Giornata per la vita, serve la chiarezza di sempre
Quando venne approvata la Legge 194 che legalizzava l'aborto, la Cei promulgava un decalogo per i cattolici, su come comportarsi in difesa della vita. La Giornata per la Vita venne indetta dai Vescovi nel 1978 quale risposta pastorale della Chiesa ad una legge dalle conseguenze mortifere. Adesso l'atteggiamento è molto cambiato. La parola "aborto" non compare neppure nei documenti. Ma servirebbe la chiarezza di sempre.
Christina, la vita vince grazie alla compagnia di cattolici
Una ragazza, malgrado le minacce del fidanzato, trova la forza di evitare l'aborto grazie all'incoraggiamento di un noto scrittore cattolico e al ritrovato rapporto con suo padre. Una scelta per la vita che la porta anche alla conversione al cattolicesimo. Una rinascita a nuova vita, quella vera in Gesù Cristo presente tra noi. Nella Giornata per la Vita una storia esemplare dagli Stati Uniti.
Attenti al lupo. E soprattutto alle sue lobby
Cedendo alle pressioni degli animalisti, lo scorso giovedì 2 febbraio la Conferenza Stato Regioni ha rinviato la discussione della proposta di una pur limitatissima riapertura della caccia al lupo. La proposta era stata presentata dal ministero dell’Ambiente, giustamente sensibile alle difficoltà sofferta dalla pastorizia.
Italia e Libia, un accordo che resterà sulla carta
L'accordo fra Italia e Libia per regolare l'immigrazione nel Mediterraneo è un vero libro dei sogni, cioè un progetto privo di ogni credibilità. “Visioni” a scadenza trimestrale hanno poco senso ma se non si comincerà già da oggi stesso i respingimenti allora vedremo nelle prossime settimane salpare migliaia di clandestini dalle coste libiche.
Anche la Chiesa ha perso a Vasto
Nella tragica vicenda di vendetta privata di Vasto perdono tutti: anche la Chiesa, i cui Pastori preferiscono additare le responsabilità delle istituzioni terrene, cosa che ormai attira facilmente l’applauso, piuttosto che andare contro corrente, richiamando tutti alle virtù evangeliche: il colpevole al pentimento sincero e la parte offesa a una indispensabile dose di compassione.
Francescani a Venezia: il più bel quadro del mondo
Nel 1518 il più bel quadro del mondo, a detta del Canova, venne posto sull’altare maggiore della chiesa veneziana dei frati francescani, collocato all’interno di una monumentale edicola marmorea predisposta per accoglierlo.
Il Trump che non t'aspetti contro il clerically correct
Il fenomeno Trump visto anche dal cambiamento di paradigma su fede e impegno. "La libertà religiosa è un diritto sacro, ma questo diritto è minacciato ovunque". "Quello che dico oggi agli americani è che la mia amministrazione farà tutto quello che è in suo potere per difendere e proteggere la libertà religiosa nel nostro paese".
Libri gender per bimbi: i Paolini rompono il tabù
L'editrice della Società San Paolo, fondata dal Beato Alberiore, rompe il tabù e fa il suo ingresso nell'editoria specializzata sul gender per i bambini. Il libro "Storie di bambine e di bambini" stampato dalla storica casa editrice parla di un immaginario sul femminile e sul maschile libero da stereotipi e pregiudizi.
Testimonianza non negoziabile
Ad oggi, la campagna raccolta fondi ha raggiunto i 37.962 euro. Siamo partiti a metà dicembre e, silenziosamente, giorno dopo giorno, ci state supportando con grande attenzione e generosità.
Il metodo Cirinnà anche per l'eutanasia
Un fortissimo ostruzionismo di alcuni deputati, alcuni di governo, e il parere negativo di 4 luminari della medicina. Eppure il ddl sulla Dichiarazioni anticipate di trattamento ha un palese aspetto eutanasico. E Governo e Parlamento stanno già blindando il dibattito come accaduto per la legge sulle Unioni Civili.
Giudici di parola: nozze gay per dimenticanza
I giudici tirano le conclusioni dalle premesse della Cirinnà e sentenziano a favore del matrimonio same sex di una coppia di lesbiche sposate in Francia. Avevano ricevuto il sì dalla Corte d'Appello di Napoli, ma per un cavillo burocratico (un avvocato che non ha depositato una copia del ricorso) la Cassazione ha dato loro indirettamente ragione. E in modo furbo. E adesso ne seguiranno molti altri.
Divorziati risposati, lo strappo tedesco: "Sì a comunione".
Con una sorprendente tempestività la Conferenza episcopale tedesca esce allo scoperto e risponde a stretto giro di posta al Prefetto Muller: "Sì alla comunione ai divorziati risposati". Il caos tra il clero è sempre più marcato. Mentre per i fedeli ce n’è abbastanza per scardinare la fede o trasformarla in qualcosa d’altro. Intanto un migliaio di sacerdoti anglofoni sostengono i dubia: "E' minacciata la salvezza delle anime".