Da mamma Rai un'oscena beatificazione di Siffredi
La trasmissione di Diaco, BellaMa', regala al pomeriggio un'ora di palcoscenico a Rocco Siffredi in versione maestro di vita. Una disgustosa pantomima che promuove la pornografia. In vigilanza Rai tutto bene?
Porno e violenza: «La causa nei minori ipersessualizzati»
«Oggi ai bambini tutto, in tv, sui media, persino a scuola, parla di sesso. È l'ipersessualizzazione la prima violenza che ci consegna la pornografia». Intervista a don Fortunato Di Noto. «Da giorni non si parla d'altro, ma nessuno ha ancora cercato chi come me si occupa di tutela dell'infanzia, cercano solo Siffredi, dal quale non può arrivare nessun credibile insegnamento».
Stupri di gruppo, quando l’assoluzione è senza criterio
Il Tribunale di Firenze assolve dei ragazzi per stupro di gruppo perché presumevano il consenso della ragazza e anche perché erano condizionati dalla pornografia. Ma le motivazioni non reggono.
Seminario Mario Palmaro: "Il corpo, segno di contraddizione"
Torna il seminario, giunto alla decima edizione, del Comitato Verità e Vita fondato dal giurista e bioeticista scomparso nel 2014. Con tante firme note ai lettori della Bussola.
Pornografia e depressione, il legame in uno studio
Pubblicata su Frontiers in Psychology una ricerca su un campione di 1031 studenti dell’Università Francescana di Steubenville (Ohio). Lo studio individua un forte legame tra l’uso della pornografia e il peggioramento della salute mentale in termini di depressione, ansia e stress. Nelle risposte degli studenti anche la via per uscire da quella che spesso è una vera e propria dipendenza.
Pornografia per bambini, tra stop e pericolose spinte
L’Unicef ha ritirato, dopo le proteste, un documento che sottovalutava i rischi della pornografia. Una giornalista del Times propone su Twitter un porno soft per minori, scatenando un’ondata di critiche, mentre negli Usa una scrittrice si vanta di aver portato i suoi bambini al gay pride.
La battaglia di don Fortunato per salvare i piccoli dai pedofili
Una vocazione che affonda le radici negli orfanotrofi, la gratitudine per il dono di essere nato in una famiglia, il rogo simbolico di riviste pornografiche per esortare tutti a custodire la purezza dei bambini. Roberto Mistretta ripercorre in un libro, “Don Fortunato Di Noto. La mia battaglia in difesa dei bambini”, la vita del sacerdote siciliano impegnato da anni contro la pedofilia e le sue lobby.
Se l’Unicef non riconosce che la pornografia è un male
Un rapporto dell’Unicef - prima pubblicato, poi ritirato per le voci di protesta e ripresentato con lievi modifiche - sostiene l’idea che la pornografia non sia sempre dannosa per bambini e adolescenti. E ad essi non andrebbe negata una «vitale educazione sessuale», aborto e temi Lgbt inclusi. Un approccio scandaloso che non riconosce il male oggettivo della pornografia.
Il Nyt denuncia Google: "Favorite la pedofilia online"
Il New York Times parla ancora del traffico di pornografia minorile e pedofilia presente sul web. Questa volta l’editorialista del quotidiano progressista Nicholas Kristof accusa Google non solo di non censurare contenuti depravati e illegali ma persino di favorirli. Eppure nessuno si sogna di toccare la radice del problema per cui il porno andrebbe interamente vietato.
Migliaia di abusi fra minori: la libertà sessuale presenta il conto
In Gran Bretagna la polizia ha denunciato un enorme scandalo sessuale fra adolescenti di cui si vede per ora solo “la punta dell’iceberg” accusando la cultura, il porno e il sistema educativo genitoriale e scolastico. Ma i media e la politica non vogliono guardare alle cause del problema per non contraddire la cultura progressista del “corpo è mio e lo gestisco io”. E così parlano di “rape culture”, “misoginia” e maschi violenti, incolpando le scuole private.
- IN OCEANIA È GUERRA AI MASCHI E ALLA BIOLOGIA, di Luca Volontè
- LA FEMMINISTA CRITICA IL GENDER E RISCHIA IL POSTO, di Giuliano Guzzo
Il sesso di Stato al tempo del Covid è autodistruttivo
L'isolamento sociale viene presentato come una cosa positiva: il contatto è pericoloso, gli altri sono una minaccia. L'invito anche ai bambini è di auto-abbracciarsi. Poi c'è chi spinge alla pornografia, all'onanismo o al tradimento, usando così il Covid per ridurre ancor di più la sessualità a genitalità, a soddisfacimento meccanico. I danni non saranno pochi.
L'industria porno finanzia l’aborto con cui va a braccetto
L’organizzazione abortista Marie Stopes International ha ricevuto, a partire dal 1995, 7,5 milioni di sterline da Phil Harvey, magnate del porno e della vendita di articoli erotici. I motivi sono molteplici, fra questi il fatto che entrambi concepiscono il sesso slegato dalla procreazione, con medesimi effetti sulla salute e la psiche della "donna-oggetto".