Rousseau incorona Conte, "sì" al governo giallorosso
Oltre 79.000 iscritti a Rousseau si sono espressi ieri sull’accordo 5 Stelle-Pd, votando a favore del Conte bis per il 79,3%. Il premier incaricato potrebbe presentare già oggi a Mattarella la squadra di governo: ancora incerte caselle come il Tesoro e gli Esteri. Il centrodestra grida al “golpe”, mentre l’Ue e i poteri finanziari internazionali stanno con il nascente esecutivo.
Tranquilli, l'Arca di Noè partirà. E saranno dolori
Ma quali incertezze? Questo governo partirà. Certo che partirà, sostenuto come è dalla volontà di chi ha la forza di far discendere lo spread. E prima di andare a sbattere con Renzi ci toccheranno patrimoniale, giustizialismo e una legge sull'eutanasia.
-LO SCOGLIO ROUSSEAU, MA C'E' IL CAV di Ruben Razzante
Governo, ultimo scoglio è Rousseau (ma c'è il Cav)
L'ultimo scoglio per la formazione del governo Conte bis è il voto della piattaforma Rousseau, ma non sarà un problema, nonostante la poca trasparenza. E per i numeri al Senato si profila una pattuglia di azzurri... responsabili.
“Abbiamo un cardinale”. Che festa il Pd unito da Zuppi
La nomina dell’Arcivescovo di Bologna a cardinale salutata con euforia dalla Sinistra e da tutto lo stato maggiore Dem. Perché Zuppi #facose, tutte dalla parte giusta e politicamente corrette: immigrati, Resistenza, primo maggio, diritti Lgbt. E per il Pd è un attimo pensare «questo è dei nostri».
Le "fantasie" clericali sul governo giallo-rosso
Il quotidiano Avvenire da alcuni giorni dedica editoriali e autorevoli interventi a fornire indicazioni al nuovo governo giallo-rosso, che sostiene con entusiasmo. Tra questi spicca l'intervento dell'economista Leonardo Becchetti che propone una sorta di “ministero trasversale” concentrato sul tema della felicità, capace di promuovere le buone relazioni. Ma se c'è una cosa su cui possiamo essere certi è che Pd e 5 Stelle sono assolutamente d'accordo su tutto ciò che distrugge le relazioni umane fondamentali. Sono i partiti del divorzio express, dell'utero in affitto, dell'aborto, dell'eutanasia e del suicidio assistito, della legge contro l'omofobia. Sono così ciechi dalle parti della Cei?
Se le oligarchie dell’Ue scelgono gli sconfitti
Europee di maggio: il Pd perde cinque milioni di elettori rispetto alle elezioni di cinque anni prima, ma vede eleggere un suo esponente (Sassoli) alla guida dell’Europarlamento e non si esclude guadagni anche il commissario. Dalla riconferma dello sconfitto Tusk nel 2017 al caso attuale dei belgi Michel e Reynders: come i potentati eludono le scelte degli elettori.
L'Ue promuove il governo giallo-rosso, anche in deficit
Il governo giallo-verde proponeva una manovra finanziaria in deficit e l'Ue era pronta a punirci. Il governo giallo-rosso propone le stesse cose, ma l'Ue ci premia con aperture di credito. Ormai è chiaro che Bruxelles sta intervenendo a gamba tesa nelle scelte politiche degli italiani. Unico scopo dell'Ue è bocciare Salvini, a tutti i costi.
Conte Bis, un governo per la restaurazione
Dalle prossime ore, l'Italia avrà un nuovo governo, con lo stesso premier (Giuseppe Conte), ma retto da una maggioranza completamente differente, la coalizione Pd-M5S. Considerando l'attaccamento al potere dei due partiti, potrebbe durare molto. Abbastanza da eleggere il prossimo presidente della Repubblica, che forse sarà Prodi.
I CATTOLICI NON GETTINO LA SPUGNA di P. Zola
Votare sta diventando inutile, ma i cattolici non gettino la spugna
Dopo aver assistito a trasformismi e cambi di casacca, alleanze fra partiti che fino al mese scorso si insultavano, oltre alla formazione di un esecutivo formato da due partiti sconfitti alle urne, viene da chiedersi se il voto serva ancora. I cattolici non devono gettare la spugna, iniziative come Esserci e Mcl danno il buon esempio.
Fra Movimento 5 Stelle e Pd continua la lite sulle poltrone
Giorno intenso di trattative fra Pd e 5 Stelle per la formazione del nuovo governo. Prima paiono a un punto di rottura, poi riprendono quota. Ma non è sui programmi che si accende il dibattito, bensì sulle poltrone: sui ministeri chiave e su chi sarà il vicepremier. E si prepara il futuro: nomine, prossimo Presidente e voto regionale emiliano.
L'intesa impossibile che si farà: ce lo ha detto il dottore
Ogni trattativa tra Pd e Cinque Stelle naufraga. Eppure il totoministri prosegue. Perché? Perchè conviene ai poteri economici europei. Stavolta ce l’ha ordinato il dottore: questo governo si deve fare.
-QUANDO L'ITALIA FU SUICIDATA di Alessandra Nucci
Governo giallorosso, l'inciucio arriva nella notte
Il vertice notturno tra dem e Cinque Stelle prelude a un Conte bis, ma i Cinque Stelle dovranno convincere la base a digerire un governo con quello che fino a una settimana fa chiamavano il partito di Bibbiano. Oggi via alle consultazioni da Mattarella.