Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Covid-19


Vaccini, nessun obbligo: ecco perché deve essere volontario
SPERIMENTALE E RISCHIOSO

Vaccini, nessun obbligo: ecco perché deve essere volontario

Sui vaccini, il problema non è la loro efficacia, ma che non sono veramente necessari alla salute individuale e della collettività e che possono causare gravi danni: le evidenze stanno dimostrando che le morti successive alla vaccinazione sono circa 50 volte più frequenti rispetto al siero anti-influenzale. Non ci può essere una sperimentazione senza il consenso dell’interessato, che, per essere valido, non può essere condizionato dalla minaccia di radiazione o di licenziamento.


Pure il British Medical Journal demolisce l’obbligo vaccinale
MISURA INSENSATA

Pure il British Medical Journal demolisce l’obbligo vaccinale

Malgrado la propaganda mediatica, le reazioni all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari sono moltissime. Il DL 44 contrasta con la Costituzione, una serie di dichiarazioni internazionali e la recente risoluzione del COE. Perfino il British Medical Journal evidenzia le contraddizioni degli attuali vaccini che impattano sulla salute del personale e «non forniscono immunità né prevengono la trasmissione». Perché, allora, l’obbligo?


Esplode la protesta contro l’ideologia del lockdown
MISURA COLMA

Esplode la protesta contro l’ideologia del lockdown

Ambulanti e ristoratori protestano a Montecitorio contro la linea delle chiusure che sta impoverendo il Paese. Scontri con la polizia. Manifestazioni anche a Milano, e aria esplosiva al Sud. Un vento di protesta che soffia dal basso, insofferente a una politica sempre più sorda, che ha fatto traboccare il vaso con la seconda Pasqua in lockdown.


La polizia irrompe in chiesa, sacrilegi anche nel Triduo
Dall’Inghilterra al Canada

La polizia irrompe in chiesa, sacrilegi anche nel Triduo

Non c’è stata pace per i fedeli nemmeno durante le celebrazioni del Triduo Pasquale. A Londra, il Venerdì Santo, degli agenti sono piombati nella chiesa cattolica di Cristo Re ordinando l’uscita dei fedeli. In Canada, la polizia ha interrotto una funzione evangelica ma è stata cacciata dal pastore. E negli Stati Uniti ci sono stati spari contro un monastero di suore.


Le sei suore che diedero la vita nella lotta all’Ebola
Intervista alla postulatrice

Le sei suore che diedero la vita nella lotta all’Ebola

Riconosciute le virtù eroiche di sei religiose italiane, infermiere missionarie nell’ex Zaire, che fronteggiarono l’epidemia di Ebola del 1995, con uno dei più alti tassi registrati di letalità (81%). Consapevoli del rischio cui andavano incontro, non si risparmiarono e collaborarono a individuare il virus. «Queste sei Suore delle Poverelle hanno vissuto l’eroicità sempre, in ogni giorno nello Zaire, facendosi carico della povertà, delle malattie e sofferenze dei fratelli congolesi». La Bussola intervista suor Linadele Canclini, postulatrice della causa delle sei nuove venerabili che ricordano l’approccio cristiano ai malati.


“La Dad è un rischio. Per i ricoveri di adolescenti è boom"
INTERVISTA / BORGATTI

“La Dad è un rischio. Per i ricoveri di adolescenti è boom"

“Il disagio degli adolescenti è diventato una patologia psichiatrica conclamata, con un accesso al pronto soccorso e ai reparti che è aumentato in maniera molto evidente, quasi esplosiva”. La Bussola intervista il professor Renato Borgatti, direttore dell’unità di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza dell’Istituto Mondino di Pavia, che spiega come la situazione si sia aggravata con il secondo lockdown. Tra i problemi: tentati suicidi, atti di autolesionismo, disturbi del pensiero. “L’isolamento sociale interrompe il processo evolutivo”, soprattutto degli adolescenti. E l’uso eccessivo delle tecnologie, come nella didattica a distanza, “comporta un impoverimento neuronale”.
- NON VOGLIONO CURARE, di Andrea Zambrano
- OBBLIGO DI VACCINO PER I SANITARI, DRAGHI PEGGIO DI CONTE, di Riccardo Cascioli


Covid, il successo della vitamina che non è una vitamina
INTERVISTA / ISAIA

Covid, il successo della vitamina che non è una vitamina

La vitamina D è una sorta di ormone, la cui assunzione stimola la risposta immunitaria e la modula. Per questo nella prevenzione e nella cura del Covid è importante assumerne abbondantemente. E le statistiche lo dimostrano. Nella popolazione italiana c'è un forte problema di ipovitaminosi D, soprattutto al Nord, dove c'è meno sole, grazie al quale la sostanza è sintetizzata attraverso la pelle. Il Piemonte è l'unica regione ad aver inserito la vitamina D nel Protocollo Covid. Parla il professor Giancarlo Isaia, presidente dell'Accademia di Medicina di Torino.
- GIOVANI E PANDEMIA, LA RICETTA DI BORGNA, di Chiara Pajetta


In Rwanda vaccini anche per i rifugiati
COVID-19

In Rwanda vaccini anche per i rifugiati

L’Unhcr raccomanda di vaccinare anche rifugiati e richiedenti asilo e il governo ruandese usa i vaccini donati dal programma Covax anche per loro

 


Cresce l’allarme Ebola in Africa occidentale
Epidemie

Cresce l’allarme Ebola in Africa occidentale

Svipop 09_03_2021 Anna Bono

Le scarse misure di prevenzione adottate rendono molto alto il rischio che il virus si diffonda oltre i confini della Guinea dove i casi confermati sono 14 e quattro i morti


Qualche idea per tenere aperte le scuole
IL NODO

Qualche idea per tenere aperte le scuole

Le parole del cardinale Bassetti, che chiede una proposta innovativa per le lezioni in presenza, sono importanti. Vanno sia frenati i contagi da Covid-19 sia mantenute, per uno sviluppo armonico degli studenti, le relazioni interpersonali. Fondamentale è investire, ora, nei trasporti (anche facendo il debito buono di cui parla Draghi) e garantire alle scuole una reale autonomia.


“Liberaci dalla pandemia che ci affligge”
LA PREGHIERA DEL VESCOVO CAMISASCA

“Liberaci dalla pandemia che ci affligge”

L'iniziativa del vescovo Camisasca, di una clamorosa semplicità, ci ricorda che la fine della pandemia va chiesta prima di tutto a Dio attraverso una preghiera di liberazione. Prima dei lockdown, prima dei vaccini e prima delle misure emergenziali, lo sguardo va alzato al Cielo.  


“Era delle pandemie”? No, fobocrazia
LA DIFFERENZA

“Era delle pandemie”? No, fobocrazia

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dice che «stiamo entrando in un’era delle pandemie» e, anche dopo il Covid, «il rischio resta». In realtà le pandemie - come la Spagnola, l’Asiatica, ecc. - ci sono sempre state, ma non hanno stravolto l’esistenza come oggi. La fobocrazia è il nuovo scenario che ci aspetta: comanda chi è capace di terrorizzare le masse.