Se anche i sacerdoti non sanno più parlare di Cristo
Un prete responsabile di una scuola dichiaratamente “cattolica” ha detto che nel suo istituto non verrà celebrata la Santa Messa nel periodo prenatalizio, perché essa costituisce «un gesto troppo forte». Grave che un sacerdote si è arrenda al pensiero unico e rinunci a spiegare le ragioni di una proposta.
«La gioia della conversione vince tristezza e paura»
In tutto il mondo sono state aperte le Porte Sante per il Giubileo nelle diverse diocesi cattoliche. Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della diocesi di Roma a San Giovanni in Laterano, affermando che il Giubileo è una chiamata alla conversione. Oggi «non ci è consentita nessuna forma di tristezza, anche se ne avremmo motivo. La venuta del Signore, però, deve riempire il nostro cuore di gioia».
Quelli che in Vaticano la corruzione non la combattevano
Papa Francesco ha ricordato che Benedetto XVI combatteva la corruzione e voleva una Chiesa esemplare anche nelle attività più temporali. Se progredisse nella indagine comprenderebbe perché ciò gli è stato impedito scoprendo anche casi di persecuzione nei confronti di chi operava per combattere detta corruzione.
Attacchi a Chiesa e famiglia: le profezie di Maria
Padre Flavio Ubodi, teologo cappuccino, è vicepresidente della Commissione diocesana che si è espressa favorevolmente sulla lacrimazione definita «scientificamente inspiegabile» della Madonnina di Civitavecchia, verificatasi nel 1995 per tredici volte. L’ho contattato a seguito dei tragici fatti di Parigi, nella convinzione che la Madonna abbia, allora, predetto la crisi della Chiesa, della famiglia e del mondo.
«La misericordia costruisce un mondo più umano»
All’udienza generale il Papa ha svolto la sua catechesi sul significato dell’Anno Santo della misericordia. «Oggi vorrei riflettere insieme a voi sul significato di questo Anno Santo, rispondendo alla domanda: ma perché un Giubileo della Misericordia? Cosa significa questo?».
«Io manderei in Paradiso anche i pagani e i peccatori»
«Vivendo da oltre mezzo secolo con i più poveri, forse ho perso il senso della giustizia, ma io manderei in Paradiso anche i peccatori».Nell’Anno Santo della Misericordia ripropongo un articolo di quasi 40 anni fa del beato Clemente Vismara che racconta la storia di Lophì, oppiomane, meritevole del Regno di Dio.
E se dessimo ascolto alla Madonna?
Le apparizioni alla famiglia Gregori, a Civitavecchia, venti anni fa, hanno preannunciato quanto è accaduto e sta accadendo in questi tempi: attacco della famiglia, grande apostasia, scandali nella Chiesa. A tutti ha indicato come modello e guida Giovanni Paolo II. La gravità del momento impone di far conoscere il più possibile i contenuti di queste apparizioni.
«Questo è il Giubileo della tenerezza di Dio»
Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nel nome di Maria Immacolata. Nell'omelia il Papa ha chiesto ai credenti di«anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza». Prima dell'apertura l'abbraccio con papa Ratzinger.
- San Pietro nelle mani dei neo-pagani, di R. Cascioli
La grazia di vivere un Anno Santo
Storia del giubileo, dalle origini ebraiche ad oggi. Il giubileo, nell'Antico Testamento, cadeva ogni 50 anni. Nell'era cristiana, fu Bonifacio VIII a introdurlo nel 1300. I tempi di attesa furono via via ridotti, per permettere a ogni cristiano di vivere almeno un Anno Santo. Un anno in cui Dio concede misericordia all'uomo.
Presepi, islam e Vangelo: dieci domande a monsignore
Vorrei porre alcune domande a monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, il quale, a proposito del divieto di esporre presepi in una scuola di Rozzano, ha dichiarato: «Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni».
Come entrare nella Porta santa e vivere il Giubileo
«Avere un cuore libero e presso Dio». É il titolo della Lettera Pastorale di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, pubblicata per l'occasione del Giubileo della Misericordia che si apre domani. Nella lettera, il vescovo parla del sacramento della Confessione, di peccato e misericordia: o si tengono insieme, oppure il Giubileo rischia di scivolare via come l'olio. Ecco l’intervista.
LA LETTERA PASTORALE di Francesco Cavina vescovo
«Caro Enzo Bianchi, Fatima non fu solo per i cattolici»
Per il priore di Bose l'apparizione del 1917 sarebbe una frode perché un Dio che parla di cristiani perseguitati e dimentica i sei milioni di ebrei annientati in Germania, non è un Dio credibile. Ma Bianchi dovrebbe ricordare che il comunismo (nel 1917 Lenin prende il potere) ha fatto almeno 100 milioni di morti...