Una pausa di riflessione dopo un governo gnostico
Le lobby gnostiche a sostegno dell'antropologia crativa hanno avuto una battuta d'arresto con Trump e in Italia con la sconfitta di Renzi, il quale ha citato il massone Baden Powell nel suo discorso di commiato. Non viene in mente a Renzi che quel resto di popolo cattolico che con tanti sacrifici ha provato ad opporsi alla sua legislazione creativa fosse in realtà numericamente più significativo delle varie lobby?
Renzi vuole la rivincita, ma non può votare ora
Stupisce che chi, nel fronte del “si”, ha sbandierato ai quattro venti i rischi di destabilizzazione del quadro politico in caso di vittoria del “no”, ora voglia contribuire a questa precipitosa scomposizione dello scenario. Renzi vorrebbe votare subito, ma non può. Si metta il cuore in pace e rifletta sui suoi errori, anziché pretendere di continuare a tenere in ostaggio il Paese.
La sconfitta che l'ex premier ignora
Il discorso della sconfitta di Matteo Renzi, da molti citato come esempio di sincerità e arte oratoria, è invece la spia di un declino della cultura politica del paese. Il premier (ormai ex) non ha compreso che gli italiani non sono arroccati sullo status quo, ma hanno rifiutato il cambiamento proposto da lui, che non ha neppure saputo spiegare.
-ANCHE I RICCHI VOTANO (SI') di Matteo Borghi
Il 4 dicembre è una vittoria della sussidiarietà
Tutti sono concentrati a inquadrare il risultato referendario come un rifiuto delle politiche di Renzi, ma sbaglierebbe chi vedesse in questo risvolto politico l'unica ragione del No. In realtà i cittadini hanno respinto il progetto neo-centralista e anti-sussidiario, che caratterizzava la riforma Renzi-Boschi. L'affluenza alta dimostra che nel nostro Paese quando la posta in gioco è importante, la gente vota. La riforma della Costituzione va fatta, ma in un altro modo.
-IL PAESE NON GLI CREDE PIU' di Ruben Razzante
-C'E' IL POPOLO, NON I CAPI di Alfredo Mantovano
-UN REFERENDUM DEL GENERE di Roberto Marchesini
Il popolo c'è. Mancano i capi
Nell'esercito del No c'è anche quel popolo dei Family Day così umiliato dal governo, ma soprattutto c'è un popolo che ha combattuto a mani nude alla potenza di fuoco messa in campo per il Sì. Questo popolo però non ha leader in grado di guidarlo con competenza e coraggio, come fu Andreas Hofer per il Tirolo contro Napoleone.
Stravince il No. Il Paese non crede più a Renzi
Con una massiccia affluenza alle urne (quasi il 70%), gli italiani hanno respinto la riforma costituzionale fortemente voluta da Matteo Renzi con una maggioranza che sfiora il 60%. Renzi ne ha preso atto e ha annunciato le dimissioni. I due anni e mezzo impiegati dal Parlamento per molteplici letture di una riforma costituzionale, che ora non c'è più, si sarebbero potuti dedicare all’emanazione di norme urgenti per l’economia e la crescita.
- IL POPOLO C'È. MANCANO I CAPI, di Alfredo Mantovano
- UN REFERENDUM DEL GENERE, di Roberto Marchesini
Un referendum del genere
Ieri mattina, diligentemente, da bravo cittadino, mi sono recato a votare per il referendum costituzionale. Ma quale sorpresa nel vedere che gli elettori venivano identificati dividendoli tra uomini e donne. Per decisione dello Stato. ma non è lo stesso Stato che ci bombarda per superare le divisioni di genere?
Dico No, nel nome del padre
Perché mai dovrei rischiare la carriera e i contatti battendomi a favore del NO al referendum, quando dall'altra parte la potenza mediatica e politica è così forte? La risposta è in mio padre, che seppe resistere alla minaccia e poi alla tentazione del comunismo. E in San Giuseppe Moscati, il medico santo. "Ama la verità, mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala".
Governo bocciato, non sa scrivere le leggi ordinarie
Il governo che vorrebbe addirittura cambiare la Costituzione, non sa scrivere le leggi ordinarie. Infatti ha preso due sonore sberla da Corte Costituzionale e Consiglio di Stato, dimostrando grande approssimazione nella stesura dei testi normativi. Bocciata la riforma dell'Amministrazione, adesso tocca a quella delle Banche Popolari.
Promemoria per votare sereni, senza farsi terrorizzare
Come larga parte degli italiani, vorrei votare senza la sgradevole sensazione del freddo di un revolver appoggiato alla tempia. I cui proiettili hanno il nome di spread, fallimento di banche, Italexit, giovani costretti a emigrare... Uno dopo l'altro, questi argomenti del terrorismo psicologico si rivelano delle grasse bufale.
Riforma Renzi-Boschi, perché No
Puntare sulla libertà responsabile della persona oppure sulla capacità di controllo dello Stato? Giocare quindi la carta della sussidiarietà oppure cercare salvezza in una sempre maggiore concentrazione del potere? Di fronte alla crisi dello Stato italiano la questione di fondo è questa. Tutto il resto viene di conseguenza.
Prodi cambia idea e vota SI. Dietro pressioni forti?
Dopo aver lasciato intendere per mesi di voler votare NO al referendum, l'ex premier Romano Prodi fa coming out e dichiara di votare SI. Delusione e freddezza sul fronte anti-Renzi. Come mai ha cambiato idea? Lo spiega la sua stessa storia, fatta di contatti molto altolocati e controversi. Pressioni internazionali possono aver influito.
PERCHE' NO di Robi Ronza