- SIRIA
Consacrato vescovo il prete rapito dall'Isis
- Borgo Pio
- 08-03-2023
Il neo-arcieparca di Homs era stato rapito dallo Stato Islamico nel 2015. Al termine del rito ha ricordato il gesuita Paolo Dall'Oglio di cui dal 2013 non si hanno notizie.
Il neo-arcieparca di Homs era stato rapito dallo Stato Islamico nel 2015. Al termine del rito ha ricordato il gesuita Paolo Dall'Oglio di cui dal 2013 non si hanno notizie.
«La situazione era già molto difficile a causa di un conflitto che dura oramai da dodici anni. La gente è disperata», dice alla Bussola suor Siba al Khoury, di Aleppo. Molte delle regioni colpite dal sisma sono sotto il controllo dei ribelli e dunque inaccessibili. E poi ci sono le sanzioni occidentali: «Le sanzioni sono disumane» dichiara padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, «e trovo scandaloso che in un momento così tragico, non si sia capaci di rimuovere o sospendere le sanzioni. In Siria la gente sta morendo».
- LE TRAPPISTE SIRIANE: «TOGLIERE SUBITO LE SANZIONI»
Il terribile terremoto tra Turchia e Siria (incalcolabile al momento il numero delle vittime, già oltre le 3700) e il destino di una terra già martoriata da guerra e povertà. Il racconto alla Bussola dei salesiani di Aleppo: «Offriamo pasti caldi e un letto nel nostro oratorio, ma dobbiamo anche aiutare tanti sfollati a farsi forza. Con la preghiera e fiducia in Dio».
-IL TITOLISTA APOCALITTICO di Andrea Zambrano
Discriminati, perseguitati, emarginati, i cristiani della regione, seppure non più minacciati dall’Isis, scelgono l’esilio in paesi lontani
È stato restaurato dopo essere stato devastato nel 2015 dai jihdisti del Califfato che hanno anche dato fuoco alla chiesa e hanno profanato la tomba del santo
Il leader dei jihadisti che controllano la regione ha autorizzato i cristiani a riaprire una chiesa dedicata a sant’Anna e a celebrare la tradizionale festa dedicata alla santa
Le truppe turche hanno attaccato il bacino di Khabur, nel nord est della Siria, e hanno inflitto gravi danni alla chiesa di Mar Sawa, nel villaggio di Rel Tamr
Il leader dello Stato Islamico, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, successore di Al Baghdadi dal 2019, si è suicidato, assieme alla famiglia, per non farsi catturare dalle forze speciali statunitensi, che avevano scoperto il suo nascondiglio. Si trovava in Siria, in un'area controllata dai turchi e a due passi dal confine con la Turchia. Possibile che Ankara non ne sapesse nulla?
Nel primo trimestre del 2021 solo in Iraq ci sono stati 566 attacchi dell'Isis, e in Siria le cose non vanno meglio. Nato e paesi occidentali a parole dicono di lottare contro i terroristi islamici ma in realtà sono in ritirata da tutti i fronti caldi. E gli Usa combattono solo le milizie filo-iraniane.
All’eventualità ventilata che il governo ordini la sospensione delle cerimonie religiose a causa della pandemia, i cristiani hanno risposto partecipando più numerosi alla messa quotidiana
10.000 emigranti ai confini di terra con l’Unione Europea, 1.000 approdati nelle isole greche. La decisione di Erdogan di non impedire agli emigranti di entrare in Europa apre una nuova crisi
«Esistono Paesi arabi - a maggioranza musulmana - che dispongono di miliardi e di vasti territori disabitati» e che potrebbero ospitare per il tempo necessario i profughi mediorientali. «Questa soluzione sarebbe preferibile per i profughi di fede islamica che si troverebbero più a loro agio per una questione di affinità religiosa, culturale e linguistica». La Nuova BQ intervista Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri.