Lula, mediatore non credibile per la libertà in Nicaragua
Lula avrebbe ricevuto dal Papa (così dice) l'incarico di mediare con Daniel Ortega, presidente-dittatore del Nicaragua, per la liberazione del vescovo Alvarez e degli altri sacerdoti perseguitati. Ma Lula non è un mediatore credibile. Finora ha sostenuto la dittatura e lui stesso ha metodi autoritari.
Nicaragua, il martirio del vescovo Álvarez nelle carceri di Ortega
Per non aver voluto abbandonare il suo popolo e piegare il capo davanti al dittatore Ortega, da quattro mesi il vescovo di Matagalpa è detenuto in un carcere di massima sicurezza, sottoposto a un trattamento disumano. Nel silenzio internazionale.
- UNA PERSECUZIONE SISTEMATICA DEI CATTOLICI di Marinellys Tremamunno
Profanata una cappella in Nicaragua, ennesimo affronto alla Chiesa
I malviventi hanno rubato il ciborio, lo hanno aperto e hanno gettato le ostie consacrate in una proprietà vicina
Ortega espelle altre suore dal Nicaragua
Il presidente Ortega e il suo regime continuano a confiscare istituti religiosi e a espellere dal paese suore e sacerdoti cattolici
Pasqua di resistenza: i cattolici sfidano Ortega
La stretta del regime di Ortega in Nicaragua contro fedeli, tradizioni e riti cattolici si fa sempre più dura, ma la fede del popolo e dei sacerdoti non cede. Per la Settimana Santa sono state state represse le tradizionali processioni e manifestazioni di popolo, numerosi i sacerdoti che hanno sfidato il regime e sono stati espulsi. Ma la Chiesa resiste e celebrerà la Pasqua.
Nicaragua, Chiesa sotto attacco. Non è un caso unico
In Nicaragua cresce la persecuzione contro la Chiesa. Prima vietano la Via Crucis, poi chiudono le università cattoliche, infine sciolgono la Caritas. Con una scusa o con l'altra il regime di Ortega sta sopprimendo la libertà di religione. Preoccupazione per il vescovo Alvarez, in carcere da febbraio. Il Nicaragua è solo la punta dell'iceberg.
Vescovo arrestato, il Papa rompe il silenzio
Dopo gli arresti e le deportazioni di sacerdoti e prigionieri politici, in Nicaragua tocca a mons. Rolando Alvarez, condannato a 26 anni di carcere. Anche in Vaticano si sono accorti che con Ortega non si può più dialogare: Papa Francesco all'Angelus condanna duramente la persecuzione in atto.
Monsignor Alvarez condannato in Nicaragua a 26 anni di carcere
Ha rifiutato di andare in esilio ed è stato condannato insieme ad altri quattro sacerdoti, due seminaristi e un diacono ai quali sono stati inflitti dieci anni di carcere
Nicaragua: Chiesa perseguitata, ma Roma tace
Continua l'escalation del regime di Daniel Ortega e di sua moglie, che si accanisce soprattutto contro sacerdoti, vescovi e fedeli cattolici. Il vescovo di Matagalpa è in carcere in attesa di processo, altri sono stati costretti all'esilio. In molti auspicano una reazione forte dalla Santa Sede, che continua a farsi attendere.
Papa e Nicaragua, dove stanno le radici del problema
Le parole pronunciate ieri dal Papa all'Angelus sulla situazione in Nicaragua, le prime in 4 anni di persecuzioni, sono gravemente inadeguate e coerenti con l'atteggiamento tenuto verso tutti i regimi comunisti, non solo latinoamericani. Ma il vero problema è piegare la presenza e l'intervento della Chiesa a logiche politiche.
Nicaragua, ex capi di Stato chiedono al Papa una posizione
Mentre il dittatore Ortega intensifica le vessazioni contro la Chiesa cattolica in Nicaragua (domenica è stato arrestato un altro sacerdote), 26 ex capi di Stato e di Governo del forum internazionale non governativo IDEA lanciano un appello a papa Francesco chiedendo «una ferma posizione di difesa del popolo nicaraguense e della sua libertà religiosa». Tra i firmatari anche Aznar (Spagna), Macri (Argentina), Piñera e Frei (Cile), Calderon (Messico) e Chinchilla (Costa Rica). «La dittatura Ortega-Murillo vuole distruggere le radici culturali e spirituali del popolo nicaraguense per lasciarlo nell'anonimato e renderlo facile preda del dominio».
Aggiornamento: la Polizia sequestra il vescovo Álvarez
“Nicaragua, mons. Álvarez rischia la vita. Il Papa parli”
Trascorsi 7 giorni dal sequestro di Álvarez e altre 11 persone. Il vescovo di Matagalpa, tra le voci più critiche del regime di Ortega, rischia “che un fanatico lo uccida”. In generale “in Nicaragua i sacerdoti sono in pericolo”. La Bussola intervista Emiliano Chamorro, giornalista in esilio negli Usa, che chiede a papa Francesco di rompere il silenzio.