Porziuncola e indulgenze, dono dell'amore di Dio
San Francesco, quando ottenne il Perdono di Assisi, aveva chiesto un’indulgenza plenaria, che rimette tutta la pena temporale dovuta ai peccati. La realtà delle indulgenze illumina sulla meraviglia della comunione dei santi. Alla sua base c’è l’idea del thesaurus Ecclesiae, cioè del tesoro dei meriti di Gesù, Maria e tutti i santi, che la Chiesa può elargire in virtù della Misericordia di Dio
Comunione in bocca, strada aperta da Benedetto XVI
Nel 2005 monsignor Laise scrisse all'allora Prefetto della Cdf Ratzinger per suggerirgli di affrontare durante il Sinodo sull'Eucarestia il tema dell'affermazione della Comunione in mano e propose un esame di coscienza di tutta la Chiesa. Diventato Papa, Benedetto XVI volle che durante le Messe papali la Comunione venisse amministrata solo in bocca e in ginocchio. "L'eredita" di Laise ora è in mano al cardinal Sarah.
- UNA DISOBBEDIENZA LEGITTIMATA/1
- ATTACCO DEI PROTESTANTI/2
- BETTAZZI E GLI ALTRI CHE ATTACCARONO WOJTYLA/3
Il Covid è una scusa: vescovo chiude il seminario modello
I fedeli e i seminaristi di San Rafael hanno protestato per la proibizione di ricevere la Comunione in bocca. Dopo un Rosario interrotto dalla Polizia il vescovo ha chiuso il seminario modello: 39 seminaristi, più di 150 famiglie vicine alla realtà attiva sul territorio e chiamata la Vandea delle Ande dove si vive un cristianesimo da Opzione Benedetto. Ecco perché c'è il sospetto che si sia colta la palla al balzo per chiudere una realtà fiorente di vocazioni e "troppo cattolica" per i nostri tempi.
- COMUNIONE IN MANO, LO STRAPPO DI BETTAZZI/3 di Nicola Bux


Comunione in mano, Bettazzi e gli altri che criticarono Wojtyla
Dopo la pubblicazione della Memoriale Domini, Paolo VI ricevette moltissime pressioni per estendere gli indulti a distribuire la Comunione in mano. E anche con Giovanni Paolo II si insistette fino a criticare il Pontefice polacco. Come nel caso del vescovo di Ivrea, Luigi Bettazzi, che apostrofò duramente Wojtyla.
- UNA DISOBBEDIENZA LEGITTIMATA/1
- ATTACCO DEI PROTESTANTI/2

Comunione in mano, attacco dei protestanti al sacerdozio
L'uso di comunicarsi sulla mano, “neutro” nell'età patristica, fu ripreso dai riformatori protestanti con una chiara connotazione dottrinale. Secondo Martino Bucero, promotore della riforma anglicana, la pratica di non dare la Comunione sulla mano si doveva a due “superstizioni”: il “falso onore” che si pretende attribuire a questo Sacramento e la “perversa credenza” che le mani dei ministri, a causa dell’unzione ricevuta nell’ordinazione, siano più sante delle mani dei laici. A partire da questo momento, il gesto di ricevere la Comunione sulla mano ha un senso marcatamente polemico per attaccare la Presenza reale e il sacerdozio.
- UNA DISOBBEDIENZA LEGITTIMATA/1

L'organo a canne bruciato: simbolo di un dramma diffuso
L'organo bruciato nella cattedrale di Nantes simboleggia il disprezzo della tradizione: sono molti quelli abbandonati nelle chiese e sostituiti da strumenti inappropriati. Eppure, la Sacrosanctum Concilium dice: «Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne...il cui suono è in grado...di elevare potentemente gli animi a Dio».
Comunione sulla mano: una disobbedienza legittimata
Di Comunione sulla mano non si parla né al Concilio né nella riforma liturgica. Si radica nel post-Concilio ad opera di diocesi ribelli del Nord Europa. Paolo VI cercò di arginarla con l’istruzione Memoriale Domini, che nasce per proibirla e concedere un indulto solamente alle diocesi ribelli nel caso in cui non fossero riuscite ad arginare l’abuso. Nel primo anniversario della sua morte, la Bussola ricorda Juan Rodolfo Laise, il vescovo che scrisse la verità sulla Comunione in mano e si oppose nella sua diocesi a questa pratica contraria alla legge universale della Chiesa.


Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste
Prima delle elezioni del 1948 Gesù fece capire a Rita Montella (la suora che sventò l'attentato al papa polacco) che l'Italia sarebbe caduta in mano ai comunisti. Lei pianse, pregò, espiò. Gesù le disse: «"Rita, tu hai vinto!”. Ciò poche ore prima del 18 aprile [1948]». Oggi la Chiesa ha bisogno ancora di lei e di anime simili alla sua.
"La beatificazione di Hernández lo strapperà ai santoni"
Il cardinale Jorge Urosa spiega alla Nuova Bussola: «Papa Francesco ha dato l'ok dopo un processo lungo e scrupoloso che ha accertato i miracoli e le virtù del medico venezuelano. Capisco la preoccupazione degli esorcisti, ma la beatificazione rivendicherà Hernández come qualcuno che appartiene non agli stregoni, ma alla Chiesa»

L’autunno in chiesa, una normalità lontana
La Presidenza della Cei ha scritto ai vescovi dando indicazioni prive di reali ragioni sanitarie e poco rispettose dei sacramenti, riguardo a Cresima, Battesimo e Unzione degli infermi. Silenzio completo anche sulla modalità di ricevere la Comunione: perché si continua a rifiutarla sulla lingua?
Stare con Gesù, solo così rifioriranno le vocazioni
La recente Istruzione della Congregazione per il Clero non è rivoluzionaria come indicato dai media ma risente di un approccio “pastoralista”. Per rilanciare l’evangelizzazione c’è infatti un’unica ricetta: stare in chiesa con il Signore, predicare, scacciare i demoni. Come faceva il Santo Curato d’Ars.
Tutti a Messa da Anita e Karin. È la liturgia indipendente
Laici sull'altare per una celebrazione in tutto e per tutto identica alla Messa con l'eccezione della consacrazione e per due domeniche al mese una donna con camice e stola. A Lucerna, nella Svizzera tedesca, il sogno del laico al posto del prete e delle donne-sacerdote si avvicina a larghe falcate, con la benedizione dei vescovi dopo una sperimentazione di 4 anni: «Le donne e gli uomini che prestano servizio in chiesa hanno sviluppato una forma liturgica indipendente». Indipendente da Roma, ovviamente e dalla natura sacramentale della Messa. Quando il clericalismo dei laici è usato per attaccare la figura del sacerdote con la scusa del calo di vocazioni. Anche se i numeri non lo giustificano affatto.

