Bambini e animali, perché il mondo non capisce il Papa
Grande clamore mediatico per l'aneddoto raccontato da papa Francesco con cui condanna l'equiparazione tra bambini e animali domestici. È proprio questo il sintomo di una cultura triste, egoista e non più generativa, in cui la Chiesa appare come un corpo estraneo.
Il male e la menzogna si fanno "scacco matto" da soli
La triste realtà del male ci accompagna dalla nascita al tramonto. Satana, il "mentitore" e il "divisore" per eccellenza, sembra spesso prevalere, infangando chi fa il bene e minacciando di dominare il futuro. Ma la risurrezione di Cristo ha capovolto gli schemi.
La promessa della Vergine a San Simone Stock
In un periodo tutt'altro che florido per l'Ordine, il santo carmelitano rivolse un'accorata richiesta di aiuto a Maria, che rispose donandogli un "abitino" (lo Scapolare), segno e pegno della sua protezione materna: chi lo indosserà non patirà il fuoco eterno.
Il vaccino anticoncezionale, così si perverte la medicina
È in fase di sperimentazione clinica il primo vaccino contraccettivo, sviluppato dall’immunologo indiano Pran Talwar. È solo l’ultima tappa della perversione della medicina e dell’idea di vaccino: da forma di prevenzione di una malattia, a impedimento di un normale processo fisiologico, come la gravidanza.
Ecco i supereroi abortisti, il male che si traveste da bene
Per pubblicizzare l’aborto e altri dogmi del politicamente corretto, l’Ippf si è inventata una campagna con sei supereroi della “riproduzione sicura”, cioè anti-vita. Bene e male vengono così rovesciati. Ma dietro c’è come un’idea epica della lotta per i “nuovi diritti”.
Se i vescovi propagandano il gender
Il gender è condannato a parole. Ma si diffonde la cosiddetta «pastorale Lgbt» che pone la Chiesa in contraddizione con le Sacre Scritture, vari documenti magisteriali e tutta l’antropologia e la filosofia che ne hanno sostenuto per duemila anni l’apostolato. Di questo passo, la Chiesa diventerà indistinguibile dal mondo. Ma c’è una soluzione...
Il Papa e quel discorso sulla speranza rimasto monco
Intervenendo agli Stati Generali della Natalità, papa Francesco - oltretutto trattato alla stregua di un relatore qualsiasi - ha toccato il tema decisivo della speranza, ma ha evitato di fare riferimento a quella che Benedetto XVI definiva "la grande speranza", ovvero Dio
Zelensky: nessun negoziato, a parlare saranno le armi
La visita a Roma ha messo in chiaro che il presidente ucraino non è interessato a negoziati con la Russia, ma solo ad avere ulteriori massicci aiuti militari per poter sconfiggere Putin sul campo. E infatti, grande sintonia con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e una altrettanto grande freddezza con il Papa, a cui ha rifiutato qualsiasi ruolo di mediatore.
- "Posso vincere la guerra, datemi le armi", di Gianandrea Gaiani
- Stroncata sul nascere la mediazione del Papa, di Nico Spuntoni
«Posso vincere la guerra», Zelensky chiede aiuti militari
La visita a Roma e in Germania ha chiarito che il principale obiettivo del presidente ucraino è militare: ottenere altre armi convincendo i partner europei che la vittoria dell'Ucraina sul campo è a portata di mano. Ma solo nelle prossime settimane si potrà capire se la tanto attesa controffensiva ci sarà e sarà efficace.
Zelensky stronca sul nascere la mediazione del Papa
Nell'incontro di sabato in Vaticano il presidente ucraino ha ribadito a papa Francesco che non è interessato alla sua mediazione perché l'unica pace possibile è la resa dei russi. L'unico punto condiviso è invocare lo sforzo per gli aiuti umanitari.
Creazione, riflesso di Dio
Il fine soggettivo della Creazione - che è opera di tutte e tre le persone della Trinità - è la libera bontà di Dio, che vuole condividere il proprio bene. Il fine oggettivo, cioè lo scopo di ciò che è creato, è perciò la gloria di Dio. Ogni cosa creata porta in sé l'impronta del Creatore. Per questo il primo atteggiamento che dobbiamo avere davanti alla creazione è un atteggiamento di contemplazione, non di uso.
Creazione, riflesso di Dio - Il testo del video
Il fine soggettivo della Creazione - che è opera di tutte e tre le persone della Trinità - è la libera bontà di Dio, che vuole condividere il proprio bene. Il fine oggettivo, cioè lo scopo di ciò che è creato, è perciò la gloria di Dio. Ogni cosa creata porta in sé l'impronta del Creatore. Per questo il primo atteggiamento che dobbiamo avere davanti alla creazione è un atteggiamento di contemplazione, non di uso.