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Ue


Polonia e Ungheria, governi colpevoli di essere cristiani
EUROPEISMO D'ASSALTO

Polonia e Ungheria, governi colpevoli di essere cristiani

In Polonia e Ungheria, le opposizioni, spalleggiate dall'Ue, lanciano una campagna preventiva. L'Ungheria, per la sua legge contro la pedofilia, su cui si terrà un referendum, è accusata di discriminare gli LGBTI, la Polonia di diseducare i bambini nelle scuole dove sono vietate le lezioni di ONG pro aborto e gender.


Italia, porta spalancata dell'immigrazione illegale in Europa
RAPPORTO FRONTEX 2021

Italia, porta spalancata dell'immigrazione illegale in Europa

Europa sempre più sotto assedio dei flussi migratori illegali. L'Ue paga il prezzo di non avere una politica comune di presidio delle frontiere. Cresce l'immigrazione via terra, alimentata dalla Bielorussia, riprendono le traversate dei Balcani, ma è soprattutto dal Mediterraneo centrale che arriva il grosso: un quarto del totale degli immigrati illegali dell'anno, circa 67mila (secondo il governo Draghi), su un totale di 200mila, approda sulle coste italiane. Il nostro è un Paese di prima linea e parrebbe incentivare, invece che contrastare, questo fenomeno. 


Due sentenze danno ragione ai cristiani discriminati
REGNO UNITO E CEDU

Due sentenze danno ragione ai cristiani discriminati

L'infermiera di un ospedale pubblico è libera di portare il crocifisso al collo. I pasticcieri hanno diritto di non scrivere frasi inneggianti alle nozze gay. Due sentenze, una del tribunale del lavoro di Londra e l'altra della Corte Europea dei Diritti Umani, risolvono al meglio due casi giudiziari britannici.


La politica dei Pass ecologici, il nuovo paternalismo
L'UE E NOI

La politica dei Pass ecologici, il nuovo paternalismo

Nel nome di ecosostenibilità e digitalizzazione, si stanno introducendo sempre più forme di "pass", lasciapassare ad uso interno. Come la proposta della Commissione Ue (che si discute oggi) che mira a rendere invendibili le case che non rispettano le classi ecologiche più alte. Idem per i veicoli. Un nuovo rapporto fra Stato e cittadino.


La blasfemia incoraggiata dall'Ue
LO SCANDALO

La blasfemia incoraggiata dall'Ue

Con buona pace dei benpensanti sostenitori dei ‘valori europei’, le istituzioni di Bruxelles si dimostrano ancora una volta anti cristiane e blasfeme. L'1 dicembre Riccardo Simonetti, "ambasciatore LGBTI per il Parlamento Europeo", si è reso protagonista di una vergognosa farsa blasfema offensiva della Vergine Maria. Nessuna reazione. 


L'Europa ha perso la fede, ecco le prove
SECOLARISMO

L'Europa ha perso la fede, ecco le prove

Perché Helena Dalli, Commissaria all'Uguaglianza, proponeva delle linee guida in cui eliminava anche l'augurio di buon Natale? Perché un collaboratore del Parlamento europeo si permette di pubblicare una copertina blasfema? Perché i cattolici hanno rinunciato all'identità di credenti.

- BLASFEMIA TARGATA UE di Luca Volontè


Natale cancellato, è il regime “inclusivo” (non solo dell'Ue)
SECOLARIZZAZIONE

Natale cancellato, è il regime “inclusivo” (non solo dell'Ue)

Dietrofront (grottesco) dell’Unione Europea sul documento che vieta l’uso della parola Natale o di nomi troppo cristiani. Ma il laicismo tornerà alla carica perché è alla base di un’Ue che si rifiuta di riconoscere le sue radici cristiane, rinnegando il progetto dei suoi padri fondatori. La verità è che l’Ue odierna, diversitaria e inclusiva, ricorda l’ideologia comunista. E, purtroppo, la trasformazione antropologica anticristiana interessa anche altre realtà.


Polonia e Ungheria, nuove minacce dall’Europa
SCONTRO CONTINUO

Polonia e Ungheria, nuove minacce dall’Europa

La Commissione scrive a Ungheria e Polonia minacciando il taglio dei fondi. Dopo la dichiarazione di incompatibilità di parte della Cedu, si acuisce lo scontro Varsavia-CoE. La Corte di Giustizia Ue boccia la legge “Stop Soros” e una decisione dei giudici supremi ungheresi. Il gruppo di Visegrad fa quadrato.


La Polonia difende i confini dell'Europa. E l'Ue la affama
BRUXELLES

La Polonia difende i confini dell'Europa. E l'Ue la affama

L’Europa approfitta della crisi ai confini europei e decide di affamare Varsavia. La Bielorussia, deliberatamente, spinge gli immigrati verso le frontiere europee orientali, soprattutto quelle polacche, per rappresaglia contro le sanzioni dell'Ue. Quindi la Polonia sta facendo gli interessi di tutti i membri dell'Unione. Eppure proprio ieri i maggiori partiti del Parlamento europeo inviavano alla Commissione la richiesta di sospendere il Recovery Plan, indispensabile per la ricostruzione dell'economia polacca dopo il Covid. E la causa è sempre la riforma della magistratura che, secondo i partiti europei, "viola lo Stato di diritto". E la prossima volta toccherà all'Ungheria. 


Onda umana dalla Bielorussia, il doppiopesismo dell'Ue
IMMIGRAZIONE

Onda umana dalla Bielorussia, il doppiopesismo dell'Ue

L'onda umana di emigranti che, dalla Bielorussia, premono ai confini della Polonia è giustamente definita dai vertici dell'Ue come una mossa destabilizzante. Lukashenko usa "l'arma di migrazione di massa" per ottenere il ritiro delle sanzioni. Ma lo stesso atteggiamento non è mai stato tenuto quando a subire l'onda umana è stata l'Italia.


Consiglio Europeo, dopo la Merkel sarà il diluvio
IL FUTURO DELL'UE

Consiglio Europeo, dopo la Merkel sarà il diluvio

Ultimo Consiglio Europeo a cui partecipa la Merkel, unica leader che sa ricucire le tensioni. Poi avverrà quasi certamente una spaccatura su tutti i temi più forti in discussione. Ursula von der Leyen si fa portavoce dei Paesi occidentali contro i valori cristiani di Polonia e Ungheria. E anche sull'immigrazione l'Ue è profondamente divisa.


Taiwan e Cina sul filo del rasoio. Ma Xi Jinping si modera
COMUNISMO CINESE

Taiwan e Cina sul filo del rasoio. Ma Xi Jinping si modera

Colloqui al vertice fra Cina e Ue e fra Cina e Usa, sul pomo della discordia principale: Taiwan. Il Paese, di fatto indipendente, non è riconosciuto ufficialmente da nessuno. Ma, anche per merito del peggioramento dei rapporti con Pechino, informalmente ha più contatti con l'Ue e con gli Usa. La crisi cresce, ma Xi Jinping smorza i toni. Per la crisi interna.