Da Prodi a Veltroni, il ritorno dei dinosauri
Con la crisi di governo riemergono vecchie patologie del sistema italiano, con la ricomparsa di attori - da Prodi a Veltroni, fino ai due Letta - che sembravano aver finito il loro corso politico. In particolare il Professore è accreditato come il principale manovratore dei giochi di palazzo che potrebbero portare alla nascita di un governo Pd-5 Stelle, uniti dalla brama di potere.
Salvini potrebbe ancora sparigliare le carte
Che non si andrà ad elezioni anticipate è quasi certo, sono troppi i parlamentari che sanno che non sarebbero rieletti. Però tra PD e 5 Stelle il dialogo è difficile. Il leader della Lega potrebbe rilanciare l'ipotesi di un anno fa: un governo con tutto il centrodestra e i grillini che vedono male l'alleanza con il PD.
Mattarella dà 5 giorni, poi sarà il voto
Il presidente Mattarella ha fretta di risolvere la crisi di governo e dà tempo soltanto fino a martedì per trovare una nuova maggioranza capace di arrivare a fine legislatura, altrimenti si andrà alle urne. Ma tra Pd e 5 Stelle la strada è in salita.
Il Matteo buono e quello cattivo, la scelta di Avvenire
I richiami religiosi di Matteo Salvini, martedì pomeriggio in Senato sono stati condannati, la citazione del Vangelo secondo Matteo da parte dell'altro Matteo (Renzi) è stata invece molto apprezzata dal quotidiano dei vescovi italiani. Perché quel che conta è solo la linea sull'immigrazione, ormai nuovo e unico principio non negoziabile.
-LA LETTERA: LAICITA' NON E' ATEISMO DI STATO di Simone Pillon
Palla a Mattarella, ma il governo giallorosso prende corpo
Il Presidente del Consiglio Conte ha rassegnato le dimissioni. Ora la crisi di governo è ufficialmente aperta e tutto è nelle mani del Presidente della Repubblica. Gli applausi del Pd a Conte durante la sua dura requisitoria contro Salvini sono il segnale dell'avvicinamento dem ai Cinque Stelle per un governo giallorosso? Possibile, ma ci sono altri scenari in campo. Ecco quali.
Come sarà il prossimo esecutivo? I progetti di Prodi, Letta e Grillo
Oggi alle 15 il premier Giuseppe Conte rivolgerà le sue comunicazioni all’aula del Senato. Nonostante sia stato Salvini a staccare la spina al governo, adesso è lui che potrebbe pagare il conto più salato, restando fuori dal prossimo esecutivo di larghe intese. A cui stanno lavorando Beppe Grillo, Romano Prodi e anche Gianni Letta.
Ma quale accordicchio? M5S e Pd si annusano eccome
L’accordo tra Movimento 5Stelle e Pd è tuttora tenuto in grande considerazione dagli Stati maggiori dei due partiti. La volontà politica è chiara per entrambi i contraenti ed è positiva. Ha come traguardo la fine della legislatura nel 2023. Soprattutto i due vogliono arrivare insieme al 2022 per eleggere un Presidente della Repubblica gradito a entrambi.
L'AUTOGOL DI SALVINI di Ruben Razzante
L'autogol di Salvini e i suoi effetti
Nei corridoi della politica l’interrogativo più ricorrente e più avvincente tra gli addetti ai lavori è il seguente: Matteo Salvini ha fatto bene a “varcare il Rubicone” aprendo di fatto la crisi, senza avere in tasca la certezza delle elezioni anticipate? La risposta prevalente è negativa. Adesso rischia di trovarsi realmente tagliato fuori.
Dalla crisi del governo, nasce un nuovo bipolarismo
Che si vada al voto o si prosegua con questa legislatura, si assiste comunque alla nascita di un nuovo bipolarismo. La Lega tornerebbe (da partito egemone) nel centrodestra, mentre i 5 Stelle stanno avvicinandosi sempre più al Pd. Nonostante fino a una settimana fa volassero gli stracci.
I disperati: dai renziani ai 5 Stelle, quelli del non-voto
Dopo insulti, promesse di non allearsi mai e umiliazione, i renziani del Pd tendono la mano ai penstastellati e viceversa. Pur di non andare al voto, in questi sette giorni di dibattito si vedrà di tutto pur di formare una coalizione temporanea che sostenga un nuovo governo. Ma sullo sfondo c'è anche lo scenario che si apre per il Quirinale.
La crisi si ingarbuglia, il Centrodestra si ricompatta
L'asse dem-5 Stelle per scongiurare il voto, Salvini alla caccia di consensi al sud e i nuovi rapporti di forza nel Centrodestra targato Lega. Ma sullo sfondo c'è l'ipotesi di un governo di scopo con Cottarelli o Draghi. Il tutto pur di frenare l'avanzata del Carroccio.
Caso Formigoni, ristabilire verità e giustizia
A pochi giorni dalla concessione degli arresti domiciliari è bene tornare sul caso Formigoni perché un processo e una sentenza ingiusta hanno messo in ombra il significato di 18 anni di "Governatorato", periodo in cui la Lombardia è diventata una regione-modello.