Così il Covid ci ha reso sorvegliati e sorveglianti
Negli ultimi due anni e mezzo, le politiche di gestione del Covid hanno indotto i cittadini a cedere pezzi della loro privacy. In un contesto già iperdigitalizzato, è aumentata la sorveglianza sulle persone, divenute a loro volta sorveglianti. Ma cosa aspettarsi per il futuro? È la domanda che si pone il sociologo David Lyon nel suo libro Gli occhi del virus.
Comunione sulla lingua, Delpini riprende chi la nega
L’Avvocatura dell’Arcidiocesi di Milano chiarisce in una nota pubblica che «non è possibile escludere dalla Comunione Eucaristica i fedeli che non abbiano la mascherina e/o vogliano ricevere la Comunione sulla lingua». Si esplicita così finalmente la possibilità già reintrodotta dal 16 giugno, ma che ha incontrato le resistenze di non pochi sacerdoti. Sia in terra ambrosiana che in altre diocesi.
Ora basta con la salute come pretesto liberticida
La gestione del Covid da parte dei governi Conte II e Draghi - uniti dall’era Speranza - è stata disastrosa. Lockdown, protocolli di pseudo-cura, vaccinazioni imposte con metodi coercitivi, green pass perfino per lavorare. Il tutto demonizzando le cure precoci e i medici che le hanno attuate con risultati notevoli. Il nuovo Governo dovrà ricostruire la Sanità pubblica, senza ideologie.
Da Cenerentola a regina: la rivincita dell'Indometacina
Uno studio indiano certifica: tra gli antinfiammatori, l'indometacina è il farmaco migliore contro il Sars-Cov-2: «Confermate le proprietà antivirali già scoperte dallo Spallanzani di Roma». La "rivincita" del professor Serafino Fazio, che per primo ha intuito le proprietà antivirali del principio attivo e messo a punto uno schema terapeutico che ora potrebbe arrivare per spray nasale: «È un nonsenso scientifico la quarta dose di vaccino contro Omicron 5, contro cui avremmo già una terapia che sta dando risultati positivi».
- QUARTA DOSE: AVANTI A OCCHI CHIUSI di Paolo Gulisano
Djokovic e Nadal epici, ma il vaccinismo rovina lo sport
Prosegue la sfida storica, a colpi di Slam, tra il campione spagnolo e quello serbo: 22-21 per il primo, ma il secondo si è riavvicinato con la vittoria a Wimbledon. Peccato per la politica che interferisce, con l’irragionevole obbligo vaccinale che rischia di far saltare a Novak anche gli US Open. Ma così si falsa lo sport e lo si piega a fini ideologici.
Il virus corre più del vaccino. Ma Speranza fa finta di nulla
Sale la curva dei contagi. Rispetto all’estate 2020, quando non c’erano i vaccini anti-Covid, il numero medio dei decessi giornalieri è dieci volte tanto. Molte persone non ricevono le cure adeguate. Il governo, con il ministro Speranza, punta ancora tutto solo sui vaccini, annunciando per l’autunno l’uso di “nuovi” sieri: in realtà saranno già superati. Le varianti di Omicron sono innumerevoli. Già nel 2020 alcuni scienziati avvertivano che vaccinare contro un virus a Rna fosse una battaglia persa. E gli studi, come quello inglese sugli anziani con tre dosi, confermano questa tesi.
Salta il voto in maschera. Rimane la figuraccia
Prima una circolare firmata dai ministri Speranza e Lamorgese che sanciva l’assurdo obbligo della mascherina domenica 12 ai seggi. Poi, mentre pendeva il ricorso della Lega al Tar, il dietrofront degli stessi ministri: non più obbligo, ma “forte raccomandazione”. Rimane l’ennesima bizzarria del Governo Draghi, che usa la mascherina per allarmare, contro ogni logica.
C’è un’Italia che rifiuta il ritorno alla normalità
Malgrado l’allentamento (tardivo) delle restrizioni dall’1 maggio, ampie fette della società italiana - dai sindacati alla Cei - continuano a essere acquiescenti all’emergenzialismo sanitario di matrice governativa. Una situazione senza eguali all’estero, che si spiega sia con la propaganda martellante “dall’alto” sia con il Dna “corporativista” del nostro Paese.
Lancet conferma i danni psichici da lockdown e distanziamento
Un’analisi longitudinale su 15 Paesi (Italia inclusa) mostra come la salute mentale sia diminuita durante il Covid-19, in un grado tanto più elevato quanto maggiori sono state le restrizioni, come chiusure e distanziamento sociale. Lo studio di Lancet si aggiunge a quello dell’Oms, che già a marzo sottolineava il pericolo soprattutto per i più giovani.
Atleti e miocarditi, perché c’entrano i vaccini mRNA
Nel 2021 si è riscontrato un aumento dei casi di miocardite giovanile e negli atleti. Anche le morti improvvise tra i calciatori sono superiori alla media. Dagli studi emerge un legame significativo con i vaccini mRna, il Ministero non dovrebbe minimizzare. Il problema è più accentuato negli atleti maschi e giovani, specie a causa dei livelli di catecolamine.
Atleti e mal di vaccino, urge una ricerca delle Federazioni
Non c’è solo la maggiore incidenza di problemi cardiaci, ma anche un diffuso indebolimento del sistema immunitario. Diversi atleti hanno chiamato in causa i vaccini anti-Covid. Serve una ricerca seria promossa dalle Federazioni sportive internazionali. Ma prima va superato il tabù culturale creato da governi, colossi farmaceutici e media.
Vaccini e indennizzo per danni, un riconoscimento tardivo
Il terzo presupposto stabilito dalla Corte costituzionale per imporre un trattamento sanitario è la previsione di un equo indennizzo. Solo dopo oltre un anno di vaccinazione anti-Covid, raccomandata o imposta direttamente o indirettamente, il Governo ha adeguato - su questo punto - la sua azione alla normativa in materia. Ma l’indennizzo riguarderà solo i danni post D.L. 4/2022.