Supercar e hotel a 5 stelle: ecco la dolce vita dell'Isis
Con una grande cerimonia di inaugurazione, venerdì 1 maggio l’Isis ha aperto il Waritheen Hotel, il più elegante albergo di Mosul nonché di tutto l’Iraq. Il lusso a cinque stelle conquista anche il jihad, ma non è una novità. Qualche mese fa su internet c’era il sito “Jihad, la bella vita”, pubblicità turistica del Califfato.
"Ci resta solo Dio", fuga dei cristiani di Aleppo dalla morsa della guerra civile siriana
Georges Abou Khazen, vicario apostolico latino di Aleppo denuncia "una guerra assurda, dove nessuno è risparmiato, né chiese, né moschee, né ospedali". Il rapporto di Amnesty International conferma: ad Aleppo la morte è "ovunque". La seconda città siriana, travolta dalla guerra civile sin dal 2012, ha perso quasi del tutto la sua comunità cristiana e rischia di rimanere un campo di battaglia permanente.
Elezioni britanniche: dove va il voto cristiano
Elezioni sul filo del rasoio: domani, 7 maggio, si vota nel Regno Unito e non si possono fare pronostici attendibili. Oltre a Laburisti e Conservatori ci sono troppi partiti in gioco a contendere seggi. La Chiesa d'Inghilterra punta ai temi sociali, la Chiesa cattolica indica il diritto alla vita quale bussola per orientare il voto.
Al Shabaab, basta la parola per finire uccisi o in carcere
Ci sono Paesi in cui basta una parola per finire in carcere o venire ammazzati. Come in Somalia dove al Shabaab, il movimento jihadista legato ad al Qaida ha ucciso decine di giornalisti. Per questo il governo ha proibito l’uso del termine “al Shabaab” (“la gioventù”), pena l’arresto. Insomma, non c'è scampo per i reporter.
Siria, tutti uniti contro Assad
La nascita di una nuova alleanza siriana tra movimenti armati islamisti che combattono il regime di Bashar Assad sembrerebbe indicare che l’Arabia Saudita e il Qatar hanno raggiunta una concreta intesa per sostenere le forze islamiste che combattono il regime di Bashar Assad. Con l'aiuto di Usa e Ue.
Nepal, il dramma di madri e bimbi “deportati”
Dalle rovine del Nepal emerge un altro dramma. È quello nascosto delle mamme surrogate, donne che hanno prestato il loro utero per fare nascere bambini che andranno a coppie dall’altra parta del mondo. L’esercito israeliano ha creato un ponte aereo per rimpatriare non solo turisti, ma anche un gruppo di madri surrogate nepalesi e i loro neonati. È la solidarietà "selettiva" dell'Occidente.
I figli dimenticati della guerra del Vietnam
Il triste destino dei "montanari", cristiani che combatterono al fianco degli americani e che intralciarono l'avanzata dei Viet Cong, frenandone a lungo l'offensiva: abbandonati al loro destino dagli americani in ritirata, sono ancora perseguitati, deportati e arrestati dal governo di Hanoi come "nemici del popolo".
Vietnam, paese di martiri nonostante la "liberazione"
Sono passati 40 anni dalla cosiddetta "liberazione" del Vietnam, avvenuta con la presa di Saigon il 30 aprile 1975. La lunga guerra è conosciuta solo a metà. Si dimentica lo sterminio di classe condotto dai comunisti: 1 milione e 670mila morti. I cattolici come il cardinale Van Thuan, vennero sistematicamente perseguitati.
Tumulti razziali, il volto oscuro dell'America
I disordini a Baltimora dimostrano che la questione razziale è tutt'altro che superata negli Stati Uniti. Ma la vera discriminazione non è contro gli afro-americani in generale bensì contro i poveri. La prima causa è demografica: in città come Baltimora i bianchi sono una minoranza e hanno paura. Poi c'è il problema del "razzismo al contrario"...
Burundi, torna l'incubo della guerra tra Tutsi e Hutu
Tutsi e Hutu di nuovo in guerra in Burundi dopo la decisione del presidente Hutu in carica, Pierre Nkurunziza, di candidarsi per un terzo mandato alle prossime elezioni generali di giugno. Migliaia di persone nella capitale Bujumbura sono scesi in piazza, le forze dell’ordine hanno sparato. Si contano già morti e feriti.
Libia, anche l'Onu lascia l'Italia da sola
L'Italia è sola nella lotta ai trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Anche l'incontro del premier Matteo Renzi con Ban Ki-moon è finito con un nulla di fatto: il segretario generale dell'Onu auspica che gli emigranti siano accolti in Italia. A questo punto può essere presa in considerazione un'azione autonoma.
Libia, all'origine della crisi nel Mediterraneo
Il centro dei nostri pensieri è sempre occupato dalla gigantesca tratta degli esseri umani nel Mediterraneo. A volte, scorrendo le notizie, si dimentica quale sia la sua origine: la Libia lacerata da una nuova guerra civile. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con Michela Mercuri.