Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Putin


Bombardate le città ucraine, altro passo nell'escalation
GUERRA IN EUROPA

Bombardate le città ucraine, altro passo nell'escalation

Missili sulle città e soprattutto sulle infrastrutture ucraine, risposta immediata alla distruzione del ponte di Kerch. E così si compie un altro passo nell'escalation del conflitto. Nel frattempo i russi cambiano il comandante delle operazioni: il generale Surovikin, veterano delle guerre in Tagikistan, Cecenia e Siria. 


Papa Francesco, l'unico ormai che parla di pace
L'ANGELUS

Papa Francesco, l'unico ormai che parla di pace

Come Benedetto XV, un secolo fa, predicò contro "l'inutile strage" della Grande Guerra, Papa Francesco fa appello perché la guerra in Ucraina si fermi. Prima che diventi la grande guerra del nostro secolo. Pur distinguendo l'aggressore dall'aggredito, si rivolge anche a Zelensky perché torni a dialogare. 


Mobilitazione dei riservisti e referendum, Putin sfida l'Occidente
GUERRA IN UCRAINA

Mobilitazione dei riservisti e referendum, Putin sfida l'Occidente

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato ieri mattina la mobilitazione parziale di riservisti. Putin ha anche confermato i referendum per l’annessione già preannunciati tra il 23 e il 27 settembre nelle regioni (oblast) di Donetsk, Luhansk, Zaporozhye e Kherson. Al tempo stesso né Putin né Shoigu hanno fatto riferimento alla riconquista dell’oblast di Kharkiv da cui i russi si sono ritirati dopo la controffensiva ucraina o alla conquista di Odessa. Può essere un invito al negoziato. Ma alle loro condizioni.
- VIDEO: ESCALATION IN UCRAINA, EUROPA AL BIVIO, di Riccardo Cascioli


La guerra invisibile. Escalation di scontri fra Armenia e Azerbaigian
CAUCASO

La guerra invisibile. Escalation di scontri fra Armenia e Azerbaigian

Scontri a fuoco al confine fra l’Azerbaigian e l’Armenia hanno provocato almeno 150 morti in due giorni. Nel silenzio dei media, la guerra fra Armenia e Azerbaigian sta ricominciando dopo due anni di fragile tregua. Con un gradino di escalation in più: non si è trattato solo di scontri fra azeri e armeni dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh), ma di una battaglia diretta fra gli eserciti regolari armeno e azero al confine internazionale riconosciuto fra i due Stati. Baku tasta la debolezza della Russia, protettrice dell'Armenia, e potrebbe sfruttare l'opportunità per un attacco.

- PAPA IN KAZAKISTAN: "NON SI USI IL SACRO PER LA GUERRA" di Nico Spuntoni


Ucraina, che faranno i russi dopo la sconfitta di Kharkiv
GUERRA IN EUROPA

Ucraina, che faranno i russi dopo la sconfitta di Kharkiv

A Kharkiv gli ucraini hanno sfondato il fronte per la prima volta e hanno liberato Izyum e Kupjansk. La sconfitta russa mette in luce ancora una volta la carenza di truppe russe rispetto alla lunghezza del fronte da presidiare. Come conseguenza, Putin potrebbe ordinare una mobilitazione più ampia, anche contro la Nato, che aiuta l'Ucraina. 


Gorbaciov, ecco perché in patria lo ricordano così male
EX URSS

Gorbaciov, ecco perché in patria lo ricordano così male

È abbastanza evidente che, al tono celebrativo con cui si commemora Gorbaciov in Occidente, si contrappone un cattivo ricordo da parte dei suoi ex cittadini. Non solo quelli delle repubbliche ex sovietiche, che subirono la sua repressione armata. Ma anche quelli dei russi stessi, che patirono la crisi economica finale. 


Darya Dugina uccisa, un attentato in cerca d'autore
RUSSIA

Darya Dugina uccisa, un attentato in cerca d'autore

L’uccisione alla periferia di Mosca di Darya Dugina, figlia del filosofo politico Alexander Dugin, presenta ancora molte zone d’ombra soprattutto nei suoi possibili risvolti. Mosca accusa Kiev, l'Ucraina smentisce seccamente, nessuna pista (neppure quella interna) è esclusa, resta più probabile però l'ipotesi dell'attentato ucraino.


Quattro mesi di guerra in Ucraina, la profezia di Civitavecchia
SCENARI

Quattro mesi di guerra in Ucraina, la profezia di Civitavecchia

Sono passati 4 mesi dall’invasione russa dell’Ucraina; nelle intenzioni doveva essere una guerra lampo, promette ora di durare anni, a sentire gli stessi protagonisti. E sempre più paesi si trovano coinvolti in qualche modo. La prospettiva è sempre più preoccupante, e richiama la profezia della Madonna a Civitavecchia sul rischio di una guerra mondiale nucleare tra Occidente e Oriente.
- VIDEO: Una guerra che va fermata
- MAЇTI, LA FORZA DEL PERDONO, di Chiara Pajetta


Hamas va a Mosca mentre in Israele gli attentati aumentano
RUSSIA-ISRAELE

Hamas va a Mosca mentre in Israele gli attentati aumentano

Non si è del tutto chiarita la lite diplomatica fra Russia e Israele, nata dall'intervista di Lavrov. Putin avrebbe chiesto scusa in una telefonata a Bennett, ma il Cremlino non conferma. E poco dopo riceve rappresentanti di Hamas, il partito islamista che controlla Gaza. In un periodo in cui aumentano gli attentati in Israele.


La guerra del gas è iniziata e la pagheremo tutti
RUSSIA-UE

La guerra del gas è iniziata e la pagheremo tutti

La Russia ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria che rifiutano di pagare in rubli. Mosca è pronta a tagliare il gas anche agli altri Paesi che faranno la stessa scelta. Intanto il gas russo continua ad arrivare agli altri Paesi europei. La Commissione avverte che, senza un approccio più strategico, sarebbe crisi senza precedenti.


Come la guerra in Ucraina agita le acque in Asia
YEMEN, CAUCASO, COREA

Come la guerra in Ucraina agita le acque in Asia

L’invasione russa dell’Ucraina agita le acque internazionali e rischia di creare le condizioni per lo scoppio di nuovi conflitti. In quest’ultimo “tranquillo weekend di paura”, l’Asia, dal Mar Rosso al Mar Giallo, ha assistito alla recrudescenza di alcuni dei conflitti più duraturi della storia contemporanea: Yemen, Nagorno-Karabakh e Corea.


Quel virus totalitario russo che contagia i conservatori
L'INTERVISTA/ DARIO FERTILIO

Quel virus totalitario russo che contagia i conservatori

Dario Fertilio, giornalista e scrittore, analizza con la Bussola la narrazione russa sulla guerra in Ucraina. E le mille trappole culturali e lessicali usate dal Cremlino per attrarre un vasto e inconsapevole pubblico di cattolici e conservatori. Che giustamente sono spaventati anche dal rischio di deriva totalitaria in Occidente.

- IL VESCOVO DI PRAGA E I PROFUGHI UCRAINI di Nico Spuntoni