Cuba, in attesa che cada il muro
Accelera il processo di disgelo fra Cuba e Usa. Il ministero degli Esteri cubano annuncia che il 21 maggio si terrà il prossimo vertice per decidere la riapertura delle ambasciate. E a giugno riprenderà la navigazione dalla Florida. C'è chi spera e chi non si fida, ma qualcosa sta cambiando in fretta anche nell'ultimo "paradiso" comunista.
Afghanistan e Pakistan, ritorno di fiamma del terrorismo
Un attentato a Kabul uccide anche un italiano, Alessandro Abati, oltre ad altri otto stranieri. Si tratta di un episodio non isolato: c'è una forte recrudescenza di terrorismo in tutto il paese. E anche in Pakistan i talebani ripartono all'attacco con il massacro dei pellegrini sciiti a Karachi. E' l'antipasto di quel che accadrà dopo il ritiro della Nato.
A Mosca si è persa l'occasione per ricucire l'Europa
La Russia che celebra il 70mo anniversario della Grande Guerra Patriottica, con una parata muscolare quanto inquietante, cancella il Ribbentrop-Molotov e la responsabilità storica di aver dato il via al conflitto, assieme a Hitler, nel 1939. Manca l'autocritica, manca la volontà di ricucire l'Europa. Un'occasione perduta.
La Liberia dice addio a Ebola. Ma restano altri virus
La Liberia è in festa. Da giorni gente euforica si riversa nelle strade esultando, improvvisando balli e canti: l’epidemia di Ebola è finita, si torna a vivere. Ma sull'Africa altre emergenze sanitarie sono lungi dall'essere sconfitte, come quelle della malaria, tubercolosi e Aids.
Politica estera europea, avanti in ordine sparso
La Francia si precipita a Cuba, per inaugurare nuovi rapporti commerciali. La Germania si palesa in Russia per trattare un accordo sulla crisi ucraina. E nessuno parla a nome dell'Ue. Nemmeno Federica Mogherini, che chiede un intervento dell'Onu nella crisi degli emigranti del Mediterraneo, ma lo fa senza un chiaro mandato di Bruxelles.
Putin fa il bullo con l'Europa e fa l'occhiolino alla Cina
La settantesima Parata della Vittoria con cui la Russia ha celebrato la sconfitta della Germania nella Seconda guerra mondiale verrà probabilmente ricordata per la muscolare esibizione militare, per l’assenza degli occidentali e per la decisa virata verso est di Putin al cui fianco era seduto il presidente cinese Xi Jimping.
La seconda volta di un Castro in Vaticano
Fidel Castro, quando incontrò Giovanni Paolo II, concesse una normalizzazione dei rapporti fra il regime cubano e la Chiesa. Oggi l'incontro fra Raul Castro e Papa Francesco, cosa determinerà nel prossimo futuro? Sotto il regime castrista il dissenso è ancora punito col carcere e la libertà di religione è più illusoria che reale.
La svolta conservatrice del Regno Unito
Contro ogni previsione, il Regno Unito ha sterzato nettamente a destra. Vincono i Conservatori con una maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni. Merito dell'economia di Cameron, che genera crescita. In Scozia si afferma lo Scottish National Party, indipendentista. Buona, anche se invisibile, la performance del partito euroscettico.
Netanyahu forma un governo di "necessità" nazionale
Dopo la sua vittoria del 17 marzo, Benjamin Netanyahu forma un governo sostenuto da una maggioranza risicata, dopo lo strappo del suo alleato Avigdor Lieberman. Ora gli restano alleati solo i partiti religiosi e nazionalisti, con una maggioranza di 1 solo seggio. L'Autorità Palestinese ne approfitta per lanciare la sua campagna anti-ebraica.
"Io, ex mujaheddin, vi spiego che dalla Libia sta partendo la guerra contro i cristiani"
Noman Benotman era membro di un gruppo radicale islamico libico. Ha cambiato vita dopo l'11 settembre 2001 ed è presidente della Quilliam Foundation. Ci spiega quanto sia forte il pericolo della nuova generazione di terroristi. Hanno dichiarato guerra al cristianesimo.
"Rispettare i patti fatti con Gheddafi"
"Da dove partono gli emigranti clandestini? Tutti dalla parte occidentale della Libia, dove dominano le milizie islamiche. E come fare a fermarli? Basterebbe tornare agli accordi stipulati dall’Italia con Gheddafi". Parla Mustafa Ali Rugibani, incaricato d’affari dell’ambasciata libica in Vaticano.
Mariela, è una Castro a guidare la "Revolución" sessuale
La figlia 53enne del presidente Raul, attivista Lgbt, è decisa a organizzare il primo matrimonio omosessuale di gruppo dell'isola di Cuba. Con l'approvazione del padre, già dichiaratosi a favore delle nozze gay. E un bel rovesciamento rispetto a zio Fidel che invece gli omosessuali li perseguitava.