Argentina, riconosciute le apparizioni della Vergine
A San Nicolas, nord di Buenos Aires, una veggente ha ricevuto oltre 1800 messaggi della Vergine del Rosario. Parlano della lotta terribile tra il demonio e la Chiesa e si prefiggono di continuare l'evento di Fatima. A 33 anni dalla prima apparizione, la Diocesi riconosce ufficialmente il carattere soprannaturale di quell'evento: "La Madonna ci orienta in un mondo che ha perso il contatto con Dio". Così la racconta la veggente: "Quando ordina, sento la forza che ha con sé. E quando dice che soffre per noi, mi trasmette la sua tristezza".
- NEI MESSAGGI AL CENTRO ABORTO E DIVORZIO di Andrea Zambrano
Girone a casa, ma il governo non può certo festeggiare
La Corte Suprema indiana ha stabilito che debba essere reso immediatamente esecutivo l'ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja di far rientrare in Italia Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale, prevista in due o tre anni. Questa pare essere la conclusione della lunga vicenda.
I big della terra proni al culto pagano shintoista
Il vertice in Giappone delle sette potenze mondiali aperto da una cerimonia religiosa. Obama & friends, Renzi compreso, proni a un culto panteista che i cristiani in passato hanno rifiutato affrontando il martrio. In un tale vuoto di valori come si può sperare che sappiano affrontare le urgenze odierne?
Firenze, la voragine dell'acqua pubblica
A Firenze si apre una voragine in pieno centro che risucchia 20 auto e provoca 5 milioni di danni. Il sindaco accusa Publiacqua, l'azienda che gestisce il sistema idrico cittadino. Il governatore della Regione suggerisce la soluzione: "occorre che l'acqua sia pubblica". Ma Publiacqua è un'azienda pubblica...
Le vittime dell’omofobia, ma chi le ha viste?
L’emergenza omo-trans è come il trucco del prestidigitatore: se c’è, non si vede. Si dice che l’Italia sia uno dei Paesi più gay-friendly del mondo. Ecco perché paiono davvero strane le “veglie” di preghiere organizzate in alcune parrocchie per le «vittime dell’omo-transfobia e dell’intolleranza».
«L’amicizia tra le famiglie è per la missione»
Don Giuseppe Nevi, sacerdote di 55 anni, da 14 è responsabile della pastorale familiare della diocesi di Cremona. Don Giuseppe segue le famiglie appena formate e le aiuta a diventare sempre più coscienti del grande dono ricevuto. Così sono nate fraternità di famiglie che vivono in comunione all'interno di una cascina, altre vivono da sole, ma tutte mantengono un legame molto forte fra loro. Ecco il suo racconto.
Guai per i fumatori, se sopravvivono a guerre e malattie
La campagna anti-tabacco nell'Uganda prevede anni di carcere e multe impossibili per chiunque sia scoperto a fumare in luoghi pubblici. L'Uganda arriva dopo ad analoghe campagne in Kenya, Sierra Leone, Mali e Nigeria, dove guerre civili e malattie falcidiano migliaia di persone.
La religiosità anti-cattolica di Marco Pannella
Sempre a proposito della conversione di Marco Pannella, ingiudicabile come tutte le questioni che riguardano il cuore dell'uomo, va detto che fino all'ultimo fu davvero un uomo "religioso". Ma intriso di una religione profondamente anti-cattolica, una fede politica coerente contro la Chiesa.
Intanto Italia e Ue aspettano la stabilità in Libia
Barcone dalla Libia carico di migranti si ribalta e fa cinque morti. Provvidenziale l'intervento delle nostre navi che portano in salvo 550 persone. Le nostre autorità non hanno nessuna intenzione di risolvere l'emergenza del traffico di clandestini. La Mogherini aspetta di addestrare le forze libiche. Ma senza un accordo tra Ue e Libia si continuerà nella politica del non respigimento, che alimenterà il business immenso degli scafisti.
Contro lo strapotere partitico e antipopolare. Io voto Si
Solo un giovane, estraneo alla grandi culture politiche dell’arco costituzionale, poteva tentare l’impresa di abbattere il primato istituzionale dei partiti, grandi associazioni private che controllano Camera, Senato, governo, Corte Costituzionale. Renzi con la sua riforma l’ha fatto. Ecco perché io voterò Si.
Centralista e contro la sussidiarietà. Per questo voto No
Riforma centralista, nemica della sussidiarietà e della democrazia. Ecco qualche buona ragione per votare “No” al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. In gioco, non c’è soltanto l’abolizione del Senato, ma una serie di misure, in base alle quali sarà lo Stato centralista a determinare ogni cosa.
Referendum Si e No, ecco le ragioni
Referendum sulla riforma costituzionale: nella consultazione del prossimo ottobre il governo Renzi si gioca tutto, pure il suo futuro. Se la riforma verrà bocciata, il premier lascerà l’incarico, considerando chiusa la sua esperienza governativa. Per questo ha aperto con largo anticipo la campagna referendaria. Dopo l’articolo di Robi Ronza, schierato per il No, ecco altri due contributi: uno per il Sì, l’altro per il No.