La Cina è ancora legata al comunismo di Mao
Ascoltando il discorso di Xi Jinping a Davos si potrebbe anche pensare che la Cina abbia lasciato alle spalle il suo passato comunista e sia ormai una grande nazione pronta ad abbracciare la globalizzazione, il mercato libero, i diritti umani. La realtà è ben diversa. Due notizie lo dimostrano.
Le trappole lasciate dalla politica estera di Obama
Oggi è l’ultimo giorno della presidenza Obama. Il bilancio della sua politica estera è fortemente in rosso, considerando i disastri in Medio Oriente, la ripresa della tensione in Europa e i rischi di una grande crisi in Asia. La sua è stata una presidenza militante e al tempo stesso debole che lascia in eredità tante crisi ad orologeria.
Trump dice che il re (europeo) è nudo
Donald Trump spiega la sua linea politica sull'Europa con interviste rilasciate a grandi quotidiani del Vecchio Continente. In sintesi ci dice che la Nato è obsoleta, l'Ue è uno strumento della Germania e la Gran Bretagna ha fatto bene ad uscire dall'Ue. La risposta di Bruxelles è stizzita. Ma a ben vedere noi europei cosa offriamo?
Iraq, metà di Mosul è libera dall'Isis
Punto della situazione della lunga battaglia per la liberazione di Mosul: le truppe regolari irachene hanno riconquistato la cittadella universitaria (trasformata in fortezza dall'Isis) e hanno raggiunto il fiume Tigri. Ora si prepara l'offensiva per liberare l'altra metà della città. Durerà ancora molto tempo e costerà tanto in termini umani.
Obama premia Biden e punisce i cubani
L’amministrazione Obama si chiude con una grande cerimonia auto-celebrativa. Il presidente uscente ha decorato con la Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto riconoscimento civile degli Stati Uniti, il suo vicepresidente Joe Biden. E nel frattempo, proprio a proposito di libertà, Obama ha negato ai cubani il diritto di essere accolti come rifugiati politici prioritari negli Stati Uniti.
Obama spiega (involontariamente) perché vince Trump
Nel suo discorso di addio, il presidente uscente Barack Obama ci permette di capire perché ha vinto Donald Trump. Ce lo fa capire con quello che dice e soprattutto con quello che non dice. All’obamismo, faro della sinistra in questi ultimi otto anni, subentrerà un nuovo fenomeno, culturalmente opposto: il trumpismo.
Venezuela: dialogo fallito, appello all'Italia
La comunità italo-venezuelana ha consegnato un appello ai principali esponenti del Parlamento italiano per un intervento a favore della democrazia e per fare arrivare aiuti umanitari. Forte malumore per le iniziative diplomatiche della Santa Sede, che stanno aiutando la sopravvivenza di un governo corrotto e dittatoriale.
Le elezioni le ha vinte Trump, non gli hacker russi
Il rapporto di intelligence americano che "inchioda" la Russia e il suo ruolo a favore di Donald Trump, rivela una serie di scomode verità. Prima di tutto: che le elezioni non sono state frodate. Poi: che le informazioni compromettenti sulla Clinton, rubate e diffuse, sono autentiche.
Il gas di Zhor: così i media oscurano decisioni vitali per l'Italia
Si parla tanto di circolazione di notizie false, ma è molto più preoccupante la censura che cala su notizie di primaria importanza: come ad esempio la sorte del gigantesco giacimento di gas naturale scoperto dall'Eni in un'area ottenuta in concessione dall'Egitto; o come il rinnovo dei vertici delle cinque maggiori aziende statali (Eni, Enel, Terna, Poste Italiane. Finmeccanica), da decidere in questi mesi.
Se la Libia ci scoppia in faccia
L’Italia è sempre più in imbarazzo per la posizione assunta in Libia a sostegno dell’evanescente governo di Fayez al-Sarraj voluto dall’Onu ma di fatto incapace dopo nove mesi dalla sua nascita persino di insediarsi a Tripoli, capitale che non riesce a controllare e in mano a milizie ostili in buona parte a Sarraj.
Germania, un tranquillo Capodanno di paura
In Germania non si sono ripetute le violenze dello scorso Capodanno a Colonia? La polizia dice che sono solo "fake news". Ma non va affatto tutto bene. Se non si è raggiunto il livello di violenza del 1 gennaio 2016 è solo per l'opera di prevenzione della polizia. E nonostante tutto, le aggressioni si contano a decine.
Hong Kong in marcia contro le ingerenze di Pechino
Circa diecimila persone hanno partecipato a Hong Kong alla tradizionale marcia per la democrazia dell’1 gennaio. Quest’anno, in particolare, è stata forte la protesta contro il governo che sta cercando di escludere dal Parlamento di Hong Kong quattro deputati “localisti”, che mirano all'autodeterminazione della città dalla Cina.