Silvio, questo matrimonio (gay) non s'ha da fare
Caro presidente Berlusconi, ma davvero crede che una legge sulle unioni gay sia compatibile con la difesa della famiglia naturale e i valori di Forza Italia? L'ex Cavaliere propone una legge sul modello tedesco, ma forse non è del tutto consapevole che ciò significa dare il via libera al matrimonio gay. Eppure la base è contraria.
Berlusconi scrive, Introvigne risponde
Caro presidente Berlusconi, ma davvero crede che una legge alle tedesca sulle unioni gay sia compatibile con la difesa della framiglia tradizionale e i valori di un partito come Forza Italia? Non è così: ecco una lettera per capire di più ed evitare di cedere al pensiero del movimento Lgbt e di Luxuria.
La base azzurra infuriata: Berlusconi non ti voto più
Sulla legge per i matrimoni gay, la maggioranza dei militanti di Forza Italia non è affatto d'accordo con Silvio Berlusconi. E fa sentire il suo dissenso sul sito Forzasilvio.it, il social network degli iscritti a Forza Italia: centinaia di post per criticare senza mezzi termini l’apertura ai matrimoni gay e lo ius soli.
Il ritorno della sinistra di lotta e di governo
Renzi incontra gli imprenditori e il gotha della finanza a Firenze. E intanto, a Roma, un pezzo del suo partito, assieme all'estrema sinistra, si unisce alla manifestazione dei sindacati. Contro le sue politiche di governo. Come ai tempi di Prodi, la sinistra è sia al governo che nelle piazze.
Divorzio sprint, un affare che diventa privato
Passa, con il solito voto di fiducia, la legge sul divorzio breve. Le coppie che vogliono divorziare possono farlo tramite avvocati (uno a testa) o presentandosi al sindaco della loro città. Le eccezioni non mancano e la legge prevede procedure più contorte. Ma la sostanza è l'ennesima picconata alla famiglia.
La base di Forza Italia boccia le nozze gay. Capito Berlusconi?
Il 35% degli italiani si dichiara favorevole ai matrimoni gay, mentre quelli contrari ma disposti alle unioni civili sono il 39% e solo il 23% è contro sia all'uno sia alle altre. Ma la sorpresa è che il 48% degli elettori di Forza Italia non vogliono le nozze gay. Berlusconi e Luxuria sono avvertiti. Ma anche Alfano...
Scalfarotto finto tonto: ma ha letto la sua legge?
Circola su internet un'intervista a Ivan Scalfarotto sul tema delle Sentinelle in piedi. Il sottosegretario consiglia loro, se proprio vogliono leggere qualcosa in piazza, di prendere in mano la sua legge, perché secondo lui non è liberticida. Ma così dimostra di non averla letta neppure lui. Il suo è il gioco del finto tonto.
Jobs Act, sotto quegli annunci ancora niente?
ll “Jobs Act”, cioè il progetto di riforma del mercato e dei contratti di lavoro del governo Renzi, contiene misure utili per imprese e lavoratori o è soltanto uno slogan riconducibile a quella “annuncite” della quale l’attuale esecutivo viene accusato? Per rispondere, dovremmo provare a guardarci dentro.
Il Pd teme ancora il beato Rivi, ucciso dai partigiani
L’amministrazione comunale di sinistra di Correggio ha deciso di non concedere il patrocinio alla presentazione del libro di Andrea Zambrano sul giovane seminarista Rolando Rivi, ucciso a 14 anni dai partigiani rossi nel 1945 e beatificato da papa Francesco. Dopo 70 anni, la morte di Rivi fa ancora paura alla sinistra.
Due o tre cose che Genova ci deve insegnare
Come sempre accade in presenza di un "evento estremo", anche nel caso dell'alluvione di Genova molti commentatori non hanno resistito alla tentazione di tirare in causa l'effetto serra. A sproposito. Una precipitazione intensa come quella che si è verificata nel capoluogo ligure sarebbe potuta accadere 50 o 100 anni fa.
Divorzio breve, l'intervento di Giovanardi
"Signora Presidente, credo che in quest'Aula si debba fare un'operazione verità e spiegare anche all'esterno quello che sta avvenendo e quali saranno le novità con le quali i cittadini si dovranno confrontare ..."
Istruttori e armi ai curdi. L'Italia in guerra senza sparare
L’Italia va alla guerra contro lo Stato islamico ma senza sparare. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, parlando davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ha precisato il contributo militare che Roma si appresta ad offrire alla Coalizione. Istruttori a Erbil e armi ai curdi.