Dittatura sanitaria in Cina. Stretta su religione, stampa e Hong Kong
L’epidemia di coronavirus sta inducendo anche i governi più democratici ad assumere atteggiamenti autoritari. Ma nei regimi autoritari, la pandemia è stata una vera manna: l’occasione per scatenare la repressione contro tutti i nemici interni. Ciò è particolarmente evidente in Cina, dove la dittatura si è ulteriormente inasprita per ragioni sanitarie. La prima a subire il giro di vite è la religione, con le nuove leggi contro il proselitismo che limita l'assunzione e la libertà anche degli insegnanti stranieri. Poi Hong Kong, dove per ragioni sanitarie (in teoria) è stato rimandato il voto: centinaia gli arresti nelle proteste. Infine i giornalisti, espulsi in gran numero per motivi politici. O arrestati, come l'australiana Cheng Lei.
Le vite straordinarie che mettono gli atei con le spalle al muro
La casa cattolica ha uno sterminato esempio di come ogni vita, per quanto schiacciata sia, abbia un’importanza che supera ogni immaginazione. Un contrappunto sul caso Cocq.
Oas: scandali, abusi sessuali e favori alle lobbies Lgbt
Non sarà riconfermato il Segretario Esecutivo della Commissione diritti umani Paulo Abrao, accusato di abusi, molestie e di agire a favore delle lobbies abortiste e gay. Lo scontro squarcia il velo di omertà ed interessi che per anni hanno caratterizzato gli “abusi di potere”, soprattutto verso l’indipendenza dei paesi di centro e sud America, della Commissione interamericana dei diritti umani a favore di aborto e “diritti/privilegi” LGBTI+.
Colleferro: la virilità non ha colpe, andava insegnata
La tragedia di Colleferro dimostra la mancanza di virilità nella società e che l'odio di essa non fa che trasformarla in aggressività: i colpevoli del delitto non sono infatti uomini, ma bambini, come i tanti cresciuti senza ricevere "no" e senza nessuno che abbia spiegato loro che la forza maschile serve a proteggere le donne e i deboli da eventuali aggressori.
L'ombra dell'eutanasia si allunga su Oceania e Canada
In Australia, lo Stato di Vittoria celebra il suo primo anno di legalizzazione dell'eutanasia. I risultati sono impressionanti, ma i promotori li celebrano. Più combattuta la normativa che si intende far passare nello Stato della Tasmania. Giochi aperti anche nella vicina Nuova Zelanda, dove calano i sostenitori. Intanto, in Canada, un'anziana sta combattendo una battaglia legale per salvare il marito.
Vescovi africani denunciano la corruzione dei loro governi
I vescovi di Kenya, Sudafrica e Nigeria denunciano la corruzione dei loro governi. L'occasione è fornita dalla gestione degli aiuti internazionali per affrontare la pandemia di Covid-19. In Kenya i vescovi ed esponenti di altre confessioni denunciano il furto di aiuti medici e finanziari. In Sudafrica il cattivo utilizzo dei fondi. In Nigeria una corruzione onnipresente che mina la sanità locale. Colpa dell'Occidente?
Chiese vuote, fede vuota
Col passare delle settimane e dei mesi, la presenza all’Eucaristia rimane inesorabilmente bassa. I nostri fedeli percepiscono che la Messa è importante, ma non che è essenziale. Sono assenze che corrispondono ad una assenza di fede. Forse le panche vuote dovrebbero interpellare i Pastori su come hanno educato la fede del popolo di Dio verso l’Eucaristia: dovrebbero interpellare i Sacerdoti su come vivono e come celebrano il Sacrificio di Cristo.
Mamma, ho perso i fedeli, ma c'è chi esulta per l'autunno della Chiesa
Con la ripresa di settembre è diventato evidente quello che si temeva a marzo: il lockdown imposto ai Sacramenti e le Messe covid-corrette hanno prodotto un drammatico calo di fedeli in chiesa anche del 50%. Solo un vescovo - quello di Pavia - ha lanciato l'allarme. Gli organi di stampa della Chiesa invece esultano: per Avvenire è «solo un disagio, ma l'assottigliamento funziona». E l'Osservatore Romano ringrazia per l'abbandono dei "cattolici culturali". Nessuno vede il tragico frutto dell'abbandono dei fedeli nel momento della paura e il drammatico esito della fede mondana spacciata dai vescovi, per i quali la Messa non è più indispensabile.
- CHIESE VUOTE, FEDE VUOTA di Luigi Corti
"Niente di ciò che soffri andrà perduto": provare per credere
La croce può essere la via della pienezza: l'ultimo libro di Costanza Miriano, "Niente di ciò che soffri andrà perduto. Misitica della vita quotidiana", fa venir voglia di vedere cosa può accaderti se decidi di accogliere (l'autrice spiega come) ciò che il mondo rigetta: la sofferenza che ti accade, la delusione di una vita in cui ti sembra che i giochi siano fatti. Perché nel leggere quanto è successo a Caterina, Gabriella, Cristina, e altre ancora, quando lo hanno fatto, viene persino invidia.
Eutanasia dello Stato italiano
Tra presidente del consiglio e ministri è stato un fine settimana disastroso tra gaffe, dichiarazioni e risposte preoccupanti. Più grave di tutti l'intervento del ministro dell'Interno Lamorgese sul fenomeno degli sbarchi clandestini: ha fornito l'evidenza di una resa dello Stato davanti alla criminalità organizzata e alle pressioni delle Ong.
Maria nel teatro, una storia lunga secoli
La Madre di Dio affascina da sempre e anche il teatro si è ispirato alla sua figura. Nel XV secolo fiorirono dei filoni di rappresentazioni sacre, noti con il nome di “Miracoli” e “Misteri”, aventi appunto a tema i miracoli della Vergine o fatti centrali nella storia della salvezza come la Passione. Questo interesse è vivo anche ai giorni nostri, come mostra il dramma “Processo a Gesù” di Fabbri
La Natività di Maria, inizio di una nuova creazione
Lungi dall’essere un semplice “compleanno”, la festa odierna celebra il riscatto del mondo decaduto, il principio della salvezza. Perciò la liturgia siro-occidentale ha una preghiera, il Sedro, che per la Natività di Maria non teme di richiamare il versetto di un salmo normalmente riferito alla Risurrezione. I libri di storia non ne parlano, ma la nascita della Madre di Dio ci dice che il maligno è sconfitto e la creazione rinnovata
MARIA NEL TEATRO, UNA STORIA LUNGA SECOLI, di Antonio Tarallo