Aleppo, Pasqua di martirio sotto i razzi
I ribelli siriani hanno iniziato a bombardare Aleppo con mortai e razzi Grad. Ed è un massacro. La drammatica testimonianza dei capi delle confessioni cristiane: «Siamo andati e abbiamo visto e abbiamo pianto: corpi estratti dalle macerie, brandelli attaccati alle pareti e sangue mescolato al suolo della patria! Decine di martiri di ogni religione e confessione, feriti e mutilati, uomini e donne, anziani e bambini».
Cerimonie e hastag, ma sempre più le ragazze rapite
Un anno fa, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, quasi 300 studentesse di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in prevalenza cristiane, venivano rapite dai jihadisti Boko Haram, sorprese nel sonno nei dormitori della loro scuola a Chibok, una città dello stato nord orientale di Borno. Nessuna finora ha fatto ritorno a casa.
Genocidio armeno, "Il Papa vuole la riconciliazione"
Parla Pietro Kuciukian, console onorario dell'Armenia. Non crede che si verificherà una rottura diplomatica, perché "Papa Francesco vuole la riconciliazione, la verità e la giustizia. Il primo beneficiario delle parole del pontefice è la società civile turca, che finalmente può esprimersi, sul suo passato".
Colto, determinato, spietato: ecco il jihadista modello
Chi sono i jihadisti? Che cosa induce uomini e donne a votarsi alla guerra santa? Non la povertà o la mancanza di prospettive. La strage di Garrissa lo conferma: i killer erano insegnanti e universitari modello, uniti da una sola certezza. A spiegarlo è il giornalista Domenico Quirico nel suo libro, Il grande Califfato.
Obama e Castro, il disgelo non fa rima con la libertà
Al Summit delle Americhe di Panama, Barack Obama e Raul Castro si incontrano per la prima volta in un vertice ufficiale Cuba-Usa. Ma solo due giorni prima, dissidenti cubani, a Panama, sono stati picchiati dai castristi. Lo scrittore e dissidente Carlos Carralero ci invita ad aprire gli occhi su una probabile grande illusione.
Una guerra tira l'altra. Una fortuna per chi vende armi
Le tensioni tra Paesi arabi e Iran, la guerra in Siria, lo scontro con lo Stato Islamico e anche il conflitto yemenita, allargatosi con l’operazione “Tempesta Decisiva e effettuata per ora solo da forze aeree e navali arabe, rafforzano la tendenza che vede una corsa al riarmo senza precedenti.
Accuse e sospetti, troppe le ombre sul massacro
Le vittime di Garissa verranno presto dimenticate: forse prima di tutto proprio in Kenya. I raid aerei contro presunte basi di al Shabaab, in realtà hanno colpito zone in cui i miliziani non c’erano, ma soprattutto sotto accusa sono leader africani per la loro assenza e indifferenza al massacro dei cristiani.
«L'Isis va fermato subito. È in atto un genocidio contro i cristiani»
«Quello del Califfato è un tentativo di genocidio contro i cristiani, il diritto internazionale impone di fermarlo. Anche con l'uso della forza se necessario». «La presenza dell’Iran ai negoziati per la Siria è indispensabile». «Anche in Vaticano è cresciuta la consapevolezza della gravità della situazione». Intervista a monsignor Tomasi.
La tragedia dei campi profughi palestinesi
A Yarmouk, campo profughi palestinese a Sud di Damasco, si rischia un massacro di proporzioni immani, una "nuova Srebrenica", come dichiara l'Unicef. Ma è solo la punta dell'iceberg del gigantesco problema dei campi di rifugiati dalla Palestina, sparsi in tutto il Medio Oriente e vere bombe ad orologeria.
Falkland, Inghilterra e Argentina di nuovo ai ferri corti
A 33 anni dalla guerra delle Falkland, vinta dalla Gran Bretagna contro l'Argentina, il piano britannico per la difesa delle isole finisce per errore in rete. E si rialza la tensione, merito anche della scoperta di ricchi giacimenti petroliferi. Stavolta c'è un'incognita in più: la Russia che appoggia l'Argentina.
Sciiti contro sunniti, il conflitto dilaga
Quello fra sciiti e sunniti si sta configurando come uno scontro veramente epocale interno al mondo islamico, combattuto in tutta la regione merdiorientale, dai confini della Turchia allo Yemen. Un punto della situazione, analizzando gli scontri in corso o appena conclusi a Idlib (Siria), Tikrit (Iraq) e Sanaa (Yemen).
La fine del lungo isolamento di Teheran
Per un quarantennio, l'Iran è stato isolato a causa della sua rivoluzione, della destabilizzazione del Medio Oriente e del suo programma nucleare. Ma ora, l'attuale crisi dell'Iraq e l'emergere dell'Isis hanno spinto la comunità internazionale a chiudere col passato. E' soprattutto questo il significato degli accordi sul nucleare.