiesa

San Pacomio
A san Pacomio (c. 292-348), convertitosi da giovane e generalmente considerato il fondatore del monachesimo cenobitico, sono ascritti diversi primati nella storia della cristianità

San Vittore
Alla pietà di sant’Ambrogio verso i martiri si deve buona parte della popolarità del culto di san Vittore (†303), una delle più belle figure ad aver testimoniato Cristo durante la Grande Persecuzione, fino al dono della vita. Dalla particolare diffusione del suo culto a Milano e dintorni deriva il detto: Ubi Victor, ibi ambrosiana Ecclesia


Santa Rosa Venerini
Fondatrice delle Maestre Pie, si preoccupò di dare alle ragazze una buona istruzione, unita all’insegnamento delle verità di fede e di morale. Un giorno Clemente XI in persona assistette alle lezioni in una sua scuola romana e, alla fine, le disse: "Voi fate quello che noi non possiamo fare, noi vi ringraziamo molto perché con queste scuole santificherete Roma”

San Domenico Savio
Così esponeva i suoi propositi per la Prima Comunione: «Mi confesserò molto sovente e farò la Comunione tutte le volte che il confessore me ne darà il permesso. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno Gesù e Maria. La morte ma non peccati»


Sant’Angelo di Sicilia
Dopo la morte dei genitori, entrò nel monastero del Monte Carmelo, la cui spiritualità si ispirò fin dal principio all’esempio della Beata Vergine e del profeta Elia


Santi G. Houghton, R. Lawrence, A. Webster, R. Reynolds
Furono i primi a subire il martirio per aver rifiutato di prestare giuramento all’Atto di Supremazia di re Enrico VIII. Vennero martirizzati il 4 maggio 1535 al patibolo di Tyburn, nei pressi dell'attuale Marble Arch. I pezzi dei loro corpi furono appesi in diverse parti di Londra per incutere terrore ai cattolici. Ma tanti altri ne seguiranno l’esempio, professando fino all’ultimo l’unica fede in Gesù Cristo

Santi Filippo e Giacomo il Minore
Sono ricordati con un’unica festa liturgica perché le loro reliquie, traslate rispettivamente da Ierapoli e Gerusalemme, furono deposte insieme nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma

Sant’Atanasio
Cinque volte costretto all’esilio. Perseguitato da eretici e imperatori per la sua indomita difesa della fede cattolica e, in particolare, della divinità di Gesù Cristo, quando tutta la cristianità rischiava di farsi ariana. Non per nulla, venne chiamato «la colonna della Chiesa»


San Giuseppe lavoratore
L’1 maggio 1955, Pio XII istituì la festa di «San Giuseppe artigiano» per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù

San Pio V
Fu uno dei maggiori personaggi della Riforma cattolica, difese la retta fede dalle eresie e legò il suo nome alla battaglia di Lepanto. Promosse una riforma morale del clero e del popolo. Fu sempre paterno con i poveri e gli ammalati, e si preoccupò di favorire i servizi sanitari.

Santa Caterina da Siena
Compatrona d’Italia e d’Europa, corrispose così straordinariamente all’amore di Dio da ricevere innumerevoli grazie, tra cui le nozze mistiche con Gesù. Ebbe il dono della scienza infusa e scrisse una gran quantità di lettere alle maggiori personalità del ‘300, avvertendo tra l’altro che «niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»

