- Islam
I cristiani lasciano il Medio Oriente
- Cristiani Perseguitati
- 27-11-2022
Discriminati, perseguitati, emarginati, i cristiani della regione, seppure non più minacciati dall’Isis, scelgono l’esilio in paesi lontani
Discriminati, perseguitati, emarginati, i cristiani della regione, seppure non più minacciati dall’Isis, scelgono l’esilio in paesi lontani
Ricorre domani, 24 luglio, la memoria di san Charbel Makhluf, la cui biografia è costellata di moltissimi miracoli attribuiti alla sua intercessione, oltre ai tre ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa ai fini della sua beatificazione e canonizzazione. Molti di questi fatti prodigiosi sono riportati nel registro del monastero di Annaya (in Libano), dove riposa il suo corpo.
In Libano è appena avvenuta una recrudescenza della lunga Guerra Civile (1975-1990) negli stessi quartieri in cui si è combattuta più duramente, nella ex “linea verde” che divideva i quartieri sciiti da quelli cristiani della capitale Beirut. La causa è l'indagine (che Hezbollah non vuole) sulla devastante esplosione del 2020.
A Beirut il ministro degli Esteri iraniano viene accolto da manifestazioni di protesta. Il Libano è in ginocchio a causa della crisi economica e l’Iran, che si presenta come una soluzione, viene invece visto (non a torto) come parte principale del problema, a causa di Hezbollah, sua emanazione locale, che ha creato uno Stato parallelo
Privi di prospettive in patria, decine di migliaia di libanesi, giovani e professionalmente qualificati, decidono di emigrare in Africa occidentale, soprattutto in Ghana e Costa d’Avorio
Si svolgerà oggi la Giornata di riflessione e di preghiera per il Libano voluta da Papa Francesco, che questa mattina incontrerà a Santa Marta i principali responsabili delle comunità cristiane libanesi. Poi la preghiera a San Pietro e quindi tre sessioni di consultazioni per cercare di far fronte alla grave situazione del Paese dei Cedri.
Molti libanesi oggi non hanno né casa né cibo, «mai avevamo visto scene simili, neppure ai tempi della guerra civile». L’economia «peggiora di giorno in giorno», l’instabilità politica e certi fanatismi religiosi non aiutano. L’incontro dell’1 luglio in Vaticano tra Francesco e i leader delle comunità cristiane libanesi «è un segno di speranza anche perché la preghiera è lo strumento più potente che abbiamo». La Bussola intervista Boulos Abdel Sater, arcivescovo maronita di Beirut.
Il 31 luglio, dopo una lunga malattia, è morta Jocelyne Khoueiry. A vent’anni, allo scoppio di quella che fu chiamata superficialmente “guerra civile”, prese le armi per difendere la libertà del Libano, minata dai fedayn palestinesi. Il conflitto la plasmò e cambiò, facendole vivere la fede in profondità. Di grande spiritualità mariana, fondò movimenti laicali cattolici in difesa della vita e della famiglia.
Una domestica filippina si è suicidata in un centro di accoglienza allestito dall’ambasciata del suo paese, forse vittima del sistema di assunzione “kafala” che priva gli emigranti di ogni tutela
Da cinque anni il governo non corrisponde le proprie quote alle scuole semigratuite. Altre difficoltà sono insorte in seguito alle proteste di ottobre e alla pandemia di COVID-19
Il presidente libanese Aoun parlando all’Onu ha detto che i rifugiati siriani ormai sono una seria minaccia per il suo paese. La Conferenza dei vescovi concorda e sollecita il loro rimpatrio
Raid israeliani in Siria e Libano (confermati) e in Iraq per colpire obiettivi iraniani. Un'azione difensiva per sventare un imminente attacco iraniano, dice Israele. Ma nei tre paesi colpiti, invece, monta la rabbia contro Israele. Di sicuro il clima nella regione si è fatto rovente.