Preti che abusano, malapianta che si fa buco nero
Il rapporto di 900 pagine che la Corte suprema della Pennsylvania ha pubblicato martedì inchioda la chiesa, per l’ennesima volta, di fronte al dramma degli abusi commessi dal clero. Una malapianta che sta diventando buco nero.
Il parroco getta la spugna: lui va, il capo scout gay resta
Si conclude malamente il caso Staranzano. Il parroco aveva denunciato la presenza in parrocchia di un capo scout neo unito civilmente. Dopo un anno, la situazione è rimasta intatta. E don Francesco Fragiacomo non ha potuto fare altro che rassegnare le dimissioni: "Impedito l'esercizio pastorale del mio ministero", ha detto al vescovo. Che non ha respinto le dimissioni e lo ha trasferito.
Attentati a Londra, una spada di Damocle
Westminster, nuovo attentato, il terzo in un anno e mezzo. Un uomo si è lanciato con l'auto su un gruppo di ciclisti e pedoni, provocando tre feriti. L'aggressore è un immigrato sudanese e non collabora. Nessuno rivendica l'attentato, si sospetta il lupo solitario jihadista. E il pericolo di attentati è costante
Che fare con l'Islam? La dottrina sociale dia risposte
La Dottrina sociale della Chiesa è chiamata in questa fase a svolgere un nuovo compito: la presenza dell’islam in Europa. Come studiarlo? Partendo dal volto di Dio e non passando dall'antislamismo al laicismo. Una via originale. Ecco alcuni spunti.
Brescia, il batterio killer e i rischi taciuti della Fivet
Perché nessuno ha parlato del grado di prematurità del piccolo morto dopo aver contratto il Serratia Marcescens? Perché gli altri neonati della terapia intensiva degli Spedali Civili di Brescia sono vivii? Perché l'ospedale non ha rivelato tutta la verità? Forse perché Paolo era nato tramite fecondazione assistita in un mondo che preferisce diffondere il panico piuttosto che parlare delle conseguenze della provetta.
Tragedia a Genova. Non collettivizzare le colpe
Il primo pensiero di fronte alla tragedia di Genova è quello della nostra estrema precarietà e del nostro dovere di essere preparati alla partenza. Il nostro essere incapaci di garantire a noi stessi che tra un’ora o domani saremo ancora qui. E' molto forte la tentazione di buttare la tragedia del crollo del ponte Morandi nella rissa politica. Ma i due "colpevoli" additati, cioè l'austerity e le privatizzazioni, non colgono nel segno. Non è per mancanza di risorse, né per mancanza di investimenti del gestore privato che il cavalcavia è collassato. Si deve cercare il responsabile, che abbia un nome e un cognome. Inutile cercare un colpevole collettivo.
Il papa che voleva salvare il mondo tramite la Madonna
Non dobbiamo dimenticare la specialissima devozione che Pio XII aveva verso la Vergine e che proclamò il dogma dell’assunzione nel 1950. Nel suo amore a Maria si nasconde infatti l'antidoto ad ogni problema.
Mercati in ansia, e tutti si organizzano al Centro
C’è agitazione sui mercati, soprattutto a causa della lira turca, ma anche per l’incertezza sulla manovra d’autunno. Salvini, anche in vista delle regionali di ottobre, punta a svuotare il serbatoio di Forza Italia, provando a catturarli con proposte dal profilo più moderato. Anche Forza Italia corre ai ripari, ma divisa. E Renzi minaccia un suo movimento.
L'ex ministro dice sì al burqa: accusato di islamofobia
La follia di un paese che si scaglia contro l'ex ministro degli Esteri, Boris Johnson, che pur avendo definito le donne con il velo integrale somiglianti a delle "cassette postali" ha difeso la libertà di indossarlo. La reazione è frutto del crescente potere islamico e della debolezza occidentale: se la carriera del ministro sarà bloccata potremo parlare di capitolazione all’islam.
Il moralismo della Chiesa che non converte a Cristo
Si continuano a fare richiami etici, mentre è alla testa dell’uomo che dovremmo rivolgerci, perché è lì che è cominciato il disastro esistenziale che poi si è espanso a quello morale. Il moralismo non farà ritornare nella Chiesa i lontani e, come diceva Chesterton, il richiamo alla carità non resisterà se non sarà basato sulla verità della persona di Cristo.
No aborto, i vescovi che non esultano e quasi si scusano
I commenti dei vescovi Fernandez e Paglia dopo il no all'aborto in Argentina suonano quasi come una scusa al mondo laicista: “Non siamo tanto felici per i milioni di bambini che non verranno uccisi da una legge omicida, quanto siamo affranti per le donne che abortiranno clandestinamente o che portano avanti gravidanze indesiderate". Discorsi che risentono dell’affumicatura degli orientamenti ideologici pro-aborto. Porre l’accento sul fenomeno dell’aborto clandestino, è proprio il grimaldello usato da tutte le strategie pro-choice per legalizzare l’aborto.
Nata a 22 settimane: «Non la rianimiamo o sarà disabile»
Autumn viene al mondo a 22 settimane e 6 giorni, sua mamma chiede aiuto ai medici che le rispondono che sopravvivendo rischierebbe di vivere da disabile. La donna replica che altri bambini sono sopravvissuti alla 22/23esima settimana, ma quando la piccola nasce «ansimava cercando aria, ma la lasciarono morire soffocata».