Tante affermazioni che vanno chiarite
In Amoris Laetitia il Papa non parla affatto della possibilità di “benedire” le nuove nozze, e nemmeno accenna direttamente di un “diritto all’Eucaristia”. Ma se certe interpretazioni sono proliferate è perché ci sono troppe frasi ambigue. Tre esempi.
Ucraina nella tempesta. Si allontana il sogno europeo
Ucraina, cade il governo Yatseniuk e ci si avvia al rimpasto sotto il prossimo premier Groysman. Le mancate riforme, la corruzione dilagante e il nepotismo sono alla radice della crisi. Che capita proprio quando l'Ucraina viene bocciata dal referendum in Olanda, contro l'Accordo di associazione con l'Ue
"Ho visto le carte su Ustica, Renzi tolga il segreto"
Bomba, missile o collisione? Giovanardi ha visto gli atti coperti da segreto di Stato e ora chiede al governo di toglierlo: "Fu un ordigno in relazione al terrorismo mediorientale, le carte confermano la sentenza penale, ma pesano i risarcimenti per i quali lo Stato ha sborsato 300 milioni. "
Amoris Laetitia non è magistero, lo dice papa Francesco
La recente Esortazione Apostolica Post-Sinodale Amoris Laetitia non va letta come una rivoluzione nella Chiesa, né come un radicale allontanamento dall’insegnamento e dalla prassi della Chiesa sul matrimonio e la famiglia. Papa Francesco ha chiarito fin dall’inizio che l’Esortazione Apostolica Post-sinodale non è un atto di Magistero, ma una riflessione del Santo Padre sul Sinodo.
Mamma, papà e figli, ecco la famiglia per l'Europa
I gruppi pro-family chiedono che venga inserita nei trattati dell’Ue la definizione di famiglia come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio o la discendenza e la filiazione. Per questo è stata lanciata la petizione “Mun Dad and Kids”, presentata ieri in Italia dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli.
«Ascoltate il grido dei nostri fratelli di Erbil»
«Sono fratelli che hanno bisogno di tutto perché hanno dovuto abbandonare le loro case in poche ore». E ancora: «La situazione dei cristiani ad Erbil dove si sono rifugiati per sfuggire alla furia dell’Isis è drammatica». Lo scrive monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, in un lettera-appello alla Nuova Bussola Quotidiana. Ecco il testo
Bugia europea: in Italia non si può abortire. Ma i conti non tornano
L’aborto è diventato una questione sindacale. Nel 2013 la Cigl aveva presentato un reclamo al Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa contro ii medici obiettori. Questi, secondo la Cgil, erano colpevoli di impedire alle donne l’esercizio del diritto all’aborto. Dopo più di tre anni, il Consiglio d’Europa ha dato ragione alla Cigl. Menzogna di dimensioni europee.
Se gli islamici italiani difendono l'estremista Suwaidan
Reazioni di delusione e rabbia nelle organizzazioni islamiche italiane dopo che il ministro Alfano ha impedito a Tareq Suwaidan di entrare nel nostro paese. Eppure il contenuto estremista e antisemita del predicatore kuwaitiano è talmente palese che persino Tariq Ramadan aveva preso le distanze.
Che pena il Grillo blasfemo
L'orrenda sceneggiata del comico che ha dato da mangiare grilli rinsecchiti ai suoi adepti storpiando la frase eucaristica: «E' il corpo di Grillo». La parabola artistica di un ricco ex comico e la tristezza dei candidati 5 Stelle proni nel piacere al capo. C'è più dignità nei leccapiedi del megadirettore di Fantozzi.
Mapà e pamma: i nuovi nomi gender di madre e padre
In Svezia un preside è stato denunciato all’Equality Ombudsman, l’ente governativo che si occupa principalmente di uguaglianza di genere, per aver usato il pronome femminile hon (lei) durante un colloquio di lavoro con una candidata che dice di non sentirsi “né donna né uomo”.
Con l’asse Parisi-Passera a rischiare ora è Renzi
All’ombra della Madonnina, nel week-end si è registrata la clamorosa rinuncia di Corrado Passera nella corsa a sindaco. L’ex banchiere, che, prima di tutti gli altri, mesi fa, aveva presentato la sua candidatura, ha deciso di portare in dote i suoi voti (tra il 6 e l’8%, secondo i sondaggi) a Stefano Parisi, del centrodestra.
Nasce la Guardia nazionale, pretoriani dello zar Putin
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il 5 aprile la creazione della Guardia Nazionale, nuovo strumento per la sicurezza interna con compiti antiterrorismo e di contrasto a narcotraffico. Ma i più vedono nella sua creazione una una sorta di “forza pretoriana” controllata e a servizio di Putin.