• LA QUESTIONE

    Baby trans, gli studi confermano: la transizione fa danni

    L’Institute for Research & Evaluation (USA) pubblica un documento sui danni dei trattamenti ormonali per bambini e adolescenti. Cinque i punti sottolineati, tra cui il peso dei fattori sociali che inducono a identificarsi in un trans. Intanto, in Italia, la Società Psicoanalitica avverte sulla pericolosità dei farmaci blocca-pubertà.

    • IL CASO

    Il cortocircuito trans che censura le donne

    Annullato a Parigi uno spettacolo teatrale della femminista Lena Paugam, che voleva far riflettere sul «percorso di una donna trans». Il motivo? La protesta di gruppi trans perché l’attrice protagonista era una donna, vera. Una censura che rivela tutte le contraddizioni della propaganda transessualista.

    • IL FENOMENO

    Queerbaiting, fingersi gay (non) conviene

    Sempre più diffuso il fenomeno del queerbaiting, quando una persona (o un prodotto) si finge gay per accattivarsi il mondo Lgbt e avere corsie preferenziali. Ma ora c’è chi va a caccia dei falsi gay. Una doppia dinamica, segno che l’omosessualità è assurta a condizione “sacra”.

    • BERGAMO

    Un Donizetti Lgbt, note stonate di finta trasgressione

    L'uso strumentale dell'Opera lirica in chiave Lgbt  fa tappa a Bergamo. In occasione del Donizetti Opera, sono andati in scena due eventi collaterali di chiaro stampo omo: Donizetti è solo un pretesto per mettere in piedi questi eventi che vogliono risultare trasgressivi, ma che in realtà appaiono solo prevedibili e abbastanza stereotipati, nonché distanti dall’estetica del compositore. 

    • MONDIALI

    La Fifa mainstream cede alla "fifa" dei musulmani

    Niente fascia arcobaleno in Qatar: di fronte all'intransigenza islamica il "calcisticamente corretto" fa dietrofront e rinuncia anche a richiami impliciti alle lotte Lgbt. Ma senza perdere il vizietto di sfruttare il calcio per campagne buoniste, almeno quelle concesse dall'emiro.

    • L’ANNUNCIO DI BONETTI

    Spunta il piano Lgbt, la freccia avvelenata del Governo Draghi

    Il ministro Elena Bonetti annuncia su Repubblica l’imminente adozione della «nuova Strategia nazionale Lgbt+». Poi disinforma a proposito di discriminazioni, ignorando che le indagini esistono già e non sottolineano alcuna emergenza. È clamoroso il tentativo del Governo Draghi, ormai agli sgoccioli, di far passare l’indottrinamento arcobaleno. Al nuovo esecutivo il compito di stopparlo.

    • TRIBUNALI ARCOBALENO

    La legge Zan non c’è ma viene già applicata

    La pena per un tweet diffamatorio contro un attivista LGBT viene aggravata invocando esplicitamente il Ddl Zan. Questa vicenda dimostra che non c’è bisogno di leggi sull’omofobia, perché gli omosessuali sono già tutelati, anzi intoccabili.

    • 110 LGBT IN VATICANO

    Lgbt accolti dal Papa, tra soliti noti e tifosi del Ddl Zan

    Un altro segnale chiaro del grande pressing per portare al Sinodo il tema delle coppie omosessuali è l’obiettivo raggiunto di far incontrare con papa Francesco una delegazione di La Tenda di Gionata: 110 cristiani LGBT, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano con "l’immancabile" don Gian Luca Carrega. Tra loro anche Francesca Malagnino, un'attivista lesbica che ha consegnato a Francesco una lettera di "cristiani" Lgbt. Ed è tra le firmatarie di un appello ai senatori per l'approvazione del Ddl Zan. 

    • NUOVI DIRITTI

    L'Ue Lgbt deferisce l'Ungheria alla Corte di Giustizia

    La Commissione von der Leyen ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per la legge anti-pedofilia, che accresce la protezione dei bambini e vieta di fare propaganda Lgbt verso i minori. Bruxelles continua la sua guerra anche alla Polonia, tenendo bloccati i fondi del Recovery Plan per l’opposizione del Paese ai dogmi abortisti e arcobaleno.

    • CONVENZIONE RATIFICATA

    Ucraina, il prezzo per entrare nell’Ue: l’ideologia Lgbt

    Il Parlamento ucraino ha ratificato la Convenzione di Istanbul. Una decisione che ha trasformato in consenso il precedente scetticismo di Danimarca, Olanda e Svezia verso l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Da 15 anni la Commissione europea pone come condizione per far parte dell’Ue il riconoscimento dell’ideologia Lgbt, veicolata dalla Convenzione. Esultano élite e lobby internazionali.

    • IDEOLOGIA TRANS

    Carriera alias, la scuola che diseduca

    Continua l’assalto dei gruppi Lgbt alle scuole. Sebbene ancora relativamente esiguo, cresce il numero di istituti che attivano la «carriera alias» per coloro che non si identificano con il proprio sesso biologico e chiedono di essere chiamati con un nome diverso. Ma si tratta di un abuso giuridico, contrario al bene della persona e alla missione della scuola.

    • INGIUSTIZIE

    L’Ue spende per gli Lgbt, ma tace sui cristiani perseguitati

    Gli eurodeputati hanno respinto la mozione per un dibattito sui massacri dei cristiani in Nigeria, ultimo quello dell’universitaria Deborah Yakubu, e la nomina di un coordinatore contro la cristianofobia. Ma intanto la stessa Ue investe fondi ingenti per promuovere l’ideologia transgender e progetti con drag queen.