Il gene del diavolo e il rischio eugenetico
Le malattie genetiche, le loro metafore, il sogno e le paure di eliminarle: un libro di un genetista solleva interrogativi pressanti: dove potremmo fermarci col controllo della vita selezionando chi deve nascere? E quale dignità avrà l'obiezione di coscienza di fronte a scopi medici eugenetici?
La Consulta “salva” gli embrioni. Per il momento
Con la decisione adottata ieri è stata dichiarata inammissibile dalla Corte costituzionale la questione sollevata dal Tribunale di Firenze che mirava ad ottenere il via libera all'utilizzo degli embrioni prodotti con la fecondazione in vitro, non trasferiti nel corpo della madre e congelati, per le ricerche scientifiche.
Maternità surrogata, solo i medici non vengono ascoltati
Sembra che per parlare di utero in affitto, in questo Paese, i più accreditati siano Luxuria e Cirinnà. La voce però che manca è quella dei medici. Scarseggia, e abbiamo capito il perché: molti di loro hanno paura di finire come Barilla, come Dolce & Gabbana, come il presidente dei pediatri italiani.
Verso un mondo senza Down. E senza amore
Come ogni 21 marzo oggi si celebra la Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down. Le sempre più precise indagini renderanno la caccia al portatore della Trisomia 21 semplice, sicura e precisa. La conseguenza sarà un tasso di aborti dal 96 al 100%. Ma sarà un mondo migliore?
Così lo Stato incentiva il calo delle nascite
Il Norlevo diventa farmaco da banco, senza obbligo di prescrizione. Il problema di coscienza per la dispenza del prodotto, che è abortivo, ricade così interamente sul farmacista. Peraltro l'esempio francese dimostra che l'aumento della diffusione della pillola del giorno dopo non riduce aborti chirurgici e gravidanze indesiderate.
Un'astrusa teoria lega i ghiacciai e il gender
In Oregon una ricerca universitaria finanziata coi soldi dello Stato si occupa dell'incomprensibile rapporto tra i ghiacci, che sono icone del mutamento climatico e gli studi di ideologia gender. Soprattutto in chiave femminista perché i sistemi di dominazione scientifica sono stati sostenuti da ideologie maschiliste. A quando un nesso tra ghiacciai e Lgbt?
Quaranta giorni per salvare vite
“40 days for life” (quaranta giorni per la vita) è l'iniziativa nata negli Usa per salvare vite umane dalla pratica dell'aborto. Gruppi di preghiera, per 40 giorni, seguono un programma di digiuno, preghiera, penitenza e apostolato nelle comunità locali, per trovarsi di fronte alle cliniche abortiste, nelle chiese e in famiglia. E i miracoli avvengono, a centinaia.
Svezia, c'è chi chiede incesto e necrofilia legali
Il 21 febbraio scorso la sezione giovanile del Partito Liberale svedese (Luf) ha votato un documento che chiede la legalizzazione dell’incesto e della necrofilia (avere rapporti sessuali con cadavere). La presidente Cecilia Johnson spiega perché, a suo avviso, non ci sia nulla di male. E il suo discorso è la logica conseguenza della filosofia contemporanea.
L'utero in affitto è moralmente un'aberrazione
I casi Vendola e unioni civili hanno riportato di stretta attualità la pratica della maternità surrogata. Che è sbagliata, sia se a pagamento, sia se gratuita. Perché in entrambe le prospettive il figlio e la madre surrogata sono dei mezzi per soddisfare il desiderio di un altro. E la loro libertà viene meno perché ogni diritto può essere piegato al volere di chi la usa per i propri scopi
«Praticavo aborti, ma ero triste. Finché un giorno Giovanni Paolo II...»
La straordinaria testimonianza di rinascita nella fede di Piero Rossi, ginecologo abortista della Mangiagalli: «Mi credevo il Dio della mia vita, ma non capivo perché stessi sempre male. La mia vita è cambiata ascoltando la “chiamata” alle Sentinelle del mattino». Da quel giorno è iniziato un cammino che mi ha portato a smettere la pratica degli aborti perché la donna non la aiuti privandola di un dono, ma aiutandola ad accoglierlo»
In Belgio si uccide a insaputa dei parenti
Mentre ricomincia nel Parlamento italiano il dibattito sull'eutanasia, con diverse proposte di legge depositate, un documentario choc mostra il bilancio terribile a 14 anni dall'approvazione della legge in Belgio. Escalation di decessi: nel 2003 appena 236, nel 2015 già 2.021.
Così l’amicizia ha vinto l’aborto La storia di Faiza
Tutto è cominciato sabato 13 febbraio, quando Davide, un amico che vive nei pressi di Imola, mi chiama mentre sto stirando: «Senti, ti devo dire una cosa: Faiza è incinta del quinto figlio, ma suo marito Ibrahim dice che vuole abortire anche se lui non vuole». Mi appoggio all'asse con un groppo in gola e penso alle volte che ho ricevuto notizie simili: «Ci risiamo, un'altra volta». Faiza è ormai una sorella per me...