Senza vere libertà e parità non c'è la buona scuola
La buona scuola passa attraverso la parità pubblico-privato e una reale libertà di educazione. La tesi è espressa in S.O.S. Educazione. Statale, paritaria: per una scuola migliore, volume edito dalla Fondazione per la Sussidiarietà. Il libro raccoglie gli scritti di docenti universitari, addetti ai lavori e studiosi del settore.
Mestieri pericolosi: l'insegnante di religione
Vorrei chiedere alla Chiesa di essere madre nei confronti di quegli insegnanti che rischiano quotidianamente di trasmettere l’insegnamento cristiano nelle scuole. A che serve la gogna mediatica? A che serve mettere in pasto alla opinione pubblica questi provvedimenti?
Sì alla "Buona Scuola", ma non entriamo nel "merito"
Chissà perché Renzi si è fissato con la "Buona Scuola", tanto da averla messa in cima alle sue priorità. L’ultima alzata d’ingegno è la «meritocrazia»: professori che avanzano in base al merito e non più all’anzianità. Ma la levata di scudi da parte degli interessati è stata pressoché unanime. E stavolta non hanno torto.
Il "gender" nella scuola? Lo diffonde il ministero
La "Settimana contro la violenza e la discriminazione" (24-30 novembre) vuole stabilire nelle scuole percorsi formativi che diffonderanno l'ideologia di genere. Lo dicono una circolare ministeriale e le "Linee guida contro il bullismo" che saranno presentate la settimana prossima (e di cui La Nuova BQ anticipa i contenuti).
Abolire il liceo classico? Perderemmo un tesoro
Andrea Ichino e Umberto Eco si confrontano sulla sopravvivenza del liceo più elitario d'Italia: il classico. Umberto Eco, come Luciano Canfora in una precedente intervista, ha perorato la causa della scuola umanistica. Ichino vorrebbe invece smantellare il prodotto della "riforma più fascista", quella di Gentile del 1923.
Asili nido a Roma conquistati dalla lobby gay
Due mamme alla ricerca di "semini" per poter avere un figlio; un papà con un fidanzato "segreto"; un anatroccolo maschio che scopre di essere femminuccia. Sono solo alcune delle storie contenute in libriccini che introducono alla teoria gender i bambini più piccoli e che vengono proposti all'asilo Castello Incantato e non solo in quello.
La buona scuola deve essere autonoma e di qualità
Il Rapporto La buona scuola redatto dal Governo contiene numerose sollecitazioni che è bene raccogliere. La buona scuola deve essere autonoma: libera e responsabile. E di qualità: capace di raggiungere i suoi scopi. La "buona scuola" già esiste: nelle paritarie e in molti centri di formazione professionale.
Femminile e maschile: dove sta la differenza
Si parla molto di uomini e donne, di stereotipi di genere. E spesso l’impressione è che la confusione sia grande, anche nelle realtà ecclesiali. Per dissipare qualche dubbio e contribuire a fare chiarezza, intervistiamo Marco Scicchitano, co-autore con Tonino Cantelmi di Educare al femminile e al maschile (Ed. Paoline).
Università islamica, vogliamo saperne di più
È facile dirsi a favore o contro l'apertura dell'Università Islamica, in progetto a Lecce, se non ne sappiamo letteralmente niente. Visto che non si sta giocando a carte scoperte, vorremmo sapere: che programmi ha? Come sarà insegnata la sharia? Chi potrà iscriversi? Sarà un luogo sacro? Chi paga l'iniziativa?
Macché Califfo. Per Amnesty il pericolo è l'omofobia
C'era una volta Amnesty International, l'organizzazione fondata dal cattolico Benenson per denunciare la violazione dei diritti umani e le emergenze umanitarie. Oggi, per Amnesty l'emergenza in Italia sono il divieto ai matrimoni gay e il dilagare dell'omofobia. Una guida per gli insegnanti delle scuole.
Letture porno a scuola, non è reato. Anzi, è educativo
Leggere scene di sesso ai ragazzi del liceo non è reato. Anzi, contribuisce a formare un'educazione contro l'omofobia. Lo dicono i giudici della Procura diRoma che hanno deciso di aechiviare il caso del liceo "Giulio Cesare". Dove gli insegnanti avevano fatto leggere una scena di sesso orale tra maschi tratto da un libro.
Un Nobel per difendere i diritti dei bambini
Il Nobel per la Pace 2014 è stato assegnato a Malala Yousafzai e a Kailash Satyarthi. La prima è la coraggiosa ragazzina pakistana che i Talebani hanno cercato di assassinare perché denunciava, alla BBC, i loro soprusi. Il secondo è un attivista indiano per i diritti dell'infanzia che ha liberato 80mila schiavi.