I disordini in Cile? Figli del castro-chavismo
Altro che spettro di Pinochet. Le manifestazioni violente che hanno prodotto fin qui 11 morti e oltre 1.500 arrestati sono legate al Partito Comunista. E si inseriscono nel solco di una più ampia regia di matrice castro-chavista che sta sconvolgendo altre regioni dell’America Latina, come la Colombia e l’Ecuador. E il dittatore venezuelano Maduro dice ai suoi che «il piano va avanti».
Brexit ancora sospesa dal Parlamento britannico
Si sapeva già che la bozza di accordo con Bruxelles per l’uscita del Regno Unito dall’Ue avrebbe avuto vita dura nel Parlamento britannico. Ma non così dura. Sabato, un Parlamento frammentato ha rinviato la scelta sull'accordo proposto da Johnson per la Brexit e ieri lo speaker John Bercow ha bloccato una seconda votazione.
Masih Alinejad, i mercoledì bianchi contro il velo iraniano
Intervista a Masih Alinejad, giornalista e dissidente iraniana, esule volontaria negli Stati Uniti, lotta contro lo hijab obbligatorio, il velo imposto a tutte le donne in Iran sin dal 1979. Promuove le proteste del "mercoledì bianco", giorni in cui le donne si levano il velo in pubblico, sfidando il pericolo degli arresti e delle rappresaglie.
Morales sfida la Costituzione per un quarto mandato
Oggi la Bolivia affronta un giorno decisivo per la sua democrazia: 7,3 milioni di elettori hanno la responsabilità di eleggere l’undicesimo Presidente del Paese e decidere tra l’alternanza democratica e la rielezione del Presidente socialista Morales che, sfidando la Costituzione “indigenista” voluta da lui stesso, pretende di rimanere per un quarto mandato. L'intervista esclusiva della Nuova BQ all'ex presidente Quiroga
Siria, tracce di un accordo fra Erdogan, Assad e Putin
La tregua nel Nord della Siria per ora regge. La prontezza con cui le truppe regolari siriane e i russi sono subentrati agli americani in ritirata, impedisce ai turchi di occupare tutto il territorio che desideravano e mette in sicurezza 2 milioni e mezzo di civili curdi. Ma proprio quella prontezza è un indizio dell'esistenza di un piano concordato
Brexit, accordo a sorpresa. Ma resta il nodo irlandese
A Bruxelles un accordo sulla Brexit pare, di nuovo, a portata di mano, dopo che era apparso una missione impossibile. Ma a Londra gli Unionisti nordirlandesi annunciano battaglia: temono di essere fagocitati dall'Ue, dunque dalla Repubblica di Irlanda.
Curdi, a frenare i turchi sono Assad e Putin
Le truppe siriane hanno passato l'Eufrate affiancando le forze curde e fronteggiando quelle turche, mentre i militari russi stanno pattugliando la linea di contatto tra gli eserciti di Siria e Turchia. Così, mentre gli Usa si ritirano e la UE è assente, Assad e Putin appaiono come i veri vincitori.
Siria, l'invasione turca sta risvegliando l'Isis
L'invasione turca del Nord della Siria investe l'area in cui erano imprigionati i jihadisti dell'Isis. Una volta sconfitti i curdi, gli jihadisti tornano a piede libero. Altre formazioni islamiste dichiarate combattono dalla parte dei turchi. Una di queste ha assassinato Havrin Khalaf, la leader del partito Futuro della Siria
TUNISIA, IL NUOVO PRESIDENTE ISLAMICO di Souad Sbai
In Tunisia vince Kais, il presidente islamico anti-corruzione
Tunisia, vince Saied Kais con il 72,53% delle preferenze. Il giurista, noto per le sue campagne anti-corruzione, è teoricamente indipendente. In realtà è sostenuto dai Fratelli Musulmani, di cui condivide il programma islamista. Il suo avversario, l'imprenditore Nabil Karoui è stato in carcere per quasi tutta la campagna elettorale
Polonia felix, il successo di un programma cristiano
I risultati ottenuti dall’attuale governo polacco sono davvero straordinari: crescita oscillante tra il 4,5 e il 5% (l’eurozona e l’Italia sono allo zero virgola qualcosina); piena occupazione (in Italia la disoccupazione è intorno al 10%); stop all’emigrazione; riduzione del tasso di povertà (meno del 20%, in Italia sfioriamo il 30%); aumento del tasso di fertilità.
Spartizione siriana: vantaggi per tutti, tranne i curdi
È facile prevedere la vittoria dei turchi sulle deboli milizie curde nel Nordest della Siria. La Turchia (come gli Usa e la Coalizione) è una presenza illegale in Siria. La reazione debole di Russia e Usa all'Onu fa intendere però che la mossa turca fosse concordata. Una spartizione che avvantaggia tutte le parti, tranne i curdi.
Profughi come pedine: il ricatto di Erdogan all'Europa
L'escalation messa in moto da Erdoğan sembra non avere limiti. Così come pare incomprensibile alla comunità internazionale il giogo che il "sultano" ha imposto all'Europa. Juncker ha appena minacciato di "tagliare i finanziamenti alla Turchia", ma forse avrebbe dovuto pensarci nel 2014. E in Siria le prime vittime sono i cristiani.