san Vittore
Alla pietà di sant’Ambrogio verso i martiri si deve buona parte della popolarità del culto di san Vittore (†303), una delle più belle figure ad aver testimoniato Cristo durante la Grande persecuzione, fino al dono della vita.
santa Rosa Venerini
Tra le grandi figure della pedagogia cristiana c’è senza dubbio santa Rosa Venerini (1656-1728), la fondatrice delle Maestre Pie, che si preoccupò di dare alle ragazze una buona istruzione, unita all’insegnamento delle verità di fede e di morale.
San Domenico Savio
Il mondo potrebbe diventare un anticipo di Paradiso se solo si avesse cura di insegnare e far leggere ai bambini la vita di san Domenico Savio (1842-1857), il piccolo gigante di santità sbocciato pienamente alla scuola di san Giovanni Bosco, che fu pure il suo primo e più grande biografo e che vide in quell’anima eletta il sommo esempio di quanto desiderava per i suoi fanciulli.
Sant’Angelo di Sicilia
Sant’Angelo di Sicilia (c. 1185-1220), detto anche “da Gerusalemme” per il luogo di provenienza, nacque nella Città Santa da ebrei convertiti al cristianesimo.
Santi Houghton, Lawrence, Webster, Reynolds
I santi ricordati oggi furono i primi a subire il martirio per aver rifiutato di prestare giuramento all’Atto di Supremazia del 1534, che dichiarò re Enrico VIII capo supremo della Chiesa d’Inghilterra. Si tratta dei protomartiri certosini Giovanni Houghton, Roberto Lawrence e Agostino Webster e del monaco brigidino Riccardo Reynolds, tutti martirizzati il 4 maggio 1535.
Santi Filippo e Giacomo il Minore
I due apostoli Filippo e Giacomo il Minore sono ricordati con un’unica festa liturgica perché le loro reliquie, traslate rispettivamente da Ierapoli e Gerusalemme, furono deposte insieme nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma. Il loro culto congiunto è stato stabilito con la riforma del calendario del 1969.
Sant'Atanasio
In tutti i sensi, l’uomo della Provvidenza. Le cinque volte in cui fu costretto all’esilio per l’indomita difesa della vera fede, minacciata dagli ariani, danno una prima idea del perché sant’Atanasio (c. 295-373) sia stato detto “il Grande”.
San Giuseppe Lavoratore
L’1 maggio 1955, Pio XII istituì la festa di “San Giuseppe artigiano” (oggi memoria di San Giuseppe lavoratore) per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù.
San Pio V
Si rimane colpiti al leggere l’elenco delle cose fatte nei sei anni di pontificato di san Pio V (1504-1572), uno dei maggiori personaggi della Riforma cattolica, che difese la retta fede dalle eresie e legò il suo nome alla battaglia di Lepanto.
Santa Caterina da Siena
Le stimmate, le estasi, i colloqui con Dio, le bilocazioni furono alcune delle innumerevoli grazie ricevute da santa Caterina da Siena (1347-1380), alle quali corrispose consumandosi di passione per la Chiesa e per Cristo crocifisso, da lei a volte invocato così: “O pazzo d’amore!”.
San Luigi Maria Grignion di Montfort
San Pio X non solo raccomandò di leggere il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, uno dei capolavori di san Luigi Maria Grignion di Montfort (1673-1716), ma accordò per iscritto la Benedizione Apostolica “a tutti quelli che leggeranno questo Trattato”.
Santa Zita
La lucchese santa Zita (1218-1278) o Cita, com’è chiamata soprattutto a Palermo, godeva di un ampio culto molto prima di essere canonizzata, tanto che già il contemporaneo Dante Alighieri, per riferirsi a un magistrato di Lucca, lo definì “un de li anzian di Santa Zita!”, con una bella figura retorica volta a identificare tutta la città toscana con la sua figlia più illustre.