Il partito del non-voto che non fa bene all'Italia
A parte Salvini e la Meloni che vogliono andare al voto anticipato, convinti di vincerlo, tutti gli altri partiti puntano all'auto-conservazione, anche contraddicendosi. Ma siamo proprio sicuri che la palude di una maggioranza pasticciata possa fare il bene dell’Italia e allontanare il rischio spread?
Ora c'è chi vuole far pagare all'Italia la crisi dell'Europa
Si sta cercando di far pagare rallentamento dell'economia della Germania, e non solo, all'Italia con il pretesto della crisi di governo. Togliendo tra l'altro il commissario italiano dal nuovo governo della Ue: ma la Spagna sta peggio di noi, con un governo in crisi da nove mesi e altri paesi devono andare al voto in autunno. Il premier Conte dovrebbe puntare i piedi in Europa.
Il voto si avvicina, inizia già la campagna elettorale
Il percorso verso le elezioni anticipate appare irreversibile, a meno di colpi di scena dell’ultim’ora. La sessione di bilancio annuale potrebbe indurre il Quirinale a consultazioni-lampo che certifichino l’impossibilità di dar vita ad altre maggioranze e la necessità di sciogliere al più presto le Camere.
Elezioni anticipate? Sì, ora è l'ora
Il governo giallo-verde è finito. Con tutta evidenza era finito da tempo, almeno dal giorno delle elezioni europee. La crisi di governo perciò è necessaria e l'obiettivo deve essere andare alle elezioni a ottobre. Se crisi ed elezioni non fossero ora, non fossero al più presto... ogni più fosco scenario sarebbe possibile.
Tav: governo diviso. Non è caduto, ma i veleni restano
Ieri al Senato è andato in scena l’ennesimo scontro interno al governo, con Lega e Cinque Stelle a cantarsene di santa ragione sulla Tav. Bocciata la mozione contraria del M5S, Salvini e Toninelli si sono rimproverati a distanza. Il governo non cadrà ad agosto, perché da oggi il Parlamento è in ferie. Ma i veleni lasciano traccia.
Guerra di religione contro il Decreto Sicurezza bis
E’ guerra, anzi resistenza, contro il nuovo Decreto Sicurezza bis, approvato a larga maggioranza dal Parlamento. Una guerra in cui gli uomini di Chiesa parrebbero tutti schierati contro la nuova normativa. Ma viola i diritti o la dignità delle persone?
Da Salvini a padre Spadaro, la Madonna è fuori posto
L'uscita "mariana" del ministro dell'interno per l'approvazione del decreto sicurezza-bis ci poteva essere risparmiata, ma l'intervento di padre Spadaro con la Madonna-anti-Salvini è allucinante. C'è un degrado evidentissimo, ma chi critica la strumentalizzazione politica della Vergine da parte di Salvini è anche chi vorrebbe estromettere completamente la Madonna dalla politica. Ma senza la teologia di Maria non è possibile collegare nel giusto modo politica e religione. La fiducia che il Suo Cuore Immacolato alla fine trionferà, colloca nella giusta luce le vie del mondo e le vie di Dio.
GUERRA DI RELIGIONE CONTRO IL DECRETO SICUREZZA di Stefano Magni
Il testamento di don Sturzo
L'8 agosto del 1959, dopo quindici giorni di agonia successivi ad un collasso cardiaco, tornava alla Casa del Signore don Luigi Sturzo. A 60 anni dalla sua morte e a 100 dall'"Appello ai liberi e forti", resta di grande attualità la sua intuizione sull'ingresso dei cattolici nella politica nazionale.
Sicurezza bis, passa il decreto. Ora tocca alla Tav
Approvato con la fiducia al Senato il decreto sicurezza bis: 160 voti favorevoli, 57 contrari e 21 astenuti. Continuano però le fibrillazioni nei Cinque Stelle, soprattutto in vista del voto sulla Tav, in programma domani. Anche perché, sulla Torino-Lione, Salvini minaccia la crisi, forte dei sondaggi che lo danno quasi al 40% dei consensi.
Eurss, il retaggio sovietico nell'Unione Europea
Nigel Farage, padre della Brexit, definisce il programma di Ursula von der Leyen una "forma aggiornata di comunismo". Lo attaccano o sfottono i giornalisti inglesi, ma non ha tutti i torti. Bukovsky, ex dissidente sovietico e Klaus, ex presidente ceco, denunciano da tempo il retaggio ideologico sovietico nell'Unione Europea, almeno dai tempi del trattato di Maastricht, firmato all'indomani della caduta del muro di Berlino. E nei paesi dell'Est, vaccinati dal totalitarismo rosso, è più forte la resistenza al dirigismo laicista di Bruxelles.
Centrodestra sempre più giù. Si spacca Forza Italia
Nuova scissione interna a Forza Italia. Berlusconi prende improvvisamente le redini del partito, blocca ogni progetto di primarie aperte e annuncia l'alleanza con cespugli democristiani. E allora Toti si ribella ed esce dal partito, mentre la Carfagna rinuncia al suo ruolo di coordinatrice. Partito azzurro sempre più giù: i sondaggi lo danno al 6%
Pd e M5S si avvicinano. Il ribaltone è un'ipotesi possibile
Negli ultimi mesi, Pd e Movimento 5 Stelle si stanno annusando. Se si eccettuano i renziani, da sempre contrari a qualsiasi accordo con i pentastellati, le altre anime dem sembrano strizzare l'occhio ai grillini. Hanno i numeri per una nuova maggioranza e forse anche il benestare di Mattarella.